Drosophila suzukii è un insetto esotico invasivo del Sud-Est asiatico, rinvenuto in Italia nel 2009, dapprima in Trentino e poi in numerose altre regioni, ed è divenuto rapidamente un importante fitofago per le coltivazioni di piccoli frutti e ciliegio. La pericolosità dell’insetto è determinata dall’essere in grado di ovideporre all’interno di frutta sana, contrariamente ai drosofilidi autoctoni, e dall’avere peculiari caratteristiche biologiche quali elevata capacità riproduttiva, polifagia e adattabilità ecologica. Drosophila suzukii causa danni diretti, con l’attività trofica delle larve nei frutti, e danni indiretti, favorendo l’ingresso di altri organismi nocivi, determinando ingenti perdite di reddito. Le caratteristiche biologiche e la capacità invasiva del fitofago rendono difficile individuare misure di lotta efficaci, economicamente ed ecologicamente sostenibili. A tal proposito la lotta biologica potrebbe rappresentare un’ottima alternativa. La ricerca di un agente di controllo biologico (ACB) si è focalizzata sugli imenotteri parassitoidi, provenienti sia dalle zone d’origine di D. suzukii che da quelle ad oggi invase. Nel 2020, l’indagine sul complesso di parassitoidi indigeni ha condotto alla scoperta della presenza di Leptopilina japonica (parassitoide asiatico di D. suzukii) nel Trentino. Inoltre, tra i possibili candidati come ACB in programmi di lotta biologica classica è stato selezionato Ganaspis brasiliensis (ceppo G1), il cui rilascio in Italia è stato autorizzato, previa approvazione dello studio del rischio biologico, in agosto 2021. Pertanto, lo scopo della ricerca è stato quello di eseguire un’indagine sulle dinamiche della popolazione di D. suzukii e sulla composizione delle specie di parassitoidi di drosofilidi in Piemonte, ed effettuare uno studio preliminare finalizzato al rilascio di G. brasiliensis. Le attività di campo sono state condotte dal 31 marzo al 7 ottobre in 14 siti nella provincia di Cuneo e Torino (di cui tre siti selezionati per il rilascio di G. brasiliensis). Lo studio della popolazione di D. suzukii è stato eseguito in tre siti utilizzando trappole con esca alimentare. Le indagini sui parassitoidi sono state effettuate ogni 20 giorni, con la raccolta di campioni di frutti di specie spontanee e coltivate. I campioni sono stati posti in idonei contenitori, mantenuti in celle climatiche e controllati ogni 2 giorni per un periodo di 40 giorni, prelevando e identificando gli insetti sfarfallati. Dall’analisi delle trappole alimentari è emerso che le popolazioni di D. suzukii sono aumentate nei mesi estivi nelle superfici coltivate, mostrando un picco nel periodo di fine estate nelle superfici incolte. Dall’analisi degli imenotteri sfarfallati dai campioni di frutta raccolti, sono state identificate le seguenti specie di parassitoidi: Asobara spp.; L. boulardi; L. heterotoma; L. japonica; Pachycrepoideus vindemmiae; G. brasiliensis. La presenza di G. brasiliensis è stata rilevata nei campioni raccolti dopo il suo rilascio in uno dei tre siti scelti. In conclusione, il lavoro ha portato a confermare i risultati delle indagini su D. suzukii avvenute negli anni precedenti e alla scoperta anche in Piemonte della presenza di L. japonica. Lo studio ha inoltre accertato l‘adattamento di G. brasiliensis a seguito del rilascio.

Andamento delle popolazioni di Drosophila suzukii (Matsumura) e parassitoidi indigeni ed esotici di drosofilidi

MAFFA, STEFANIA
2020/2021

Abstract

Drosophila suzukii è un insetto esotico invasivo del Sud-Est asiatico, rinvenuto in Italia nel 2009, dapprima in Trentino e poi in numerose altre regioni, ed è divenuto rapidamente un importante fitofago per le coltivazioni di piccoli frutti e ciliegio. La pericolosità dell’insetto è determinata dall’essere in grado di ovideporre all’interno di frutta sana, contrariamente ai drosofilidi autoctoni, e dall’avere peculiari caratteristiche biologiche quali elevata capacità riproduttiva, polifagia e adattabilità ecologica. Drosophila suzukii causa danni diretti, con l’attività trofica delle larve nei frutti, e danni indiretti, favorendo l’ingresso di altri organismi nocivi, determinando ingenti perdite di reddito. Le caratteristiche biologiche e la capacità invasiva del fitofago rendono difficile individuare misure di lotta efficaci, economicamente ed ecologicamente sostenibili. A tal proposito la lotta biologica potrebbe rappresentare un’ottima alternativa. La ricerca di un agente di controllo biologico (ACB) si è focalizzata sugli imenotteri parassitoidi, provenienti sia dalle zone d’origine di D. suzukii che da quelle ad oggi invase. Nel 2020, l’indagine sul complesso di parassitoidi indigeni ha condotto alla scoperta della presenza di Leptopilina japonica (parassitoide asiatico di D. suzukii) nel Trentino. Inoltre, tra i possibili candidati come ACB in programmi di lotta biologica classica è stato selezionato Ganaspis brasiliensis (ceppo G1), il cui rilascio in Italia è stato autorizzato, previa approvazione dello studio del rischio biologico, in agosto 2021. Pertanto, lo scopo della ricerca è stato quello di eseguire un’indagine sulle dinamiche della popolazione di D. suzukii e sulla composizione delle specie di parassitoidi di drosofilidi in Piemonte, ed effettuare uno studio preliminare finalizzato al rilascio di G. brasiliensis. Le attività di campo sono state condotte dal 31 marzo al 7 ottobre in 14 siti nella provincia di Cuneo e Torino (di cui tre siti selezionati per il rilascio di G. brasiliensis). Lo studio della popolazione di D. suzukii è stato eseguito in tre siti utilizzando trappole con esca alimentare. Le indagini sui parassitoidi sono state effettuate ogni 20 giorni, con la raccolta di campioni di frutti di specie spontanee e coltivate. I campioni sono stati posti in idonei contenitori, mantenuti in celle climatiche e controllati ogni 2 giorni per un periodo di 40 giorni, prelevando e identificando gli insetti sfarfallati. Dall’analisi delle trappole alimentari è emerso che le popolazioni di D. suzukii sono aumentate nei mesi estivi nelle superfici coltivate, mostrando un picco nel periodo di fine estate nelle superfici incolte. Dall’analisi degli imenotteri sfarfallati dai campioni di frutta raccolti, sono state identificate le seguenti specie di parassitoidi: Asobara spp.; L. boulardi; L. heterotoma; L. japonica; Pachycrepoideus vindemmiae; G. brasiliensis. La presenza di G. brasiliensis è stata rilevata nei campioni raccolti dopo il suo rilascio in uno dei tre siti scelti. In conclusione, il lavoro ha portato a confermare i risultati delle indagini su D. suzukii avvenute negli anni precedenti e alla scoperta anche in Piemonte della presenza di L. japonica. Lo studio ha inoltre accertato l‘adattamento di G. brasiliensis a seguito del rilascio.
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