L’obiettivo della tesi è stato quello di determinare la distribuzione e l’abbondanza delle diverse specie infestanti della risaia attraverso interviste agli agricoltori e rilievi di densità delle malerbe condotti in diverse aziende risicole distribuite nel principale areale risicolo italiano. La presenza delle diverse specie infestanti è stata inoltre posta in relazione alle caratteristiche dei suoli, all’areale geografico e alle pratiche agronomiche adottate dalle aziende agricole in cui le malerbe sono state rilevate. Lo studio ha evidenziato che i giavoni, diverse specie appartenenti al genere Echinochloa, sono state le infestanti più comunemente riscontrate in risaia. Nel 2020 la superficie a riso delle aziende intervistate era infatti occupata per l’87% dai giavoni, facendo rilevare come questa infestante sia la più problematica a livello di gestione. I risultati dello studio indicano inoltre che tra le altre infestanti più comunemente rilevate in risaia vi sono Cyperus difformis, Heteranthera reniformis, Oryza sativa, Alisma plantago-aquatica, le quali si riscontrano con una frequenza superiore al 35%; secondariamente, in circa un caso su quattro, sono presenti Persicaria maculosa, Butomus umbellatus, Schoenoplectus mucronatus, Bolboschoenus maritimus, Bidens spp., Cyperus esculentus. Considerando le province in cui è presente la coltivazione del riso è possibile osservare una discreta variabilità del quadro malerbologico, soprattutto dovuta alla gestione colturale, dettata anche dalla disponibilità di acqua e dalla tessitura del terreno oltre che dalle scelte dell’agricoltore. La semina in asciutta tende a limitare la presenza di alcune specie, quali Heteranthera reniformis, Alisma plantago-aquatica, Butomus umbellatus, Schoenoplectus mucronatus, Murdannia keisak, Diplachne spp., Typha latifolia. Le specie meno presenti nella semina in acqua sono Persicaria maculosa, Cyperus esculentus, Digitaria sanguinalis, Panicum dichotomiflorum, Portulaca oleracea, Sorghum halepense, Setaria pumila, Cyperus microiria. In conclusione, tramite i rilievi e le interviste condotte è stato possibile definire un quadro aggiornato delle infestazioni in risaia, articolandolo per aree geografiche. È stato inoltre possibile evidenziare come l’adozione di alcune pratiche agronomiche (come ad esempio la tipologia di semina) possa maggiormente influenzare la composizione delle comunità di malerbe presenti in risaia.
Distribuzione delle principali malerbe negli areali risicoli italiani in relazione alle agrotecniche impiegate
BARBERI, ANDREA CARLO
2020/2021
Abstract
L’obiettivo della tesi è stato quello di determinare la distribuzione e l’abbondanza delle diverse specie infestanti della risaia attraverso interviste agli agricoltori e rilievi di densità delle malerbe condotti in diverse aziende risicole distribuite nel principale areale risicolo italiano. La presenza delle diverse specie infestanti è stata inoltre posta in relazione alle caratteristiche dei suoli, all’areale geografico e alle pratiche agronomiche adottate dalle aziende agricole in cui le malerbe sono state rilevate. Lo studio ha evidenziato che i giavoni, diverse specie appartenenti al genere Echinochloa, sono state le infestanti più comunemente riscontrate in risaia. Nel 2020 la superficie a riso delle aziende intervistate era infatti occupata per l’87% dai giavoni, facendo rilevare come questa infestante sia la più problematica a livello di gestione. I risultati dello studio indicano inoltre che tra le altre infestanti più comunemente rilevate in risaia vi sono Cyperus difformis, Heteranthera reniformis, Oryza sativa, Alisma plantago-aquatica, le quali si riscontrano con una frequenza superiore al 35%; secondariamente, in circa un caso su quattro, sono presenti Persicaria maculosa, Butomus umbellatus, Schoenoplectus mucronatus, Bolboschoenus maritimus, Bidens spp., Cyperus esculentus. Considerando le province in cui è presente la coltivazione del riso è possibile osservare una discreta variabilità del quadro malerbologico, soprattutto dovuta alla gestione colturale, dettata anche dalla disponibilità di acqua e dalla tessitura del terreno oltre che dalle scelte dell’agricoltore. La semina in asciutta tende a limitare la presenza di alcune specie, quali Heteranthera reniformis, Alisma plantago-aquatica, Butomus umbellatus, Schoenoplectus mucronatus, Murdannia keisak, Diplachne spp., Typha latifolia. Le specie meno presenti nella semina in acqua sono Persicaria maculosa, Cyperus esculentus, Digitaria sanguinalis, Panicum dichotomiflorum, Portulaca oleracea, Sorghum halepense, Setaria pumila, Cyperus microiria. In conclusione, tramite i rilievi e le interviste condotte è stato possibile definire un quadro aggiornato delle infestazioni in risaia, articolandolo per aree geografiche. È stato inoltre possibile evidenziare come l’adozione di alcune pratiche agronomiche (come ad esempio la tipologia di semina) possa maggiormente influenzare la composizione delle comunità di malerbe presenti in risaia.File | Dimensione | Formato | |
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