Gli insetti pronubi sono fondamentali per l’ambiente. Gli insetti impollinatori sono infatti essenziali per l’impollinazione dei fiori, la qualità dei frutti, la conservazione dell’ambiente e per il mantenimento della biodiversità vegetale. Tra i principali impollinatori, il genere Osmia è meno conosciuto del genere Apis pur essendo fondamentale per l’impollinazione e utilizzata in questo campo da metà degli anni 70 in paesi come gli USA e l’Inghilterra. I cambiamenti climatici, la modificazione del paesaggio e l’utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari stanno sempre di più influenzando la salute e l’azione degli impollinatori. In questo studio è stato valutato l’effetto singolo e combinato di stress chimici e nutrizionali sulla sopravvivenza e il consumo di cibo di Osmia bicornis. Per lo stress chimico è stato testato il principio attivo (p.a.) sulfoxaflor, presente in comuni prodotti fitosanitari. Come stress nutrizionale sono state utilizzate tre diverse tipologie di diete a tre diversi livelli di zucchero. Le osmie sono state fatte sfarfallare in gabbie di volo e dopo un giorno trasferite in gabbiette singole. Da quel momento, per ogni osmia e ogni giorno, si è provveduto a registrare la sopravvivenza, il consumo di cibo e alcuni comportamenti. Il sulfoxaflor (appartenente alla famiglia chimica delle sulfoximine) è stato somministrato alle osmie tramite una dose singola subletale (0,556 ng/ape, corrispondente a circa 1/10 della DL50, Dose Letale 50, che è invece di 5,9 ng/ape). Gli individui al primo giorno di età venivano inseriti in gabbiette singole mettendo a loro disposizione 20 µl di una prima soluzione test al 33% di saccarosio, contenente per metà degli individui in prova anche il p.a. sulfoxaflor. A distanza di 4 ore gli individui che si erano nutriti venivano alimentati da lì in poi ad libitum con solo sciroppo zuccherino a diverse concentrazioni: un livello ottimale al 50% in peso, uno intermedio al 33% ed uno scarso al 15%. La sperimentazione ha evidenziato che il trattamento nutritivo ha effetti significativi sulla sopravvivenza (p=0,0354). Le osmie alimentate con sciroppo al 15% hanno evidenziato una sopravvivenza inferiore a quelle alimentate con sciroppo al 50% (p=0,0085) e a quello al 33% (p=0,0246), mentre la differenza non è statisticamente significativa tra quelle nutrite al 33% e quelle al 50%(p>0,05). Il trattamento chimico da solo non ha effetti significativi sulla sopravvivenza (p>0,05). Il trattamento nutritivo con sciroppo a tutte e tre le concentrazioni zuccherine ha effetti statisticamente significativi sul consumo di cibo (p<0,0001) portando le osmie che si cibano con diete a minor percentuale zuccherina a mangiare di più. Le differenze maggiori emergono infatti nel confronto della dieta al 15% con le diete al 33% e al 50%. Il trattamento chimico, da solo, non ha invece effetti significativi sul consumo alimentare (p=0,0612). La nutrizione e l’ingestione del p.a. hanno però un effetto combinato sul consumo alimentare (p=0,032) per quel che riguarda gli individui alimentati al 15%. Si nota infatti un minor consumo di cibo da parte delle osmie trattate chimicamente. In conclusione, questa sperimentazione evidenzia il ruolo importante dell'alimentazione sulla sopravvivenza e sul comportamento delle osmie, in particolare quando in interazione con uno stress chimico (singola dose) a livelli subletali sul consumo di cibo delle osmie.

Effetti combinati tra stress chimici e nutrizionali sul comportamento e sulla sopravvivenza dell'ape solitaria Osmia bicornis L.

GALLO, EMANUELE
2020/2021

Abstract

Gli insetti pronubi sono fondamentali per l’ambiente. Gli insetti impollinatori sono infatti essenziali per l’impollinazione dei fiori, la qualità dei frutti, la conservazione dell’ambiente e per il mantenimento della biodiversità vegetale. Tra i principali impollinatori, il genere Osmia è meno conosciuto del genere Apis pur essendo fondamentale per l’impollinazione e utilizzata in questo campo da metà degli anni 70 in paesi come gli USA e l’Inghilterra. I cambiamenti climatici, la modificazione del paesaggio e l’utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari stanno sempre di più influenzando la salute e l’azione degli impollinatori. In questo studio è stato valutato l’effetto singolo e combinato di stress chimici e nutrizionali sulla sopravvivenza e il consumo di cibo di Osmia bicornis. Per lo stress chimico è stato testato il principio attivo (p.a.) sulfoxaflor, presente in comuni prodotti fitosanitari. Come stress nutrizionale sono state utilizzate tre diverse tipologie di diete a tre diversi livelli di zucchero. Le osmie sono state fatte sfarfallare in gabbie di volo e dopo un giorno trasferite in gabbiette singole. Da quel momento, per ogni osmia e ogni giorno, si è provveduto a registrare la sopravvivenza, il consumo di cibo e alcuni comportamenti. Il sulfoxaflor (appartenente alla famiglia chimica delle sulfoximine) è stato somministrato alle osmie tramite una dose singola subletale (0,556 ng/ape, corrispondente a circa 1/10 della DL50, Dose Letale 50, che è invece di 5,9 ng/ape). Gli individui al primo giorno di età venivano inseriti in gabbiette singole mettendo a loro disposizione 20 µl di una prima soluzione test al 33% di saccarosio, contenente per metà degli individui in prova anche il p.a. sulfoxaflor. A distanza di 4 ore gli individui che si erano nutriti venivano alimentati da lì in poi ad libitum con solo sciroppo zuccherino a diverse concentrazioni: un livello ottimale al 50% in peso, uno intermedio al 33% ed uno scarso al 15%. La sperimentazione ha evidenziato che il trattamento nutritivo ha effetti significativi sulla sopravvivenza (p=0,0354). Le osmie alimentate con sciroppo al 15% hanno evidenziato una sopravvivenza inferiore a quelle alimentate con sciroppo al 50% (p=0,0085) e a quello al 33% (p=0,0246), mentre la differenza non è statisticamente significativa tra quelle nutrite al 33% e quelle al 50%(p>0,05). Il trattamento chimico da solo non ha effetti significativi sulla sopravvivenza (p>0,05). Il trattamento nutritivo con sciroppo a tutte e tre le concentrazioni zuccherine ha effetti statisticamente significativi sul consumo di cibo (p<0,0001) portando le osmie che si cibano con diete a minor percentuale zuccherina a mangiare di più. Le differenze maggiori emergono infatti nel confronto della dieta al 15% con le diete al 33% e al 50%. Il trattamento chimico, da solo, non ha invece effetti significativi sul consumo alimentare (p=0,0612). La nutrizione e l’ingestione del p.a. hanno però un effetto combinato sul consumo alimentare (p=0,032) per quel che riguarda gli individui alimentati al 15%. Si nota infatti un minor consumo di cibo da parte delle osmie trattate chimicamente. In conclusione, questa sperimentazione evidenzia il ruolo importante dell'alimentazione sulla sopravvivenza e sul comportamento delle osmie, in particolare quando in interazione con uno stress chimico (singola dose) a livelli subletali sul consumo di cibo delle osmie.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
787540_gallo_emanuele_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.05 MB
Formato Adobe PDF
2.05 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/67211