Il mercato del lavoro è un sistema in continua evoluzione in cui si alternano fasi di crisi e fasi di assestamento. È questo il caso dell’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del virus di Covid-19 e della successiva “ripresa dei mercati” che ha modificato radicalmente il sistema dei valori attorno al concetto di lavoro. Le misure restrittive, adottate dai governi di tutto il mondo per limitare la diffusione del virus, ha portato le persone ha fermarsi e a rivalutare le proprie esigenze. Con la graduale riapertura dei mercati, le persone non appagate dalle condizioni lavorative in cui si trovavano, hanno iniziato guardarsi intorno alla ricerca di un maggiore benessere personale dando vita al fenomeno, denominato da molti giornalisti, “The Great Resignation”. Con questo termine si fa comunemente riferimento al significativo aumento delle dimissioni che ha visto un numero sempre crescente di persone lasciare il proprio lavoro. Le motivazioni dietro a questo fenomeno definito di “massa” sono molteplici e ancora impossibili da definire nel breve termine. Nonostante ciò molti ricercatori hanno cercato una risposta a queste anomalie del mercato tramite sondaggi sul larga scala a livello nazionale che hanno portato a circoscrivere queste tendenze nell’area del Nord Italia. In questa fase di assestamento le società e le agenzie che offrono servizi di ricerca e selezione del personale sono state tra le prime a lamentare un insofferenza dei lavoratori provenienti soprattutto da contesti aziendali ancorati al concetto di lavoro tradizionale di lavoro totalizzante. E sono state anche tra quelle che hanno dovuto trasferire questo malessere alle aziende clienti con cui quotidianamente intrattengono relazione professionali. Questa tesi nasce, dunque, dalla volontà di analizzare gli aspetti e gli eventi sopra citati tramite l’ esperienza condotta, in prima persona, all’interno di una società di consulenza di Bologna che offre servizi di ricerca e selezione del personale alle aziende che decidono di esternalizzare tali funzioni. Le società di Head Hunting nascono, di fatto, con il preciso scopo di fungere da intermediario tra domanda e offerta di lavoro, cercando di stabilirne il punto di incontro in un mercato particolarmente frizzante. In secondo luogo la tesi vuole essere un tentativo di dare un contributo allo studio del campo della selezione da un punto di vista sociologico , mostrando come il mercato del lavoro rifletta gli stati d’animo della società di quella precisa epoca. L’indagine ha, dunque, preso le mosse dal desiderio di restituire una panoramica del fenomeno con la consapevolezza che un’indagine di tale portata possa essere limitata esclusivamente al contesto e alla popolazione analizzata. Questa tesi si suddivide in due sezioni. La prima, corrispondente al primo e al secondo capitolo, è di natura teorica e si pone l’obiettivo da un lato di introdurre la storia della nascita delle Società di Head Hunting e la loro evoluzione nella società moderna e di contestualizzare i cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro con un focus sulle regioni del nord Italia, maggiormente interessate dagli avvenimenti in corso. La seconda sezione, al contrario, è di natura sperimentale e propone un’indagine sul campo per rilevare le motivazioni che spingono un candidato a valutare nuove opportunità lavorative nel periodo del post-pandemia.

L’impatto della pandemia di Covid-19 sul lavoro: il caso di una società di ricerca e selezione del personale di Bologna.

PINCA, ALESSANDRA
2021/2022

Abstract

Il mercato del lavoro è un sistema in continua evoluzione in cui si alternano fasi di crisi e fasi di assestamento. È questo il caso dell’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del virus di Covid-19 e della successiva “ripresa dei mercati” che ha modificato radicalmente il sistema dei valori attorno al concetto di lavoro. Le misure restrittive, adottate dai governi di tutto il mondo per limitare la diffusione del virus, ha portato le persone ha fermarsi e a rivalutare le proprie esigenze. Con la graduale riapertura dei mercati, le persone non appagate dalle condizioni lavorative in cui si trovavano, hanno iniziato guardarsi intorno alla ricerca di un maggiore benessere personale dando vita al fenomeno, denominato da molti giornalisti, “The Great Resignation”. Con questo termine si fa comunemente riferimento al significativo aumento delle dimissioni che ha visto un numero sempre crescente di persone lasciare il proprio lavoro. Le motivazioni dietro a questo fenomeno definito di “massa” sono molteplici e ancora impossibili da definire nel breve termine. Nonostante ciò molti ricercatori hanno cercato una risposta a queste anomalie del mercato tramite sondaggi sul larga scala a livello nazionale che hanno portato a circoscrivere queste tendenze nell’area del Nord Italia. In questa fase di assestamento le società e le agenzie che offrono servizi di ricerca e selezione del personale sono state tra le prime a lamentare un insofferenza dei lavoratori provenienti soprattutto da contesti aziendali ancorati al concetto di lavoro tradizionale di lavoro totalizzante. E sono state anche tra quelle che hanno dovuto trasferire questo malessere alle aziende clienti con cui quotidianamente intrattengono relazione professionali. Questa tesi nasce, dunque, dalla volontà di analizzare gli aspetti e gli eventi sopra citati tramite l’ esperienza condotta, in prima persona, all’interno di una società di consulenza di Bologna che offre servizi di ricerca e selezione del personale alle aziende che decidono di esternalizzare tali funzioni. Le società di Head Hunting nascono, di fatto, con il preciso scopo di fungere da intermediario tra domanda e offerta di lavoro, cercando di stabilirne il punto di incontro in un mercato particolarmente frizzante. In secondo luogo la tesi vuole essere un tentativo di dare un contributo allo studio del campo della selezione da un punto di vista sociologico , mostrando come il mercato del lavoro rifletta gli stati d’animo della società di quella precisa epoca. L’indagine ha, dunque, preso le mosse dal desiderio di restituire una panoramica del fenomeno con la consapevolezza che un’indagine di tale portata possa essere limitata esclusivamente al contesto e alla popolazione analizzata. Questa tesi si suddivide in due sezioni. La prima, corrispondente al primo e al secondo capitolo, è di natura teorica e si pone l’obiettivo da un lato di introdurre la storia della nascita delle Società di Head Hunting e la loro evoluzione nella società moderna e di contestualizzare i cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro con un focus sulle regioni del nord Italia, maggiormente interessate dagli avvenimenti in corso. La seconda sezione, al contrario, è di natura sperimentale e propone un’indagine sul campo per rilevare le motivazioni che spingono un candidato a valutare nuove opportunità lavorative nel periodo del post-pandemia.
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