This thesis has the ambition of exposing in a timely and detailed manner the complex relationship between history and the theories that characterized the events of Rivolta Femminile and the counter-culture of the Sixties and Seventies. In particular, it seemed appropriate to dedicate ample space to a feminist and philosopher who went down in history as the mind and creator of the collective's publications, namely Carla Lonzi. The question we asked ourselves from the beginning was: “Would the Rivolta Femminile have been possible without '68? “, and the answer is, from our point of view, negative. In this paper we have attempted to demonstrate this theoretical positioning through a historical and philosophical study of the events and conceptual exchanges that occurred in that period, highlighting the analogies that exist between the thought of Rivolta Femminile and the theorizations that emerged from the social context marked by the counter-culture and the Italian Sixty-eight. We mainly consulted the works published by the Rivolta Femminile publishing house, as well as some volumes by contemporary feminists and collectives, and sources regarding the birth and development of the counter-culture. In light of the arguments provided in this essay, it is legitimate to be able to argue that, unlike what was claimed by the women of the group themselves, it was thanks to ‘68, and not despite it, that Rivolta Femminile could be what it actually was: the most original and famous feminist collective on the Italian scene. KEYWORDS: femminisms, Rivolta Femminile, controculture, 1968, philosophy.
La presente tesi ha l’ambizione di esporre in maniera puntuale e dettagliata il complesso rapporto tra la storia e le teorie che caratterizzarono le vicende di Rivolta Femminile e la controcultura degli anni Sessanta e Settanta. In particolare, è sembrato opportuno dedicare ampio spazio ad una femminista e filosofa che passò alla storia come mente e mano delle pubblicazioni del collettivo, ovvero Carla Lonzi. La domanda che ci si è posti fin dal principio è: “sarebbe stata possibile Rivolta Femminile senza il Sessantotto? “, e la risposta è, dal nostro punto di vista, negativa. In questo scritto si è cercato di dimostrare tale posizionamento teorico attraverso uno studio storico e filosofico delle vicende e degli scambi concettuali che avvennero in quel periodo, mettendo in luce le analogie che intercorrono tra il pensiero di Rivolta Femminile e le teorizzazioni che emersero dal contesto sociale segnato dalla controcultura e dal Sessantotto italiano. Si sono consultate principalmente le opere pubblicate dalla casa editrice di Rivolta Femminile, oltre ad alcuni volumi di femministe e collettivi coevi, e fonti riguardanti la nascita e lo sviluppo della controcultura. Alla luce delle argomentazioni fornite all’interno di questo elaborato, risulta legittimo poter sostenere che, a differenza di quanto sostenuto dalle stesse donne del gruppo, fu grazie al Sessantotto, e non nonostante esso, che Rivolta Femminile è potuta essere quel che fu effettivamente: il più originale e famoso collettivo femminista del panorama italiano. KEYWORDS: Femminismi, Rivolta Femminile, controcultura, Sessantotto, filosofia.
Rivolta Femminile, il Sessantotto, la controcultura: una relazione controversa
CECCATO, ASYA
2023/2024
Abstract
La presente tesi ha l’ambizione di esporre in maniera puntuale e dettagliata il complesso rapporto tra la storia e le teorie che caratterizzarono le vicende di Rivolta Femminile e la controcultura degli anni Sessanta e Settanta. In particolare, è sembrato opportuno dedicare ampio spazio ad una femminista e filosofa che passò alla storia come mente e mano delle pubblicazioni del collettivo, ovvero Carla Lonzi. La domanda che ci si è posti fin dal principio è: “sarebbe stata possibile Rivolta Femminile senza il Sessantotto? “, e la risposta è, dal nostro punto di vista, negativa. In questo scritto si è cercato di dimostrare tale posizionamento teorico attraverso uno studio storico e filosofico delle vicende e degli scambi concettuali che avvennero in quel periodo, mettendo in luce le analogie che intercorrono tra il pensiero di Rivolta Femminile e le teorizzazioni che emersero dal contesto sociale segnato dalla controcultura e dal Sessantotto italiano. Si sono consultate principalmente le opere pubblicate dalla casa editrice di Rivolta Femminile, oltre ad alcuni volumi di femministe e collettivi coevi, e fonti riguardanti la nascita e lo sviluppo della controcultura. Alla luce delle argomentazioni fornite all’interno di questo elaborato, risulta legittimo poter sostenere che, a differenza di quanto sostenuto dalle stesse donne del gruppo, fu grazie al Sessantotto, e non nonostante esso, che Rivolta Femminile è potuta essere quel che fu effettivamente: il più originale e famoso collettivo femminista del panorama italiano. KEYWORDS: Femminismi, Rivolta Femminile, controcultura, Sessantotto, filosofia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6739