The aim of the present work is to look into the possibility of a continuity between wakefullness and dreaming activity in the ways of organizing, elaborate and reacting to environmental stimuli (Schredl & Hoffman, 2003). It is hypothesized the existence of implicit mechanisms underlying oneiric productivity and Rorschach productivity, resulting in the presence of similar contents between dream narratives and answers to the test. The role of unconcious processes in dreaming experience has been established since the very beginning of the psychoanalitic movement (Freud, 1899), while the Rorschach test - in its evidence-based version (R-PAS; Meyer et al., 2011) - has been established as a valid test to assess acting personality, powerful enough to infer both explicit behaviours and implicit processing resulting into them. According to the continuity hypothesis (Schredl & Hoffman, 2003), daily emotional experiences, thoughts, interests and concerns are incorporated into dreaming activity. In light of these evidences, the present study aims to evaluate possible correlations between contents from the Rorschach and from dream narratives.
Il presente lavoro si propone di indagare una possibile continuità tra il modo di organizzare ed elaborare gli stimoli dell’ambiente, oltre che di reagirvi, nella veglia e nei sogni (Schredl & Hoffman, 2003). In particolare, si ipotizza che vi siano alcuni meccanismi impliciti che accomunano la modalità espressiva onirica e la modalità di risposta al test di Rorschach – nella sua versione R-PAS (Meyer et al., 2011), che si esprimerebbero attraverso contenuti simili espressi ai due processi. La produzione onirica, in particolar modo i suoi contenuti, sono stati considerati, fin dagli albori della Psicoanalisi (Freud, 1899), come una modalità di accesso all’Inconscio; gli autori successivi al fondatore del movimento, si sono spinti anche oltre nel postulare la presenza di una funzione sempre attiva al di fuori della consapevolezza del sognatore e comune ai due processi di sonno e veglia - funzione onirica della veglia (Bion, 1962) -, avente il fondamentale compito di elaborare i contenuti emotivi grezzi in pensiero. Il test di Rorschach (R-PAS; Meyer et al., 2011) è uno strumento di assessment atto a valutare la personalità in azione, che permette di cogliere sia gli aspetti comportamentali espliciti che quelli impliciti coinvolti nel processo di risposta al compito. Secondo l’ipotesi della continuità (Schredl & Hoffman, 2003) le esperienze emotive (Pesant & Zadra, 2006), oltre a pensieri, interessi e preoccupazioni della veglia (Domhoff, 1996; Domhoff & Schneider, 2008), verrebbero incorporate nei sogni; quindi, alla luce del coinvolgimento di processi impliciti – o inconsci – in entrambe le modalità espressive, il presente lavoro indaga eventuali relazioni tra queste. Inoltre, in ragione del periodo storico di eccezionalità determinato dalla pandemia di COVID-19 (Brooks et al., 2020; Nielsen, 2020), ci si propone anche di indagare, attraverso il confronto con un gruppo precedente, quale sia l’impatto di questo fenomeno sulla vita onirica e sul funzionamento dei soggetti, sempre in ragione della supposta identità riscontrabile tra le due diverse modalità espressive.
Produzione onirica, paura del Covid-19 e risposte al Rorschach: quale correlazione?
FERRARIS, ANGELICA
2020/2021
Abstract
Il presente lavoro si propone di indagare una possibile continuità tra il modo di organizzare ed elaborare gli stimoli dell’ambiente, oltre che di reagirvi, nella veglia e nei sogni (Schredl & Hoffman, 2003). In particolare, si ipotizza che vi siano alcuni meccanismi impliciti che accomunano la modalità espressiva onirica e la modalità di risposta al test di Rorschach – nella sua versione R-PAS (Meyer et al., 2011), che si esprimerebbero attraverso contenuti simili espressi ai due processi. La produzione onirica, in particolar modo i suoi contenuti, sono stati considerati, fin dagli albori della Psicoanalisi (Freud, 1899), come una modalità di accesso all’Inconscio; gli autori successivi al fondatore del movimento, si sono spinti anche oltre nel postulare la presenza di una funzione sempre attiva al di fuori della consapevolezza del sognatore e comune ai due processi di sonno e veglia - funzione onirica della veglia (Bion, 1962) -, avente il fondamentale compito di elaborare i contenuti emotivi grezzi in pensiero. Il test di Rorschach (R-PAS; Meyer et al., 2011) è uno strumento di assessment atto a valutare la personalità in azione, che permette di cogliere sia gli aspetti comportamentali espliciti che quelli impliciti coinvolti nel processo di risposta al compito. Secondo l’ipotesi della continuità (Schredl & Hoffman, 2003) le esperienze emotive (Pesant & Zadra, 2006), oltre a pensieri, interessi e preoccupazioni della veglia (Domhoff, 1996; Domhoff & Schneider, 2008), verrebbero incorporate nei sogni; quindi, alla luce del coinvolgimento di processi impliciti – o inconsci – in entrambe le modalità espressive, il presente lavoro indaga eventuali relazioni tra queste. Inoltre, in ragione del periodo storico di eccezionalità determinato dalla pandemia di COVID-19 (Brooks et al., 2020; Nielsen, 2020), ci si propone anche di indagare, attraverso il confronto con un gruppo precedente, quale sia l’impatto di questo fenomeno sulla vita onirica e sul funzionamento dei soggetti, sempre in ragione della supposta identità riscontrabile tra le due diverse modalità espressive.File | Dimensione | Formato | |
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