Urban planning and local development projects implemented by cities, regions, and territories are increasingly aware to the role of culture and the artistic, environmental, and identity heritage of places. Since culture is a rare and hardly transferable resource, it supports the uniqueness of the territory and can also generate competitive advantages. In planning actions, public, regional, and state institutions, as well as cultural organizations, companies, and cultural operators, play an important role. Together, they contribute to the processes of enhancing the artistic, historical, and landscape heritage of the territory. The outcomes of these enhancement processes often depend on interactions among actors, frequently facilitated by geographical proximity which create trust networks, both formal and informal, often based on identity and cultural belonging to a particular territory, and relationships of cooperation and competition. These are only some of the social, economic, and cultural factors that allow the creation and maintenance of a particular type of productive organization: the district. This thesis, based on these premises and through the case studies of the Puglia Region and the Locus Festival, aims to explore, first, the extent to which applying the district model to contexts where the asset to be valued is cultural proves beneficial; and second, the role that cultural districts play in fostering the socioeconomic development of a given territory, generating positive impacts for both the strictly cultural sector and related industries.

I progetti di pianificazione urbana e di sviluppo locale, messi in atto da città, Regioni e territori in generale, prestano sempre maggiore attenzione al ruolo rivestito dalla cultura e dal patrimonio artistico, ambientale e identitario dei luoghi, dal momento che la cultura, essendo una risorsa rara, inimitabile e difficilmente trasferibile, sostiene la specificità del territorio e può generare vantaggi competitivi. Nelle azioni di pianificazione assumono un ruolo importante sia le istituzioni pubbliche, regionali e statuali, sia le organizzazioni culturali, le società, gli operatori e le operatrici del settore, che, congiuntamente, partecipano ai processi di valorizzazione del patrimonio artistico, storico, paesaggistico di un determinato territorio. Gli stessi risultati dei processi di valorizzazione dipendono dalle interazioni tra gli attori, spesso favorite dalla prossimità geografia, che permette di abbassare i costi di transazione; dalle reti di fiducia, formali e informali, che si generano anche sulla base dell’appartenenza identitaria e culturale ad un determinato territorio; dai rapporti di cooperazione e competizione che si intrattengono. Questi sono solo alcuni dei fattori sociali, economici e culturali che permettono la nascita e il mantenimento di un particolare modello di organizzazione dell’attività produttiva: il distretto. Il presente lavoro di tesi si propone, partendo da queste premesse, e per mezzo dei casi studio Regione Puglia e Locus Festival, di esplorare, in primo luogo, quanto sia favorevole applicare il modello distrettuale a contesti in cui l’asset da valorizzare è di tipo culturale; in secondo luogo, quale ruolo assumono i distretti, nella loro declinazione culturale, nel favorire lo sviluppo socioeconomico di un determinato territorio, generando ricadute positive sia per la filiera strettamente culturale, sia per le filiere ad essa collegate.

La Puglia come distretto culturale: il caso studio del Locus Festival.

TOTARO, ANNACHIARA
2023/2024

Abstract

I progetti di pianificazione urbana e di sviluppo locale, messi in atto da città, Regioni e territori in generale, prestano sempre maggiore attenzione al ruolo rivestito dalla cultura e dal patrimonio artistico, ambientale e identitario dei luoghi, dal momento che la cultura, essendo una risorsa rara, inimitabile e difficilmente trasferibile, sostiene la specificità del territorio e può generare vantaggi competitivi. Nelle azioni di pianificazione assumono un ruolo importante sia le istituzioni pubbliche, regionali e statuali, sia le organizzazioni culturali, le società, gli operatori e le operatrici del settore, che, congiuntamente, partecipano ai processi di valorizzazione del patrimonio artistico, storico, paesaggistico di un determinato territorio. Gli stessi risultati dei processi di valorizzazione dipendono dalle interazioni tra gli attori, spesso favorite dalla prossimità geografia, che permette di abbassare i costi di transazione; dalle reti di fiducia, formali e informali, che si generano anche sulla base dell’appartenenza identitaria e culturale ad un determinato territorio; dai rapporti di cooperazione e competizione che si intrattengono. Questi sono solo alcuni dei fattori sociali, economici e culturali che permettono la nascita e il mantenimento di un particolare modello di organizzazione dell’attività produttiva: il distretto. Il presente lavoro di tesi si propone, partendo da queste premesse, e per mezzo dei casi studio Regione Puglia e Locus Festival, di esplorare, in primo luogo, quanto sia favorevole applicare il modello distrettuale a contesti in cui l’asset da valorizzare è di tipo culturale; in secondo luogo, quale ruolo assumono i distretti, nella loro declinazione culturale, nel favorire lo sviluppo socioeconomico di un determinato territorio, generando ricadute positive sia per la filiera strettamente culturale, sia per le filiere ad essa collegate.
Puglia as cultural district: case study of Locus Festival.
Urban planning and local development projects implemented by cities, regions, and territories are increasingly aware to the role of culture and the artistic, environmental, and identity heritage of places. Since culture is a rare and hardly transferable resource, it supports the uniqueness of the territory and can also generate competitive advantages. In planning actions, public, regional, and state institutions, as well as cultural organizations, companies, and cultural operators, play an important role. Together, they contribute to the processes of enhancing the artistic, historical, and landscape heritage of the territory. The outcomes of these enhancement processes often depend on interactions among actors, frequently facilitated by geographical proximity which create trust networks, both formal and informal, often based on identity and cultural belonging to a particular territory, and relationships of cooperation and competition. These are only some of the social, economic, and cultural factors that allow the creation and maintenance of a particular type of productive organization: the district. This thesis, based on these premises and through the case studies of the Puglia Region and the Locus Festival, aims to explore, first, the extent to which applying the district model to contexts where the asset to be valued is cultural proves beneficial; and second, the role that cultural districts play in fostering the socioeconomic development of a given territory, generating positive impacts for both the strictly cultural sector and related industries.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/6740