L’objet de cette dissertation est l’analyse de la fonction du voyage dans les Contes philosophiques de Voltaire. Comme d’autres écrivains du siècle des Lumières, Voltaire fait de sa littérature un outil d’expression de ses opinions et de sensibilisation aux grandes questions soulevées par les philosophes, ainsi que d’éducation de son public. Nous observerons comment et par quelles stratégies narratives, stylistiques, rhétoriques et fictionnelles l’auteur insère dans ses écrits des des indications pour réformer la société. Nous verrons comment chaque conte possède une double clé de lecture, articulée sur deux niveaux, l’un littéral, lié au divertissement, qui peut offrir une lecture parfois même amusante des vicissitudes des personnages, et l’autre plus profond qui concerne les questions chères aux philosophes, telles que la politique, la religion, la liberté et, en général, la primauté de la raison. À travers l’étude des Contes philosophiques qui s’articulent autour d’un ou plusieurs voyages dans des mondes réels ou imaginaires, nous observerons quelles techniques narratives et quels choix stylistiques et thématiques permettent à l’auteur non seulement de suggérer certains modes de réforme sociale, politique, religieuse ou culturelle, mais aussi d’examiner sa réalité contemporaine, invitant indirectement le lecteur, de son temps comme d’aujourd’hui, à une réflexion critique. Les récits étudiés seront Candide ou l’Optimisme, Zadig ou la Destinée, Micromégas, L’Ingénu, Histoire de Jenni, La Princesse de Babylone, Le Blanc et le noir, Le Monde comme il va, Lettre d’un turc, Lettres d’Amabed, Histoire des Voyages de Scarmentado. Bien que chacun d’entre eux possède des traits spécifiques, il est possible d’identifier de nombreuses similitudes entre les différents contextes qui présentent, par exemple, le même schéma narratif ou des personnages similaires. Dans chaque conte, le voyage devient un symbole de changement et de croissance, tant pour les personnages de l’histoire que pour le lecteur qui, observant de l’extérieur une intrigue inventée, procède par conséquent à une analyse de la réalité dans laquelle il vit et de son attitude personnelle. Les Contes philosophiques sont ainsi devenus le moyen privilégié, en raison de leur caractère agréable et de leur capacité à attirer l’attention d’un large public, pour exprimer les idées politiques, philosophiques, religieuses et sociales de l’auteur.
Al centro di questa dissertazione vi è un’analisi della funzione del viaggio nei Contes philosophiques di Voltaire. Così come altri scrittori dell’età dei Lumi, Voltaire fa della sua letteratura uno strumento finalizzato a esprimere le proprie opinioni e a sensibilizzare verso le grandi questioni sollevate dai philosophes, oltre che a istruire il proprio pubblico. Osserveremo dunque in che modo e tramite quali strategie della narrazione, della stilistica, della retorica e della finzione l’autore inserisce nei propri scritti spunti e indicazioni da cui partire per una riforma della società. Vedremo come ogni conte ha una duplice chiave di lettura, articolata su due livelli, di cui uno letterale, legato al divertissement, che può offrire una lettura amena, a tratti anche divertente, delle peripezie dei personaggi, e uno più profondo che concerne quelle questioni care ai philosophes, quali la politica, la religione, la libertà e, in generale, il primato della ragione. Attraverso lo studio dei Contes philosophiques che ruotano attorno a uno o più viaggi in mondi reali o immaginari osserveremo quali tecniche narrative e quali scelte stilistiche e tematiche consentono all’autore non solo di suggerire alcune modalità di riforma sociale, politica, religiosa o culturale, ma anche di prendere in esame la realtà sua contemporanea, invitando indirettamente il lettore, del suo tempo come di oggi, a una riflessione critica. I racconti oggetto di studio saranno Candide ou l’Optimisme, Zadig ou la Destinée, Micromégas, L’Ingénu, Histoire de Jenni, La Princesse de Babylone, Le Blanc et le noir, Le Monde comme il va, Lettre d’un turc, Lettres d’Amabed, Histoire des Voyages de Scarmentado. Nonostante ognuno di essi possieda tratti specifici, è possibile individuare numerose affinità tra contes diversi che presentano, per esempio, lo stesso schema narrativo oppure personaggi simili. In ogni racconto il viaggio diventa simbolo di un cambiamento e di una crescita, sia per le figure all’interno della vicenda, sia per il lettore che, osservando dall’esterno un intreccio inventato, esegue di conseguenza un’analisi della realtà in cui vive e del suo atteggiamento personale. I Contes philosophiques diventano così il mezzo prediletto, in ragione della gradevolezza e della capacità di suscitare l’attenzione di un pubblico ampio, per l’espressione delle idee politiche, filosofiche, religiose e sociali dell’autore.
I viaggi della Ragione: la funzione del viaggio nei "Contes philosophiques" di Voltaire
MARTINETTI, CHIARA
2023/2024
Abstract
Al centro di questa dissertazione vi è un’analisi della funzione del viaggio nei Contes philosophiques di Voltaire. Così come altri scrittori dell’età dei Lumi, Voltaire fa della sua letteratura uno strumento finalizzato a esprimere le proprie opinioni e a sensibilizzare verso le grandi questioni sollevate dai philosophes, oltre che a istruire il proprio pubblico. Osserveremo dunque in che modo e tramite quali strategie della narrazione, della stilistica, della retorica e della finzione l’autore inserisce nei propri scritti spunti e indicazioni da cui partire per una riforma della società. Vedremo come ogni conte ha una duplice chiave di lettura, articolata su due livelli, di cui uno letterale, legato al divertissement, che può offrire una lettura amena, a tratti anche divertente, delle peripezie dei personaggi, e uno più profondo che concerne quelle questioni care ai philosophes, quali la politica, la religione, la libertà e, in generale, il primato della ragione. Attraverso lo studio dei Contes philosophiques che ruotano attorno a uno o più viaggi in mondi reali o immaginari osserveremo quali tecniche narrative e quali scelte stilistiche e tematiche consentono all’autore non solo di suggerire alcune modalità di riforma sociale, politica, religiosa o culturale, ma anche di prendere in esame la realtà sua contemporanea, invitando indirettamente il lettore, del suo tempo come di oggi, a una riflessione critica. I racconti oggetto di studio saranno Candide ou l’Optimisme, Zadig ou la Destinée, Micromégas, L’Ingénu, Histoire de Jenni, La Princesse de Babylone, Le Blanc et le noir, Le Monde comme il va, Lettre d’un turc, Lettres d’Amabed, Histoire des Voyages de Scarmentado. Nonostante ognuno di essi possieda tratti specifici, è possibile individuare numerose affinità tra contes diversi che presentano, per esempio, lo stesso schema narrativo oppure personaggi simili. In ogni racconto il viaggio diventa simbolo di un cambiamento e di una crescita, sia per le figure all’interno della vicenda, sia per il lettore che, osservando dall’esterno un intreccio inventato, esegue di conseguenza un’analisi della realtà in cui vive e del suo atteggiamento personale. I Contes philosophiques diventano così il mezzo prediletto, in ragione della gradevolezza e della capacità di suscitare l’attenzione di un pubblico ampio, per l’espressione delle idee politiche, filosofiche, religiose e sociali dell’autore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6712