The box tree moth, Cydalima perspectalis (Walker) (Lepidoptera: Crambidae), is an invasive alien species native to East Asia and accidentally introduced into Europe since 2007. This species poses a serious threat to plants of the genus Buxus, which are its primary host. The damage is caused by the trophic activity of the larvae that feed on the leaves and, in the case of trophic competition, also on the bark, causing partial desiccation and the death of the plant if infestations follow one another for 2-3 years without the application of control strategies. Cydalima perspectalis is a crepuscular and nocturnal species that carries out its entire life cycle on boxwood and completes up to 5 generations per year in its original range, while in Europe it is considered mainly bivoltin. In Europe, the moth develops more in the species Buxus sempervirens and more sporadically in Buxus microphylla and Buxus sinica. Infestations are found both in urban areas and in natural stands in beech forests and on rocky slopes. Boxwood is in fact a dominant evergreen shrub in Habitat 5110 "Stable xerothermophilous formations to Buxus sempervirens on rocky slopes (Berberidion p.p.)", characterized by shrub formations, more or less open, attributable to the habitat coenosis of pseudoscrub, mantle, garrigue and scrub in which the boxwood, always dominant, can be accompanied by other typical plant species (Prunus spinosa, Quercus ilex, Amelanchier ovalis, Berberis vulgaris, Cornus mas, Geranium sanguineum, Ligustrum vulgare, Quercus pubescens, Viburnum lantana). These populations are found in various Italian regions and in Piedmont they are mainly located in the Maira, Grana, Vermenagna and Tanaro valleys in the province of Cuneo. For the containment of this invasive alien species, the most effective control strategies are chemical and microbiological. While chemical control, with active principles with a broad spectrum of action, is restricted to the nursery sector, the microbiological approach allows treatments in the open field and in the forestry sector. The entomopathogenic bacterium Bacillus thuringiensis var. kurstaki is in fact able to determine a high mortality of C. perspectalis, if sprayed on infested plants in the presence of larvae of I and II age. While in Europe the adaptation of native natural limiters has been very limited, in the original range various hymenoptera and parasitoid diptera are reported. To date, the most commonly found species are: Exorista sp., Pseudoperichaeta nigrolineata (Walker) and Compsilura concinnata (Meigen) (Diptera: Tachinidae), Dolichogenidea stantoni (Ashmead) (Hymneoptera: Braconidae), Brachymeria lasus (Walker) (Hymenoptera: Chalcididae), Chelonus tabonus (Sonan) (Hymenoptera: Braconidae). Recent studies have investigated the potential for the spread of the species, also in relation to climate change, highlighting how the box tree moth can expand over a wider range than the current one and how Western Europe and coastal areas represent the most suitable areas. Given the absence of effective natural limiters that can contain C. perspectalis in Europe and analyzed the climate suitability maps, it is therefore necessary to continue to monitor the presence of the moth in the newly introduced area, also evaluating the effectiveness of specific parasitoids. To date, the hymenoptera C. tabonus, being the most representative species in the range of origin, is considered the most promising candidate for a possible classical biological control in countries where C. perspectalis has been accidentally introduced.

La piralide del bosso, Cydalima perspectalis (Walker) (Lepidoptera: Crambidae), è una specie esotica invasiva originaria dell’Asia orientale e accidentalmente introdotta in Europa a partire dal 2007. Questa specie costituisce un serio pericolo per le piante del genere Buxus, che rappresentano il suo ospite primario. Il danno è causato dall’attività trofica delle larve che si nutrono delle foglie e, in caso di competizione trofica, anche della corteccia, determinando disseccamenti parziali e la morte della pianta se le infestazioni si susseguono per 2-3 anni senza l’applicazione di strategie di controllo. Cydalima perspectalis è una specie crepuscolare e notturna che svolge l’intero ciclo vitale sul bosso e compie fino a 5 generazioni all’anno nell’areale originario, mentre in Europa viene considerata prevalentemente bivoltina. In Europa il lepidottero si sviluppa maggiormente a carico della specie Buxus sempervirens e più sporadicamente a carico di Buxus microphylla e Buxus sinica. Le infestazioni si rinvengono sia in ambito urbano sia nei popolamenti naturali in faggeta e su pendii rupicoli. Il bosso è infatti un arbusto sempreverde dominante nell’Habitat 5110 “Formazioni stabili xerotermofile a Buxus sempervirens sui pendii rocciosi (Berberidion p.p.)”, caratterizzato da formazioni arbustive, più o meno aperte, riconducibili all’habitat cenosi di pseudomacchia, di mantello, di gariga e di boscaglia in cui il bosso, sempre dominante, può essere accompagnato da altre specie vegetali tipiche (Prunus spinosa, Quercus ilex, Amelanchier ovalis, Berberis vulgaris, Cornus mas, Geranium sanguineum, Ligustrum vulgare, Quercus pubescens, Viburnum lantana). Tali popolamenti si rinvengono in diverse regioni italiane e in Piemonte sono localizzati prevalentemente nelle valli Maira, Grana, Vermenagna e Tanaro in provincia di Cuneo. Per il contenimento di questa specie esotica invasiva, le strategie di lotta più efficaci risultano essere di natura chimica e microbiologica. Mentre la lotta chimica, con principi attivi ad ampio spettro di azione, viene ristretta all’ambito vivaistico, l’approccio microbiologico consente trattamenti in pieno campo e in ambito forestale. Il batterio entomopatogeno Bacillus thuringiensis var. kurstaki è in grado infatti di determinare un’elevata mortalità di C. perspectalis, se irrorato sulle piante infestate in presenza delle larve di I e II età. Mentre in Europa l’adattamento di limitatori naturali autoctoni è stato molto contenuto, nell’areale originario vengono segnalati svariati imenotteri e ditteri parassitoidi. Ad oggi le specie maggiormente rinvenute sono: Exorista sp., Pseudoperichaeta nigrolineata (Walker) e Compsilura concinnata (Meigen) (Diptera: Tachinidae), Dolichogenidea stantoni (Ashmead) (Hymneoptera: Braconidae), Brachymeria lasus (Walker) (Hymenoptera: Chalcididae), Chelonus tabonus (Sonan) (Hymenoptera: Braconidae). Recenti studi hanno indagato le potenzialità di diffusione della specie, anche in relazione ai cambiamenti climatici, evidenziando come la piralide del bosso possa espandersi in un areale più ampio rispetto a quello attuale e come l’Europa occidentale e le aree costiere rappresentino le zone più idonee. Vista l’assenza di limitatori naturali efficaci che possano contenere C. perspectalis in Europa e analizzate le mappe di idoneità climatica, risulta quindi necessario continuare a monitorare la presenza della piralide nell’areale di nuova introduzione, valutando anche l’efficacia di parassitoidi specifici. Ad oggi l’imenottero C. tabonus, essendo la specie più rappresentativa nell’areale di origine, viene considerato il candidato più promettente per un’eventuale lotta biologica classica nei Paesi in cui C. perspectalis è stata accidentalmente introdotta.

La gestione della piralide del bosso, Cydalima perspectalis Walker, nell'Habitat 5110

CAVIGLIOLI, LUCA
2023/2024

Abstract

La piralide del bosso, Cydalima perspectalis (Walker) (Lepidoptera: Crambidae), è una specie esotica invasiva originaria dell’Asia orientale e accidentalmente introdotta in Europa a partire dal 2007. Questa specie costituisce un serio pericolo per le piante del genere Buxus, che rappresentano il suo ospite primario. Il danno è causato dall’attività trofica delle larve che si nutrono delle foglie e, in caso di competizione trofica, anche della corteccia, determinando disseccamenti parziali e la morte della pianta se le infestazioni si susseguono per 2-3 anni senza l’applicazione di strategie di controllo. Cydalima perspectalis è una specie crepuscolare e notturna che svolge l’intero ciclo vitale sul bosso e compie fino a 5 generazioni all’anno nell’areale originario, mentre in Europa viene considerata prevalentemente bivoltina. In Europa il lepidottero si sviluppa maggiormente a carico della specie Buxus sempervirens e più sporadicamente a carico di Buxus microphylla e Buxus sinica. Le infestazioni si rinvengono sia in ambito urbano sia nei popolamenti naturali in faggeta e su pendii rupicoli. Il bosso è infatti un arbusto sempreverde dominante nell’Habitat 5110 “Formazioni stabili xerotermofile a Buxus sempervirens sui pendii rocciosi (Berberidion p.p.)”, caratterizzato da formazioni arbustive, più o meno aperte, riconducibili all’habitat cenosi di pseudomacchia, di mantello, di gariga e di boscaglia in cui il bosso, sempre dominante, può essere accompagnato da altre specie vegetali tipiche (Prunus spinosa, Quercus ilex, Amelanchier ovalis, Berberis vulgaris, Cornus mas, Geranium sanguineum, Ligustrum vulgare, Quercus pubescens, Viburnum lantana). Tali popolamenti si rinvengono in diverse regioni italiane e in Piemonte sono localizzati prevalentemente nelle valli Maira, Grana, Vermenagna e Tanaro in provincia di Cuneo. Per il contenimento di questa specie esotica invasiva, le strategie di lotta più efficaci risultano essere di natura chimica e microbiologica. Mentre la lotta chimica, con principi attivi ad ampio spettro di azione, viene ristretta all’ambito vivaistico, l’approccio microbiologico consente trattamenti in pieno campo e in ambito forestale. Il batterio entomopatogeno Bacillus thuringiensis var. kurstaki è in grado infatti di determinare un’elevata mortalità di C. perspectalis, se irrorato sulle piante infestate in presenza delle larve di I e II età. Mentre in Europa l’adattamento di limitatori naturali autoctoni è stato molto contenuto, nell’areale originario vengono segnalati svariati imenotteri e ditteri parassitoidi. Ad oggi le specie maggiormente rinvenute sono: Exorista sp., Pseudoperichaeta nigrolineata (Walker) e Compsilura concinnata (Meigen) (Diptera: Tachinidae), Dolichogenidea stantoni (Ashmead) (Hymneoptera: Braconidae), Brachymeria lasus (Walker) (Hymenoptera: Chalcididae), Chelonus tabonus (Sonan) (Hymenoptera: Braconidae). Recenti studi hanno indagato le potenzialità di diffusione della specie, anche in relazione ai cambiamenti climatici, evidenziando come la piralide del bosso possa espandersi in un areale più ampio rispetto a quello attuale e come l’Europa occidentale e le aree costiere rappresentino le zone più idonee. Vista l’assenza di limitatori naturali efficaci che possano contenere C. perspectalis in Europa e analizzate le mappe di idoneità climatica, risulta quindi necessario continuare a monitorare la presenza della piralide nell’areale di nuova introduzione, valutando anche l’efficacia di parassitoidi specifici. Ad oggi l’imenottero C. tabonus, essendo la specie più rappresentativa nell’areale di origine, viene considerato il candidato più promettente per un’eventuale lotta biologica classica nei Paesi in cui C. perspectalis è stata accidentalmente introdotta.
The management of the box tree moth, Cydalima perspectalis Walker, in the EU 5110 Habitat
The box tree moth, Cydalima perspectalis (Walker) (Lepidoptera: Crambidae), is an invasive alien species native to East Asia and accidentally introduced into Europe since 2007. This species poses a serious threat to plants of the genus Buxus, which are its primary host. The damage is caused by the trophic activity of the larvae that feed on the leaves and, in the case of trophic competition, also on the bark, causing partial desiccation and the death of the plant if infestations follow one another for 2-3 years without the application of control strategies. Cydalima perspectalis is a crepuscular and nocturnal species that carries out its entire life cycle on boxwood and completes up to 5 generations per year in its original range, while in Europe it is considered mainly bivoltin. In Europe, the moth develops more in the species Buxus sempervirens and more sporadically in Buxus microphylla and Buxus sinica. Infestations are found both in urban areas and in natural stands in beech forests and on rocky slopes. Boxwood is in fact a dominant evergreen shrub in Habitat 5110 "Stable xerothermophilous formations to Buxus sempervirens on rocky slopes (Berberidion p.p.)", characterized by shrub formations, more or less open, attributable to the habitat coenosis of pseudoscrub, mantle, garrigue and scrub in which the boxwood, always dominant, can be accompanied by other typical plant species (Prunus spinosa, Quercus ilex, Amelanchier ovalis, Berberis vulgaris, Cornus mas, Geranium sanguineum, Ligustrum vulgare, Quercus pubescens, Viburnum lantana). These populations are found in various Italian regions and in Piedmont they are mainly located in the Maira, Grana, Vermenagna and Tanaro valleys in the province of Cuneo. For the containment of this invasive alien species, the most effective control strategies are chemical and microbiological. While chemical control, with active principles with a broad spectrum of action, is restricted to the nursery sector, the microbiological approach allows treatments in the open field and in the forestry sector. The entomopathogenic bacterium Bacillus thuringiensis var. kurstaki is in fact able to determine a high mortality of C. perspectalis, if sprayed on infested plants in the presence of larvae of I and II age. While in Europe the adaptation of native natural limiters has been very limited, in the original range various hymenoptera and parasitoid diptera are reported. To date, the most commonly found species are: Exorista sp., Pseudoperichaeta nigrolineata (Walker) and Compsilura concinnata (Meigen) (Diptera: Tachinidae), Dolichogenidea stantoni (Ashmead) (Hymneoptera: Braconidae), Brachymeria lasus (Walker) (Hymenoptera: Chalcididae), Chelonus tabonus (Sonan) (Hymenoptera: Braconidae). Recent studies have investigated the potential for the spread of the species, also in relation to climate change, highlighting how the box tree moth can expand over a wider range than the current one and how Western Europe and coastal areas represent the most suitable areas. Given the absence of effective natural limiters that can contain C. perspectalis in Europe and analyzed the climate suitability maps, it is therefore necessary to continue to monitor the presence of the moth in the newly introduced area, also evaluating the effectiveness of specific parasitoids. To date, the hymenoptera C. tabonus, being the most representative species in the range of origin, is considered the most promising candidate for a possible classical biological control in countries where C. perspectalis has been accidentally introduced.
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