The pandemic caused by the advent of the Covid-19 virus undoubtedly generated negative consequences on the health front, where it weighed in terms of infections, hospitalizations and deaths but also on the economic front. The closure of the commercial activities and the industrial sector, motivated by the will of the public authorities to limit the spread of the infection, had inevitable consequences on the companies that suffered on the economic and financial side, having to face considerable losses in terms of available liquidity . In this scenario, the State had to intervene by providing aid and support to businesses in order to overcome this phase of thought crisis due to the suspension of production activities. In fact, in a situation of such emergency it was not conceivable that companies could bear the weight of the current crisis by themselves, it was therefore necessary and, indeed, fundamental, the intervention of the Government and Parliament through the allocation of public funds to support businesses. The allocation of these funds took place both through the granting of non-repayable grants and through the granting of loans at favorable conditions, which involved Italian banks as the main players for the assignment of credit to businesses. The Italian government therefore interacted with the banks to develop credit granting plans that would allow companies to meet short-medium term bonds and support their internal structure, so as to avoid the bankruptcy of many small and medium-sized companies. Italian companies that constitute the beating heart of the Italian economy.Third-party organizations such as Confido consortia (Collective Guarantee Consortium of Loans) have also entered this scenario, which have allowed Italian companies to present a series of guarantees necessary for obtaining credit. In fact, it must be considered that many Italian companies were in precarious conditions from an economic and financial point of view even before the pandemic crisis, so providing sufficient guarantees for obtaining credit was not always easy and these organizations have definitely facilitated the life of companies. in this sense. In the first chapter of this paper we will examine the main non-repayable loans granted by the Italian State to companies in the context of the pandemic crisis, and then analyze the economic and regulatory scenario within which these loans were granted, finally focusing on the impact that the crisis affected the liquidity needs of businesses, which led to the adoption by the government of extraordinary measures to support businesses. In the second chapter we will discuss the main support tools for commercial and production activities, examining their characteristics and evolution in the Italian scenario. Finally, in the third chapter, we will observe the business model adopted by banking institutions in terms of credit granting and then note the role that the credit guarantee consortia, or Confidi, have occupied in the economic crisis to facilitate access to credit. by Italian companies.

La pandemia causata dall’avvento del virus Covid-19 ha generato conseguenze negative indubbiamente sul fronte sanitario, dove ha pesato in termini di contagi, ospedalizzazioni e decessi ma anche sul fronte economico. La chiusura delle attività commerciali e del comparto industriale, motivate dalla volontà delle autorità pubbliche di limitare la diffusione del contagio, ha avuto inevitabili conseguenze sulle imprese che hanno sofferto sul versante economico e su quello finanziario, dovendo affrontare non indifferenti perdite in termini di liquidità disponibile. In questo scenario è dovuto intervenire lo Stato fornendo aiuti e sostegni alle imprese per poter superare questa fase di pensate crisi dovuta alla sospensione delle attività produttive. In una situazione di tale emergenza non era infatti concepibile che le imprese potessero sostenere da sé il peso della crisi in corso, si è quindi reso necessario e, anzi, fondamentale, l’intervento del Governo e del Parlamento attraverso lo stanziamento di fondi pubblici per sostenere le imprese. Lo stanziamento di questi fondi si è manifestato sia tramite la concessione di contributi a fondo perduto che attraverso la concessione di prestiti a condizioni agevolate, che hanno coinvolto le banche italiane come principali attori per la cessione del credito alle imprese. Il Governo italiano ha quindi interagito con le banche per mettere a punto dei piani di concessione del credito che permettessero alle imprese di fare fronte alle obbligazioni e breve-medio termine e sostenere la propria struttura interna, così da evitare il fallimento di moltissime piccole e medio imprese italiane che costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana. In questo scenario si sono inserite anche organizzazioni terze come i consorzi di Confido (Consorzio di Garanzia Collettiva dei Fidi) che hanno permesso alle aziende italiane di presentare una serie di garanzie necessarie all’ottenimento del credito. Bisogna infatti considerare che molte imprese italiane si trovavano in condizioni precarie dal punto di vista economico e finanziario già prima della crisi pandemica, per cui fornire sufficienti garanzie per l’ottenimento del credito non era sempre semplice e queste organizzazioni hanno decisamente facilitato la vita delle imprese in questo senso. Nel primo capitolo del presente elaborato prenderemo in esame i principali finanziamenti a fondo perduto concessi dallo Stato italiano alle imprese nel contesto della crisi pandemica, per poi analizzare lo scenario economico e normativo entro il quale questi finanziamenti sono stati concessi, soffermandoci infine sull’impatto che la crisi ha avuto sul fabbisogno di liquidità delle imprese, che ha spinto verso l’adozione da parte del Governo delle misure straordinarie a sostegno delle imprese. Nel secondo capitolo tratteremo i principali strumenti di supporto alle attività commerciali e produttive, prendendone in esame le caratteristiche e l’evoluzione nello scenario italiano. Infine, nel terzo capitolo, osserveremo il modello di business adottato dagli istituti bancari in termini di concessione del credito per poi rilevare il ruolo che hanno occupato i consorzi di garanzia del credito, ovvero i Confidi, nella crisi economica per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese italiane.

Fondo di garanzia, confidi ed evoluzione dei prestiti pre e post Covid-19

BORGHI, MASSIMILIANO
2021/2022

Abstract

La pandemia causata dall’avvento del virus Covid-19 ha generato conseguenze negative indubbiamente sul fronte sanitario, dove ha pesato in termini di contagi, ospedalizzazioni e decessi ma anche sul fronte economico. La chiusura delle attività commerciali e del comparto industriale, motivate dalla volontà delle autorità pubbliche di limitare la diffusione del contagio, ha avuto inevitabili conseguenze sulle imprese che hanno sofferto sul versante economico e su quello finanziario, dovendo affrontare non indifferenti perdite in termini di liquidità disponibile. In questo scenario è dovuto intervenire lo Stato fornendo aiuti e sostegni alle imprese per poter superare questa fase di pensate crisi dovuta alla sospensione delle attività produttive. In una situazione di tale emergenza non era infatti concepibile che le imprese potessero sostenere da sé il peso della crisi in corso, si è quindi reso necessario e, anzi, fondamentale, l’intervento del Governo e del Parlamento attraverso lo stanziamento di fondi pubblici per sostenere le imprese. Lo stanziamento di questi fondi si è manifestato sia tramite la concessione di contributi a fondo perduto che attraverso la concessione di prestiti a condizioni agevolate, che hanno coinvolto le banche italiane come principali attori per la cessione del credito alle imprese. Il Governo italiano ha quindi interagito con le banche per mettere a punto dei piani di concessione del credito che permettessero alle imprese di fare fronte alle obbligazioni e breve-medio termine e sostenere la propria struttura interna, così da evitare il fallimento di moltissime piccole e medio imprese italiane che costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana. In questo scenario si sono inserite anche organizzazioni terze come i consorzi di Confido (Consorzio di Garanzia Collettiva dei Fidi) che hanno permesso alle aziende italiane di presentare una serie di garanzie necessarie all’ottenimento del credito. Bisogna infatti considerare che molte imprese italiane si trovavano in condizioni precarie dal punto di vista economico e finanziario già prima della crisi pandemica, per cui fornire sufficienti garanzie per l’ottenimento del credito non era sempre semplice e queste organizzazioni hanno decisamente facilitato la vita delle imprese in questo senso. Nel primo capitolo del presente elaborato prenderemo in esame i principali finanziamenti a fondo perduto concessi dallo Stato italiano alle imprese nel contesto della crisi pandemica, per poi analizzare lo scenario economico e normativo entro il quale questi finanziamenti sono stati concessi, soffermandoci infine sull’impatto che la crisi ha avuto sul fabbisogno di liquidità delle imprese, che ha spinto verso l’adozione da parte del Governo delle misure straordinarie a sostegno delle imprese. Nel secondo capitolo tratteremo i principali strumenti di supporto alle attività commerciali e produttive, prendendone in esame le caratteristiche e l’evoluzione nello scenario italiano. Infine, nel terzo capitolo, osserveremo il modello di business adottato dagli istituti bancari in termini di concessione del credito per poi rilevare il ruolo che hanno occupato i consorzi di garanzia del credito, ovvero i Confidi, nella crisi economica per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese italiane.
ITA
The pandemic caused by the advent of the Covid-19 virus undoubtedly generated negative consequences on the health front, where it weighed in terms of infections, hospitalizations and deaths but also on the economic front. The closure of the commercial activities and the industrial sector, motivated by the will of the public authorities to limit the spread of the infection, had inevitable consequences on the companies that suffered on the economic and financial side, having to face considerable losses in terms of available liquidity . In this scenario, the State had to intervene by providing aid and support to businesses in order to overcome this phase of thought crisis due to the suspension of production activities. In fact, in a situation of such emergency it was not conceivable that companies could bear the weight of the current crisis by themselves, it was therefore necessary and, indeed, fundamental, the intervention of the Government and Parliament through the allocation of public funds to support businesses. The allocation of these funds took place both through the granting of non-repayable grants and through the granting of loans at favorable conditions, which involved Italian banks as the main players for the assignment of credit to businesses. The Italian government therefore interacted with the banks to develop credit granting plans that would allow companies to meet short-medium term bonds and support their internal structure, so as to avoid the bankruptcy of many small and medium-sized companies. Italian companies that constitute the beating heart of the Italian economy.Third-party organizations such as Confido consortia (Collective Guarantee Consortium of Loans) have also entered this scenario, which have allowed Italian companies to present a series of guarantees necessary for obtaining credit. In fact, it must be considered that many Italian companies were in precarious conditions from an economic and financial point of view even before the pandemic crisis, so providing sufficient guarantees for obtaining credit was not always easy and these organizations have definitely facilitated the life of companies. in this sense. In the first chapter of this paper we will examine the main non-repayable loans granted by the Italian State to companies in the context of the pandemic crisis, and then analyze the economic and regulatory scenario within which these loans were granted, finally focusing on the impact that the crisis affected the liquidity needs of businesses, which led to the adoption by the government of extraordinary measures to support businesses. In the second chapter we will discuss the main support tools for commercial and production activities, examining their characteristics and evolution in the Italian scenario. Finally, in the third chapter, we will observe the business model adopted by banking institutions in terms of credit granting and then note the role that the credit guarantee consortia, or Confidi, have occupied in the economic crisis to facilitate access to credit. by Italian companies.
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