La Galleria di Base del Brennero (Brenner Base Tunnel) attraversa la catena alpina per una lunghezza di 56 km, ad elevate profondità. Tale grande opera, risulta fondamentale, non solo dal punto di vista del futuro dei trasporti ferroviari, ma anche dal punto di vista scientifico, in quanto rappresenta un grande laboratorio in continua evoluzione che attraversa una straordinaria sequenza di unità geologico-strutturali. Essa permette l’estrazione di numerosi elementi conoscitivi tali da fornire interessanti aggiornamenti correlativi e conseguenti nuove chiavi di lettura che spaziano dalla geologia strutturale, al comportamento della roccia allo scavo, all’idrogeologia, alle problematiche di tecniche di avanzamento in roccia. Il lavoro di Tesi cerca di mettere in relazione i dati geologici derivanti dall’attività di rilevamento di terreno con i dati provenienti dallo scavo del Cunicolo Esplorativo e le due Gallerie di Linea. Verranno illustrate alcune delle particolari modalità di acquisizione dei dati geologici durante lo scavo di gallerie attraverso Tunnel Boring Machine (TBM). L’attività di terreno, svolta sul versante orografico destro della media Val di Vizze (BZ), ha portato alla realizzazione di una carta geologica e di un profilo geologico di riferimento lungo la traccia della galleria. Tale lavoro ha consentito di verificare e caratterizzare le proprietà composizionali dei litotipi costituenti le formazioni di questo settore di catena, ascritte ad una unità di margine continentale e una di derivazione oceanica, nonché i principali caratteri della loro storia deformativa. Tali informazioni sono state quindi confrontate e correlate con quanto incontrato durante lo scavo della galleria lungo il lato italiano (dalla progressiva 14,0 alla progressiva 25,5 del Cunicolo Esplorativo). L’analisi di indici geomeccanici e di specifici parametri macchina (TBM), integrati con informazioni lito-strutturali, hanno infine consentito di aggiornare la qualità geomeccanica dei litotipi attraversati e di localizzare zone di deformazione lungo il tracciato.
Galleria di Base del Brennero: aspetti geologico-applicativi del tratto compreso tra la Val di Senges e la Val di Vizze
BAROVERO, ARTURO
2020/2021
Abstract
La Galleria di Base del Brennero (Brenner Base Tunnel) attraversa la catena alpina per una lunghezza di 56 km, ad elevate profondità. Tale grande opera, risulta fondamentale, non solo dal punto di vista del futuro dei trasporti ferroviari, ma anche dal punto di vista scientifico, in quanto rappresenta un grande laboratorio in continua evoluzione che attraversa una straordinaria sequenza di unità geologico-strutturali. Essa permette l’estrazione di numerosi elementi conoscitivi tali da fornire interessanti aggiornamenti correlativi e conseguenti nuove chiavi di lettura che spaziano dalla geologia strutturale, al comportamento della roccia allo scavo, all’idrogeologia, alle problematiche di tecniche di avanzamento in roccia. Il lavoro di Tesi cerca di mettere in relazione i dati geologici derivanti dall’attività di rilevamento di terreno con i dati provenienti dallo scavo del Cunicolo Esplorativo e le due Gallerie di Linea. Verranno illustrate alcune delle particolari modalità di acquisizione dei dati geologici durante lo scavo di gallerie attraverso Tunnel Boring Machine (TBM). L’attività di terreno, svolta sul versante orografico destro della media Val di Vizze (BZ), ha portato alla realizzazione di una carta geologica e di un profilo geologico di riferimento lungo la traccia della galleria. Tale lavoro ha consentito di verificare e caratterizzare le proprietà composizionali dei litotipi costituenti le formazioni di questo settore di catena, ascritte ad una unità di margine continentale e una di derivazione oceanica, nonché i principali caratteri della loro storia deformativa. Tali informazioni sono state quindi confrontate e correlate con quanto incontrato durante lo scavo della galleria lungo il lato italiano (dalla progressiva 14,0 alla progressiva 25,5 del Cunicolo Esplorativo). L’analisi di indici geomeccanici e di specifici parametri macchina (TBM), integrati con informazioni lito-strutturali, hanno infine consentito di aggiornare la qualità geomeccanica dei litotipi attraversati e di localizzare zone di deformazione lungo il tracciato.File | Dimensione | Formato | |
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