The following thesis focuses on the study of the Indian author and activist Arundhati Roy, especially on her two novels: The God of Small Things and The Ministry of Utmost Happiness. The Caste System is also discussed, it is an over 3000 years old system that has its origins in the Hindu religion. The caste system was officially abolished in 1950 however, sadly, it is still part of the society and is difficult to remove. The caste system leads to a division of the society, the division is based on an ancient manuscript Manusmrti, which tells the faithful how they must behave. The system groups people into four categories: the Brahmins, the Kshatriyas, the Vaishyas and the Shudras. Outside these categories there are people called Dalits (untouchables), these are people who do not belong to any caste. The division places the Dalits on the side of the society, they are forced to live in inhumane conditions and to submit to ruthless rules. When it comes to the Caste System it is very important to deal with the theories and ideas of the politician and activist Ambedkar (he was part of the untouchables) who believed that the only way to permanently eliminate untouchability was to remove the whole caste system. The God of Small Things is the Roy's first novel, it was published in 1997 and it immediately received great success from readers all over the world. It is a post-colonial novel, written in English and with very important characteristics. Roy describes the life of a family living in Ayemenem, she tells the story from the point of view of a seven-year-old girl named Rahel; this makes the description very subjective and she often uses childish language mixed with the Malayalam language. The Ministry of Utmost Happiness deals with two different stories that come together at the end. The first part of the novel follows the story of Anjum, a hijra woman who lives in a cemetery outside the city. She manages to turn the graveyard into a guest house, where Tilo and Miss Jeeben II, who are part of the second part of the novel, will later live. Both novels have an important political background, The God of Small Things tells the rise of the Communist party in Kerala, the Ministry of Utmost Happiness has as background the Kashmir issue, the massacre in Gujarat and the massacre of Sikhs people. Roy through his writing wants to give voice to the excluded and claims their importance, she writes about a complex and unjust society. Roy has always been committed as an activist, she fights for rights of minorities, women and all those who are forced to be put aside by society rules. Her novels talk about an invisible India, hidden by the growing economy and Capitalism.
La seguente tesi si concentra sullo studio dell'autrice e attivista indiana Arundhati Roy, in particolare sui suoi due romanzi: The God of Small Things e The Ministry of Utmost Happiness. Inoltre, viene discusso il sistema delle caste. È un sistema antico oltre 3000 anni che ha le sue origini nella religione indù. Il sistema delle caste è stato ufficialmente abolito nel 1947 però, purtroppo, è ancora parte della società ed è difficile da sradicare. Il sistema delle caste porta ad una grande divisione della società, la divisione si basa su un manoscritto antico Manusmrti che indica ai fedeli come comportarsi. Il sistema raggruppa le persone in quattro grandi categorie: i Brahmins, i Kshatriyas, i Vaishyas e i Shudras. Fuori dalle caste ci sono i dalit (intoccabili) e sono le persone che non appartengono a nessuna casta. Questa divisione pone ai margini della società i dalit, loro sono costretti a vivere in condizioni disumane e a sottostare a regole spietate. Quando si parla del sistema delle caste è molto importante trattare le teorie e le idee del politico e attivista Ambedkar, (lui faceva parte degli intoccabili), credeva che l'unico modo per eliminare definitivamente l'intoccabilità fosse sradicare l'intero sistema delle caste. The God of Small Things è il primo romanzo dell'autrice, è stato pubblicato nel 1997 ed ha subito ricevuto grande successo da parte di lettori di tutto il mondo. È un romanzo post-coloniale, scritto in lingua inglese e con caratteristiche molto importanti. Roy descrive la vita di una famiglia che vive ad Ayemenem, racconta le vicende dal punto di vista di una bambina di sette anni di nome Rahel; questo rende la descrizione molto soggettiva e utilizza spesso un linguaggio infantile mischiato alla lingua malayalam. The Ministry of Utmost Happiness tratta due storie che infine si incrociano. La prima parte del romanzo segue le vicende di Anjum, una donna hijra che vive in un cimitero nei margini della città. Trasforma il cimitero in una guest house, dove andranno a vivere Tilo e Miss Jeeben II (che fanno parte della seconda storia). Entrambi i romanzi hanno un retroscena politico importante, The God of Small Things racconta l'ascesa del partito comunista in Kerala; the Ministry of Utmost Happiness racconta la questione del Kashmir, il massacro in Gujarat e il massacro di sikh. Roy attraverso la sua scrittura vuole dare voce agli esclusi e rivendicare la loro importanza, ci racconta una società complessa e ingiusta. Roy si è sempre impegnata come attivista, si batte per le minoranze e per i diritti delle donne e di tutti coloro che sono costretti ad essere emarginati dalla società a causa di regole imposte. I suoi romanzi raccontano un'India invisibile e nascosta dall'economia in crescita e dal Capitalismo.
Arundhati Roy: i romanzi e il sistema delle caste indiano
ARPINO, EMILIA LINNEA MARIA
2021/2022
Abstract
La seguente tesi si concentra sullo studio dell'autrice e attivista indiana Arundhati Roy, in particolare sui suoi due romanzi: The God of Small Things e The Ministry of Utmost Happiness. Inoltre, viene discusso il sistema delle caste. È un sistema antico oltre 3000 anni che ha le sue origini nella religione indù. Il sistema delle caste è stato ufficialmente abolito nel 1947 però, purtroppo, è ancora parte della società ed è difficile da sradicare. Il sistema delle caste porta ad una grande divisione della società, la divisione si basa su un manoscritto antico Manusmrti che indica ai fedeli come comportarsi. Il sistema raggruppa le persone in quattro grandi categorie: i Brahmins, i Kshatriyas, i Vaishyas e i Shudras. Fuori dalle caste ci sono i dalit (intoccabili) e sono le persone che non appartengono a nessuna casta. Questa divisione pone ai margini della società i dalit, loro sono costretti a vivere in condizioni disumane e a sottostare a regole spietate. Quando si parla del sistema delle caste è molto importante trattare le teorie e le idee del politico e attivista Ambedkar, (lui faceva parte degli intoccabili), credeva che l'unico modo per eliminare definitivamente l'intoccabilità fosse sradicare l'intero sistema delle caste. The God of Small Things è il primo romanzo dell'autrice, è stato pubblicato nel 1997 ed ha subito ricevuto grande successo da parte di lettori di tutto il mondo. È un romanzo post-coloniale, scritto in lingua inglese e con caratteristiche molto importanti. Roy descrive la vita di una famiglia che vive ad Ayemenem, racconta le vicende dal punto di vista di una bambina di sette anni di nome Rahel; questo rende la descrizione molto soggettiva e utilizza spesso un linguaggio infantile mischiato alla lingua malayalam. The Ministry of Utmost Happiness tratta due storie che infine si incrociano. La prima parte del romanzo segue le vicende di Anjum, una donna hijra che vive in un cimitero nei margini della città. Trasforma il cimitero in una guest house, dove andranno a vivere Tilo e Miss Jeeben II (che fanno parte della seconda storia). Entrambi i romanzi hanno un retroscena politico importante, The God of Small Things racconta l'ascesa del partito comunista in Kerala; the Ministry of Utmost Happiness racconta la questione del Kashmir, il massacro in Gujarat e il massacro di sikh. Roy attraverso la sua scrittura vuole dare voce agli esclusi e rivendicare la loro importanza, ci racconta una società complessa e ingiusta. Roy si è sempre impegnata come attivista, si batte per le minoranze e per i diritti delle donne e di tutti coloro che sono costretti ad essere emarginati dalla società a causa di regole imposte. I suoi romanzi raccontano un'India invisibile e nascosta dall'economia in crescita e dal Capitalismo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/67618