Lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) è stato introdotto in Europa a partire dalla seconda metà del 1800, in Gran Bretagna, Irlanda e Italia. La regione Piemonte ospita la popolazione più numerosa di scoiattoli grigi in Italia, molti dei quali vivono all’interno delle aree verdi di diverse città. Questa tesi ha come obbiettivo lo studio dell'ecologia di questa specie in un contesto urbano come la città di Torino. Le domande che i sono posto sono le seguenti: Come gli scoiattoli grigi trascorrono il loro tempo in un contesto fortemente antropizzato come un parco pubblico? Quali risorse alimentari sfruttano per sopravvivere in questo contesto, e come? Qual è il contributo dell’uomo e come questo influenza l’ecologia della specie? Lo studio è stato condotto nel Parco del Valentino a Torino. Ho quindi condotto osservazioni sul campo condotte nel corso di un anno, due o tre volte alla settimana, utilizzando il metodo del “focal animal sampling” al fine di determinare il time budget, la dieta e le loro variazioni mensili. I risultati dello studio mostrano come, su un totale di 635 ore di osservazione nell’arco dell’anno, gli scoiattoli grigi trascorrono la maggior parte del loro tempo nella ricerca di cibo (60.0 %), principalmente al suolo. Secondariamente, gli scoiattoli trascorrono il loro tempo spostandosi all’interno del parco (15.5 %) o riposando sugli alberi (13.3 %). Le interazioni sociali tra scoiattoli, così come quelle con altre specie e con l’uomo sono comuni (6.7 %). I comportamenti antagonistici tra scoiattoli sono dovuti alla competizione per il cibo, mentre comportamenti non antagonistici, così come la costruzione dei nidi, sono stati osservati in coincidenza con i periodi di riproduzione in tardo inverno e primavera. Le interazioni con l’uomo avvengono regolarmente e sono state osservate quasi ogni giorno (354 casi), soprattutto con casi di alimentazione diretta degli scoiattoli (247 casi). Queste interazioni sono più frequenti in primavera, quando il numero persone nel parco aumenta di molto. Altri comportamenti come marcatura del territorio, abbeveramento, costruzione dei nidi, vocalizzazioni e grooming sono rari (4.8 %) La dieta degli scoiattoli grigi nel parco è molto varia e comprende diverse tipologie di alimenti appartenenti a numerose specie arboree. I frutti (16.1 % dei casi) e le ghiande (12.2 %) rappresentano la principale fonte di cibo naturale consumato dagli scoiattoli, sfruttando anche le scorte nascoste nel terreno nel corso dell’anno. Semi (6.2 %) e corteccia (5.3 %) degli alberi vengono consumati principalmente in autunno e inverno, mentre gemme e infiorescenze (2.9 %) sono più comuni in primavera ed estate. Il cibo fornito dall’uomo, principalmente frutta secca come le noci e le arachidi, compone la maggior parte della dieta degli scoiattoli in tutte le stagioni (56.9 % dei casi), ma con un maggior consumo durante la primavera, quando il numero di persone e, di conseguenza, delle interazioni con esse aumenta. In primavera, infatti, si osserva anche un minor consumo di risorse naturali in favore di quelle fornite dall’uomo, in quanto molto più facili da ottenere per gli scoiattoli. Si può concludere che gli scoiattoli sono adattati a vivere in un contesto urbano come la città di Torino. L’alimentazione diretta e indiretta da parte dei visitatori garantisce un quantitativo di cibo sufficiente agli scoiattoli per sopravvivere anche in periodi di carenza di cibo.

Activity budget ed ecologia alimentare dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) in un parco pubblico di Torino

FIORINO, NICOLÒ
2021/2022

Abstract

Lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) è stato introdotto in Europa a partire dalla seconda metà del 1800, in Gran Bretagna, Irlanda e Italia. La regione Piemonte ospita la popolazione più numerosa di scoiattoli grigi in Italia, molti dei quali vivono all’interno delle aree verdi di diverse città. Questa tesi ha come obbiettivo lo studio dell'ecologia di questa specie in un contesto urbano come la città di Torino. Le domande che i sono posto sono le seguenti: Come gli scoiattoli grigi trascorrono il loro tempo in un contesto fortemente antropizzato come un parco pubblico? Quali risorse alimentari sfruttano per sopravvivere in questo contesto, e come? Qual è il contributo dell’uomo e come questo influenza l’ecologia della specie? Lo studio è stato condotto nel Parco del Valentino a Torino. Ho quindi condotto osservazioni sul campo condotte nel corso di un anno, due o tre volte alla settimana, utilizzando il metodo del “focal animal sampling” al fine di determinare il time budget, la dieta e le loro variazioni mensili. I risultati dello studio mostrano come, su un totale di 635 ore di osservazione nell’arco dell’anno, gli scoiattoli grigi trascorrono la maggior parte del loro tempo nella ricerca di cibo (60.0 %), principalmente al suolo. Secondariamente, gli scoiattoli trascorrono il loro tempo spostandosi all’interno del parco (15.5 %) o riposando sugli alberi (13.3 %). Le interazioni sociali tra scoiattoli, così come quelle con altre specie e con l’uomo sono comuni (6.7 %). I comportamenti antagonistici tra scoiattoli sono dovuti alla competizione per il cibo, mentre comportamenti non antagonistici, così come la costruzione dei nidi, sono stati osservati in coincidenza con i periodi di riproduzione in tardo inverno e primavera. Le interazioni con l’uomo avvengono regolarmente e sono state osservate quasi ogni giorno (354 casi), soprattutto con casi di alimentazione diretta degli scoiattoli (247 casi). Queste interazioni sono più frequenti in primavera, quando il numero persone nel parco aumenta di molto. Altri comportamenti come marcatura del territorio, abbeveramento, costruzione dei nidi, vocalizzazioni e grooming sono rari (4.8 %) La dieta degli scoiattoli grigi nel parco è molto varia e comprende diverse tipologie di alimenti appartenenti a numerose specie arboree. I frutti (16.1 % dei casi) e le ghiande (12.2 %) rappresentano la principale fonte di cibo naturale consumato dagli scoiattoli, sfruttando anche le scorte nascoste nel terreno nel corso dell’anno. Semi (6.2 %) e corteccia (5.3 %) degli alberi vengono consumati principalmente in autunno e inverno, mentre gemme e infiorescenze (2.9 %) sono più comuni in primavera ed estate. Il cibo fornito dall’uomo, principalmente frutta secca come le noci e le arachidi, compone la maggior parte della dieta degli scoiattoli in tutte le stagioni (56.9 % dei casi), ma con un maggior consumo durante la primavera, quando il numero di persone e, di conseguenza, delle interazioni con esse aumenta. In primavera, infatti, si osserva anche un minor consumo di risorse naturali in favore di quelle fornite dall’uomo, in quanto molto più facili da ottenere per gli scoiattoli. Si può concludere che gli scoiattoli sono adattati a vivere in un contesto urbano come la città di Torino. L’alimentazione diretta e indiretta da parte dei visitatori garantisce un quantitativo di cibo sufficiente agli scoiattoli per sopravvivere anche in periodi di carenza di cibo.
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