La prima parte dell’elaborato presenta gli interventi normativi posti in essere dalle autorità europee in materia di investimenti sostenibili allo scopo di reindirizzare i capitali ed incentivare conseguentemente le aziende ad attuare politiche lungimiranti e rispettose dei fattori ESG. L’efficacia delle normative europee viene confermata dalla teoria di Statman, la quale fa emergere come le sole scelte di investimento intraprese dagli investitori socialmente responsabili non hanno alcuna efficacia sul sistema economico, se non accompagnate da azioni politiche delle autorità governative in materia. La seconda parte dell’elaborato si pone l’obiettivo di chiarire se l’investimento sostenibile sia più efficiente di quello tradizionale. Per giungere a risultati che dipendano unicamente dalle modalità di composizione del portafoglio che caratterizzano le due tipologie di investimento, l’analisi verrà effettuata su indici benchmark azionari selezionati. A tale scopo sono state composte tre coppie di indici benchmark che danno una rappresentazione dei mercati finanziari delle seguenti aree geografiche: Stati Uniti, Globale, Europa. Ciascuna coppia si compone di un indice benchmark azionario sostenibile e dell’alternativo tradizionale. Il secondo capitolo opera, per ciascuna coppia, un primo confronto dei due benchmark. Per ciascun indice benchmark si esamina il rendimento grezzo e il rendimento corretto per il rischio ricorrendo al calcolo dell’indice di Sharpe e dell’eSDAR. Il Capitolo 3 analizza il downside risk di ciascun indice benchmark azionario ricorrendo al calcolo del massimo drawdown e del Value at Risk a 1 giorno con un livello di confidenza del 99% calcolato con l’approccio parametrico. Il Capitolo 4 conduce un’analisi dei due indici benchmark europei circoscritta al periodo 2020-2022 per individuare le eventuali differenze tra il portafoglio sostenibile e quello tradizionale. A partire dallo scoppio della guerra l’indice benchmark sostenibile è risultato essere chiaramente meno preferibile rispetto all’alternativa tradizionale: si intende verificare se il motivo di questo comportamento sia imputabile all’andamento del prezzo del gas metano.

Investimenti Socialmente Responsabili: analisi dei rendimenti e del downside risk

GORGERINO, GUIDO
2021/2022

Abstract

La prima parte dell’elaborato presenta gli interventi normativi posti in essere dalle autorità europee in materia di investimenti sostenibili allo scopo di reindirizzare i capitali ed incentivare conseguentemente le aziende ad attuare politiche lungimiranti e rispettose dei fattori ESG. L’efficacia delle normative europee viene confermata dalla teoria di Statman, la quale fa emergere come le sole scelte di investimento intraprese dagli investitori socialmente responsabili non hanno alcuna efficacia sul sistema economico, se non accompagnate da azioni politiche delle autorità governative in materia. La seconda parte dell’elaborato si pone l’obiettivo di chiarire se l’investimento sostenibile sia più efficiente di quello tradizionale. Per giungere a risultati che dipendano unicamente dalle modalità di composizione del portafoglio che caratterizzano le due tipologie di investimento, l’analisi verrà effettuata su indici benchmark azionari selezionati. A tale scopo sono state composte tre coppie di indici benchmark che danno una rappresentazione dei mercati finanziari delle seguenti aree geografiche: Stati Uniti, Globale, Europa. Ciascuna coppia si compone di un indice benchmark azionario sostenibile e dell’alternativo tradizionale. Il secondo capitolo opera, per ciascuna coppia, un primo confronto dei due benchmark. Per ciascun indice benchmark si esamina il rendimento grezzo e il rendimento corretto per il rischio ricorrendo al calcolo dell’indice di Sharpe e dell’eSDAR. Il Capitolo 3 analizza il downside risk di ciascun indice benchmark azionario ricorrendo al calcolo del massimo drawdown e del Value at Risk a 1 giorno con un livello di confidenza del 99% calcolato con l’approccio parametrico. Il Capitolo 4 conduce un’analisi dei due indici benchmark europei circoscritta al periodo 2020-2022 per individuare le eventuali differenze tra il portafoglio sostenibile e quello tradizionale. A partire dallo scoppio della guerra l’indice benchmark sostenibile è risultato essere chiaramente meno preferibile rispetto all’alternativa tradizionale: si intende verificare se il motivo di questo comportamento sia imputabile all’andamento del prezzo del gas metano.
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