La seguente tesi ha come obiettivo l’indagine dei tratti distintivi della narrativa non fiction in quattro testi di Alessandro Leogrande: La frontiera (2015), Il naufragio. Morte nel mar Mediterraneo (2010), Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (2008), Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (2003). I meccanismi della letteratura non finzionale - introdotti nel primo capitolo e utilizzati come basamento dell'intero studio - si delineano attorno a due delle tante tematiche connesse all’immigrazione irregolare: le rischiose traversate e l’ardua ricerca del lavoro. Viene inoltre analizzato il ruolo ricoperto dall'autore, che nei testi occupa una posizione essenziale: fa da testimone e portavoce. Il lavoro di Leogrande risulta fortemente incentrato sulle storie degli ultimi ed estremamente accurato nel comunicarle al lettore in modo chiaro, preciso e non banale; la sua modalità di indagine risulta empatica e orientata all'abbattimento di ogni frontiera nella sua conformazione pluridimensionale. L'assetto dei libri - fondato sull'incorporazione delle tecniche letterarie con altri campi tra cui la storia, le scienze demo–etno–antropologiche e il giornalismo - rappresenta un aspetto peculiare nella produzione leograndiana. La parte conclusiva dell'elaborato - in modo circolare - affronta il dibattuto concetto di impegno civile e sociale in relazione alla letteratura, individuando l'effettiva incidenza di un genere come la non fiction sulla coscienza comune.
Vedere, non vedere: inchieste, testimonianza e impegno nella narrativa non fiction di Alessandro Leogrande
SANTOMAURO, MARIA CHIARA
2020/2021
Abstract
La seguente tesi ha come obiettivo l’indagine dei tratti distintivi della narrativa non fiction in quattro testi di Alessandro Leogrande: La frontiera (2015), Il naufragio. Morte nel mar Mediterraneo (2010), Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (2008), Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (2003). I meccanismi della letteratura non finzionale - introdotti nel primo capitolo e utilizzati come basamento dell'intero studio - si delineano attorno a due delle tante tematiche connesse all’immigrazione irregolare: le rischiose traversate e l’ardua ricerca del lavoro. Viene inoltre analizzato il ruolo ricoperto dall'autore, che nei testi occupa una posizione essenziale: fa da testimone e portavoce. Il lavoro di Leogrande risulta fortemente incentrato sulle storie degli ultimi ed estremamente accurato nel comunicarle al lettore in modo chiaro, preciso e non banale; la sua modalità di indagine risulta empatica e orientata all'abbattimento di ogni frontiera nella sua conformazione pluridimensionale. L'assetto dei libri - fondato sull'incorporazione delle tecniche letterarie con altri campi tra cui la storia, le scienze demo–etno–antropologiche e il giornalismo - rappresenta un aspetto peculiare nella produzione leograndiana. La parte conclusiva dell'elaborato - in modo circolare - affronta il dibattuto concetto di impegno civile e sociale in relazione alla letteratura, individuando l'effettiva incidenza di un genere come la non fiction sulla coscienza comune.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/67275