Il nocciolo è una coltura che riveste un ruolo fondamentale nell’economia di vaste aree del Piemonte e l’operazione di spollonatura risulta fra quelle che più incidono tra le voci del bilancio colturale dell’azienda corilicola. Lo scopo del lavoro è stato quello di conoscere le diverse tecniche di spollonatura applicate nelle realtà aziendali del Piemonte ed aree limitrofe e confrontarle attraverso prove in campo. Inizialmente si è proceduto con lo svolgimento di un’indagine allo scopo di acquisire dati generali sulle aziende intervistate e, nello specifico, sulla gestione dei polloni attraverso la compilazione di un apposito questionario. Sono poi state effettuate prove sperimentali in due aziende, dove si sono confrontate spollonatura meccanica con decespugliatore dotato di disco spollonatore, spollonatura manuale con forbicioni, spollonatura chimica con carfentrazone-etile e piraflufen-etile, spollonatura ormonale con NAA. Dall’indagine conoscitiva sulla spollonatura in Piemonte ed aree limitrofe è emerso che, nelle aziende intervistate, le tipologie di spollonatura praticate sono manuale, meccanica e chimica, spesso combinate tra loro nelle diverse strategie aziendali. In merito al numero di interventi effettuati, dall’indagine si è evidenziato che le aziende agricole che effettuano trattamenti chimici durante la stagione sono quelle che eseguono un numero maggiore di interventi durante l’anno. Al contrario, le aziende che praticano esclusivamente spollonatura meccanica e/o manuale sono quelle hanno registrato un numero minore di interventi di spollonatura durante l’anno. Per quanto riguarda il periodo di intervento, è emerso che le aziende che applicano i principi della lotta integrata, salvo rare eccezioni, effettuano gli interventi chimici durante la stagione vegetativa, per poi svolgere un intervento invernale con decespugliatore. Il tempo complessivo utilizzato dalle aziende intervistate per la spollonatura è risultato maggiore per le aziende che praticano spollonatura manuale e/o meccanica rispetto a quelle che abbinano anche interventi di tipo chimico. Dalle prove sperimentali è emerso che la sostanza attiva ormonale acido 1-naftalenacetico (NAA) si è dimostrata molto promettente nel contenimento dei polloni, ma attualmente non viene quasi mai utilizzata nelle realtà aziendali a causa dell’elevato costo del trattamento. Risulta comunque molto importante effettuare ulteriori studi relativi all’efficacia della sostanza attiva e ad un suo eventuale impatto ambientale, data l’elevata dose di applicazione.
Gestione aziendale dei polloni in corileto: metodi impiegati e confronto tra tecniche di spollonatura
BOTTA, NICOLÒ
2020/2021
Abstract
Il nocciolo è una coltura che riveste un ruolo fondamentale nell’economia di vaste aree del Piemonte e l’operazione di spollonatura risulta fra quelle che più incidono tra le voci del bilancio colturale dell’azienda corilicola. Lo scopo del lavoro è stato quello di conoscere le diverse tecniche di spollonatura applicate nelle realtà aziendali del Piemonte ed aree limitrofe e confrontarle attraverso prove in campo. Inizialmente si è proceduto con lo svolgimento di un’indagine allo scopo di acquisire dati generali sulle aziende intervistate e, nello specifico, sulla gestione dei polloni attraverso la compilazione di un apposito questionario. Sono poi state effettuate prove sperimentali in due aziende, dove si sono confrontate spollonatura meccanica con decespugliatore dotato di disco spollonatore, spollonatura manuale con forbicioni, spollonatura chimica con carfentrazone-etile e piraflufen-etile, spollonatura ormonale con NAA. Dall’indagine conoscitiva sulla spollonatura in Piemonte ed aree limitrofe è emerso che, nelle aziende intervistate, le tipologie di spollonatura praticate sono manuale, meccanica e chimica, spesso combinate tra loro nelle diverse strategie aziendali. In merito al numero di interventi effettuati, dall’indagine si è evidenziato che le aziende agricole che effettuano trattamenti chimici durante la stagione sono quelle che eseguono un numero maggiore di interventi durante l’anno. Al contrario, le aziende che praticano esclusivamente spollonatura meccanica e/o manuale sono quelle hanno registrato un numero minore di interventi di spollonatura durante l’anno. Per quanto riguarda il periodo di intervento, è emerso che le aziende che applicano i principi della lotta integrata, salvo rare eccezioni, effettuano gli interventi chimici durante la stagione vegetativa, per poi svolgere un intervento invernale con decespugliatore. Il tempo complessivo utilizzato dalle aziende intervistate per la spollonatura è risultato maggiore per le aziende che praticano spollonatura manuale e/o meccanica rispetto a quelle che abbinano anche interventi di tipo chimico. Dalle prove sperimentali è emerso che la sostanza attiva ormonale acido 1-naftalenacetico (NAA) si è dimostrata molto promettente nel contenimento dei polloni, ma attualmente non viene quasi mai utilizzata nelle realtà aziendali a causa dell’elevato costo del trattamento. Risulta comunque molto importante effettuare ulteriori studi relativi all’efficacia della sostanza attiva e ad un suo eventuale impatto ambientale, data l’elevata dose di applicazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
833312_botta_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
6.45 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.45 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/67086