This thesis explores the controversial figure of Aleksej Naval'nyj, an anti-corruption activist with outstanding communication skills, who has distinguished himself in recent years for publishing investigations exposing the kleptocracy of the Russian system. The analysis conducted shows that Aleksej Naval'nyj is a convinced liberal, pro-European, democratic, but also a nationalist with questionable values towards the Caucasian ethnic minorities. This element is often overlooked in the European narrative. This work also points out how in the European media Naval'nyj is usually associated with the banal opposition to Putin and is considered his most bitter enemy, thus tending to heroise his figure and increasing anti-Russian sentiment among Western population. The research also reveals that Aleksej Naval'nyj is not a fully-fledged and universally recognised opposition leader, but rather a voice out of the system, whose role as an opponent has been exaggerated by the Western media. His ineligibility until 2028, his shaky political prospects due to the lack of an official party and a precise political programme, his intermittent imprisonments, Putin's broad and solid electoral consensus and the neutrality with which Aleksej Naval'nyj is still perceived by a large section of the population, only reinforce the idea that he is an opponent outside the system. However, these statements do not mean to belittle his battle against kleptocracy. On the one hand, Naval'nyj is credited with fuelling the controversial debate about democracy in Russia. On the other hand, regardless of political orientation, since 2017, when he challenged Vladimir Putin for the presidency, Naval'nyj has consequently ranked as one of the most prominent dissidents in Russia, representing an incredible example of new media’s aggregative power. However, he does not currently have enough electoral support to oust the current Russian President.
Oggetto della presente Tesi è la controversa figura di Aleksej Naval’nyj, attivista anti-corruzione dalle spiccate capacità comunicative, distintosi negli ultimi anni per la pubblicazione di inchieste smascheranti la cleptocrazia del sistema russo. In seguito a una ragionata selezione di fonti, costituite da interviste e video pubblicati sul canale Youtube di Naval’nyj, sono lo studio di Van Dijk relativo al Critical Discourse Analysis e gli articoli pubblicati nei principali quotidiani europei e russi a partire dal 20 agosto 2020 a costituire il caposaldo su cui si fonda l’elaborato. L’analisi qui condotta mostra che Aleksej Naval’nyj è un convinto liberale, filoeuropeista, democratico, ma anche nazionalista dalle discutibili posizioni valoriali nei confronti delle minoranze etniche del Caucaso, elemento spesso trascurato nella narrazione europea. La presente Tesi dimostra, inoltre, come nei media europei Naval’nyj venga solitamente associato alla banale contrapposizione con Putin e venga considerato il suo più acerrimo nemico, tendendo così all’eroizzazione della sua figura e incrementando un sentimento anti-russo nella popolazione occidentale. Con la ricerca svolta emerge, poi, che Aleksej Naval’nyj non rappresenta un leader dell’opposizione a tutti gli effetti e universalmente riconosciuto, al contrario una voce fuori dal coro, il cui ruolo di oppositore è stato esasperato dai media occidentali. L’ineleggibilità fino al 2028, le prospettive politiche traballanti per via della mancanza di un partito ufficiale e di un programma politico preciso, le intermittenti incarcerazioni, l’ampio e saldo consenso elettorale di Putin e la neutralità con cui Aleksej Naval’nyj viene ancora percepito da una gran fetta della popolazione, non fanno altro che avvalorare la tesi che si tratti di un’opposizione fuori dal sistema. Tuttavia, con le constatazioni esposte in questa sede non si intende affatto svilire la sua battaglia contro la cleptocrazia. È pur vero, infatti, che a Naval’nyj può essere riconosciuto il merito di aver alimentato la controversa discussione in merito alla democrazia in Russia. Indipendentemente dall’orientamento politico, a partire dal 2017, anno in cui ha sfidato Vladimir Putin alla presidenza, Naval’nyj si è classificato di conseguenza come uno dei dissidenti più prominenti in Russia, rappresentando un incredibile esempio della potenza aggregativa dei nuovi media. Tuttavia, al momento non possiede un consenso elettorale tale da riuscire a spodestare l’attuale Presidente russo.
La controversa figura di Aleksej Naval'nyj: mito occidentale o voce fuori dal coro?
GATTI, GAIA GIUSEPPINA
2020/2021
Abstract
Oggetto della presente Tesi è la controversa figura di Aleksej Naval’nyj, attivista anti-corruzione dalle spiccate capacità comunicative, distintosi negli ultimi anni per la pubblicazione di inchieste smascheranti la cleptocrazia del sistema russo. In seguito a una ragionata selezione di fonti, costituite da interviste e video pubblicati sul canale Youtube di Naval’nyj, sono lo studio di Van Dijk relativo al Critical Discourse Analysis e gli articoli pubblicati nei principali quotidiani europei e russi a partire dal 20 agosto 2020 a costituire il caposaldo su cui si fonda l’elaborato. L’analisi qui condotta mostra che Aleksej Naval’nyj è un convinto liberale, filoeuropeista, democratico, ma anche nazionalista dalle discutibili posizioni valoriali nei confronti delle minoranze etniche del Caucaso, elemento spesso trascurato nella narrazione europea. La presente Tesi dimostra, inoltre, come nei media europei Naval’nyj venga solitamente associato alla banale contrapposizione con Putin e venga considerato il suo più acerrimo nemico, tendendo così all’eroizzazione della sua figura e incrementando un sentimento anti-russo nella popolazione occidentale. Con la ricerca svolta emerge, poi, che Aleksej Naval’nyj non rappresenta un leader dell’opposizione a tutti gli effetti e universalmente riconosciuto, al contrario una voce fuori dal coro, il cui ruolo di oppositore è stato esasperato dai media occidentali. L’ineleggibilità fino al 2028, le prospettive politiche traballanti per via della mancanza di un partito ufficiale e di un programma politico preciso, le intermittenti incarcerazioni, l’ampio e saldo consenso elettorale di Putin e la neutralità con cui Aleksej Naval’nyj viene ancora percepito da una gran fetta della popolazione, non fanno altro che avvalorare la tesi che si tratti di un’opposizione fuori dal sistema. Tuttavia, con le constatazioni esposte in questa sede non si intende affatto svilire la sua battaglia contro la cleptocrazia. È pur vero, infatti, che a Naval’nyj può essere riconosciuto il merito di aver alimentato la controversa discussione in merito alla democrazia in Russia. Indipendentemente dall’orientamento politico, a partire dal 2017, anno in cui ha sfidato Vladimir Putin alla presidenza, Naval’nyj si è classificato di conseguenza come uno dei dissidenti più prominenti in Russia, rappresentando un incredibile esempio della potenza aggregativa dei nuovi media. Tuttavia, al momento non possiede un consenso elettorale tale da riuscire a spodestare l’attuale Presidente russo.File | Dimensione | Formato | |
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