Col termine trasferimento tecnologico si intende il processo attraverso il quale conoscenze, tecnologie, metodi di produzione, prototipi e servizi sviluppati da governi, università, aziende, enti di ricerca pubblici e privati possono essere resi accessibili a una ampia gamma di utenti che possono poi ulteriormente sviluppare e sfruttare la tecnologia per creare nuovi prodotti, processi, applicazioni, materiali o servizi. Il sistema universitario italiano sta vivendo negli ultimi anni un profondo cambiamento in quanto il trasferimento tecnologico, che costituisce uno degli assi portanti della cosiddetta terza missione, si è affiancato alle tradizionali funzioni di didattica e di ricerca che da sempre caratterizzano le istituzioni universitarie. Alla base delle attività di trasferimento tecnologico vi è la convinzione che i risultati della ricerca possono essere utilmente assorbiti dal sistema industriale, per poter favorire lo sviluppo di beni e di servizi innovativi, attraverso iniziative specifiche e non solo con il normale e tradizionale travaso di giovani risorse umane formate dai percorsi didattici universitari. Il presente lavoro si sviluppa in quattro capitoli, il primo relativo alla definizione e inquadramento dell’argomento con relativa spiegazione dei vari contesti e tipologie di trasferimento tecnologico, il secondo capitolo riguarda invece il confronto tra la situazione italiana e quella europea riguardo a scienza, tecnologia e ricerca, il terzo analizza il caso concreto del Politecnico di Torino e ne evidenzia e esamina le varie strutture, ed infine il quarto capitolo analizza tramite il metodo dell’Analisi delle Corrispondenze Multiple il livello di consapevolezza sul tema del trasferimento tecnologico tramite dati ottenuti da un questionario.

Il Trasferimento Tecnologico dall’Università all’Industria: il caso del Politecnico di Torino

NOVARINO, CHIARA
2020/2021

Abstract

Col termine trasferimento tecnologico si intende il processo attraverso il quale conoscenze, tecnologie, metodi di produzione, prototipi e servizi sviluppati da governi, università, aziende, enti di ricerca pubblici e privati possono essere resi accessibili a una ampia gamma di utenti che possono poi ulteriormente sviluppare e sfruttare la tecnologia per creare nuovi prodotti, processi, applicazioni, materiali o servizi. Il sistema universitario italiano sta vivendo negli ultimi anni un profondo cambiamento in quanto il trasferimento tecnologico, che costituisce uno degli assi portanti della cosiddetta terza missione, si è affiancato alle tradizionali funzioni di didattica e di ricerca che da sempre caratterizzano le istituzioni universitarie. Alla base delle attività di trasferimento tecnologico vi è la convinzione che i risultati della ricerca possono essere utilmente assorbiti dal sistema industriale, per poter favorire lo sviluppo di beni e di servizi innovativi, attraverso iniziative specifiche e non solo con il normale e tradizionale travaso di giovani risorse umane formate dai percorsi didattici universitari. Il presente lavoro si sviluppa in quattro capitoli, il primo relativo alla definizione e inquadramento dell’argomento con relativa spiegazione dei vari contesti e tipologie di trasferimento tecnologico, il secondo capitolo riguarda invece il confronto tra la situazione italiana e quella europea riguardo a scienza, tecnologia e ricerca, il terzo analizza il caso concreto del Politecnico di Torino e ne evidenzia e esamina le varie strutture, ed infine il quarto capitolo analizza tramite il metodo dell’Analisi delle Corrispondenze Multiple il livello di consapevolezza sul tema del trasferimento tecnologico tramite dati ottenuti da un questionario.
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