Il presente lavoro di tesi è finalizzato allo studio del destino di tre contaminanti in acqua fluviale: l’epossiconazolo, un fungicida dall’elevato rischio di impatto sull’ambiente e sulla salute umana, la cumarina, unità strutturale base di diversi composti naturali e artificiali con ampia versatilità di funzioni, e l’imecromone, farmaco cumarinico coleretico e antispasmodico, utilizzato anche come intermedio di sintesi per alcuni insetticidi. Grazie all’HPLC-HRMS si esaminano i loro profili di abbattimento, al fine di stimarne la persistenza nel sistema acquatico, e i loro prodotti di fotodegradazione, che si possono formare attraverso diversi cammini di trasformazione. Per avere una visione globale del processo, si analizzano i profili delle specie in diverse condizioni: la fotolisi si dimostra un trattamento di abbattimento delle specie inefficiente, invece in presenza del catalizzatore TiO2 la loro degradazione avviene rapidamente attraverso la formazione di vari intermedi di trasformazione (27 per l’epossiconazolo, 6 per la cumarina e 8 per l’imecromone). Per lo studio della tossicità acuta, con lo scopo di stimare l’EC50 delle sostanze in esame e l’impatto ecotossicologico dei loro prodotti di fotodegradazione, si effettuano prove sui batteri bioluminescenti Vibrio Fischeri. Gli analiti e i loro intermedi inoltre vengono identificati in campione reale di acqua fluviale, per verificare la validità delle simulazioni di degradazione fotoindotta. Infine viene monitorata la presenza di farmaci riproposti per la terapia di COVID-19 all’interno del fiume Po nella città di Torino.

Studio del destino di contaminanti emergenti in acque fluviali

SESIA, ROSSELLA
2020/2021

Abstract

Il presente lavoro di tesi è finalizzato allo studio del destino di tre contaminanti in acqua fluviale: l’epossiconazolo, un fungicida dall’elevato rischio di impatto sull’ambiente e sulla salute umana, la cumarina, unità strutturale base di diversi composti naturali e artificiali con ampia versatilità di funzioni, e l’imecromone, farmaco cumarinico coleretico e antispasmodico, utilizzato anche come intermedio di sintesi per alcuni insetticidi. Grazie all’HPLC-HRMS si esaminano i loro profili di abbattimento, al fine di stimarne la persistenza nel sistema acquatico, e i loro prodotti di fotodegradazione, che si possono formare attraverso diversi cammini di trasformazione. Per avere una visione globale del processo, si analizzano i profili delle specie in diverse condizioni: la fotolisi si dimostra un trattamento di abbattimento delle specie inefficiente, invece in presenza del catalizzatore TiO2 la loro degradazione avviene rapidamente attraverso la formazione di vari intermedi di trasformazione (27 per l’epossiconazolo, 6 per la cumarina e 8 per l’imecromone). Per lo studio della tossicità acuta, con lo scopo di stimare l’EC50 delle sostanze in esame e l’impatto ecotossicologico dei loro prodotti di fotodegradazione, si effettuano prove sui batteri bioluminescenti Vibrio Fischeri. Gli analiti e i loro intermedi inoltre vengono identificati in campione reale di acqua fluviale, per verificare la validità delle simulazioni di degradazione fotoindotta. Infine viene monitorata la presenza di farmaci riproposti per la terapia di COVID-19 all’interno del fiume Po nella città di Torino.
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