La diffusione globale del COVID-19, ha portato i governi di tutto il mondo, a partire da marzo 2020, a imporre alcune misure restrittive per contenere la pandemia, tra cui l'allontanamento sociale, la quarantena, restrizioni di viaggio e sospensione delle attività commerciali. Di conseguenza, le realtà imprenditoriali si sono trovate a fare i conti con queste misure, consapevoli che le ripercussioni economiche e finanziarie di questo evento eccezionale potrebbero non esaurirsi nel breve termine. In questo scenario gli imprenditori hanno dovuto valutare la continuità aziendale, tema che fino a ieri poteva risultare per molti scontato e che oggi è diventato invece una priorità. La continuità aziendale, infatti, che è il presupposto in base al quale l’impresa viene normalmente considerata in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile futuro e che trova i suoi fondamenti nel Codice civile oltre ad essere trattata nei Principi contabili nazionali e internazionali, nei Principi di revisione e nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, sta assumendo ancor più rilevanza in una situazione anomala e complicata come quella dell’emergenza COVID-19. La valutazione del going concern, in un contesto economico complesso come questo, si inserisce come una delle operazioni più urgenti e critiche che gli amministratori non possono sottovalutare. Ciò non solo al fine di redigere il bilancio 2020 secondo i principi veritieri e corretti previsti dal Codice civile, ma soprattutto per monitorare eventuali aspetti negativi futuri, che potrebbero riversarsi sul business e sulla struttura finanziaria e organizzativa dell’azienda, con la finalità di istituire interventi correttivi sufficientemente tempestivi da riuscire a difendere l’integrità dell’impresa. Il Governo ha ritenuto necessario introdurre nel nostro ordinamento, con il Decreto Liquidità e il Decreto Rilancio, delle importanti misure in tema di going concern e volte al sostegno della liquidità d’impresa. In questo elaborato verranno analizzati questi decreti, le interpretazioni che ne derivano e gli impatti che si sono verificati sulla rete imprenditoriale. Tuttavia, gli impatti di tale crisi non si sono riversati solo su coloro che devono redigere il bilancio dell’esercizio 2020, ma anche sull’attività di revisione. I revisori, infatti, hanno dovuto affrontare le sfide causate dal lockdown e il conseguente smart-working, che ha reso più complessa la raccolta degli elementi probativi necessari per esprimere il giudizio professionale. Inoltre, gli organi di controllo devono dedicare particolare attenzione nel valutare la corretta rappresentazione dei fatti nella nota integrativa, e, specialmente, devono valutare la corretta determinazione del sistema dei valori di bilancio anche con riguardo agli effetti provocati dal COVID-19. Di conseguenza, i revisori hanno dovuto, in alcuni casi, riconsiderare il rischio di revisione. Tutto ciò ha comportato un incremento delle attività di verifica quali, ad esempio, quelle connesse alla vigilanza sul rispetto delle prescrizioni dei DPCM e dei decreti emanati durante la crisi sanitaria, come verrà discusso successivamente. Infine, verranno analizzati gli impatti di questa circostanza eccezionale sul settore automotive: come ha reagito il settore che rappresenta la mobilità in un periodo in cui il mondo intero è stato costretto a fermarsi?
L’IMPATTO DEL COVID-19 SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE E SULL’ATTIVITA’ DI REVISIONE: ANALISI DEL SETTORE AUTOMOTIVE
TARDITI, SARA
2020/2021
Abstract
La diffusione globale del COVID-19, ha portato i governi di tutto il mondo, a partire da marzo 2020, a imporre alcune misure restrittive per contenere la pandemia, tra cui l'allontanamento sociale, la quarantena, restrizioni di viaggio e sospensione delle attività commerciali. Di conseguenza, le realtà imprenditoriali si sono trovate a fare i conti con queste misure, consapevoli che le ripercussioni economiche e finanziarie di questo evento eccezionale potrebbero non esaurirsi nel breve termine. In questo scenario gli imprenditori hanno dovuto valutare la continuità aziendale, tema che fino a ieri poteva risultare per molti scontato e che oggi è diventato invece una priorità. La continuità aziendale, infatti, che è il presupposto in base al quale l’impresa viene normalmente considerata in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile futuro e che trova i suoi fondamenti nel Codice civile oltre ad essere trattata nei Principi contabili nazionali e internazionali, nei Principi di revisione e nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, sta assumendo ancor più rilevanza in una situazione anomala e complicata come quella dell’emergenza COVID-19. La valutazione del going concern, in un contesto economico complesso come questo, si inserisce come una delle operazioni più urgenti e critiche che gli amministratori non possono sottovalutare. Ciò non solo al fine di redigere il bilancio 2020 secondo i principi veritieri e corretti previsti dal Codice civile, ma soprattutto per monitorare eventuali aspetti negativi futuri, che potrebbero riversarsi sul business e sulla struttura finanziaria e organizzativa dell’azienda, con la finalità di istituire interventi correttivi sufficientemente tempestivi da riuscire a difendere l’integrità dell’impresa. Il Governo ha ritenuto necessario introdurre nel nostro ordinamento, con il Decreto Liquidità e il Decreto Rilancio, delle importanti misure in tema di going concern e volte al sostegno della liquidità d’impresa. In questo elaborato verranno analizzati questi decreti, le interpretazioni che ne derivano e gli impatti che si sono verificati sulla rete imprenditoriale. Tuttavia, gli impatti di tale crisi non si sono riversati solo su coloro che devono redigere il bilancio dell’esercizio 2020, ma anche sull’attività di revisione. I revisori, infatti, hanno dovuto affrontare le sfide causate dal lockdown e il conseguente smart-working, che ha reso più complessa la raccolta degli elementi probativi necessari per esprimere il giudizio professionale. Inoltre, gli organi di controllo devono dedicare particolare attenzione nel valutare la corretta rappresentazione dei fatti nella nota integrativa, e, specialmente, devono valutare la corretta determinazione del sistema dei valori di bilancio anche con riguardo agli effetti provocati dal COVID-19. Di conseguenza, i revisori hanno dovuto, in alcuni casi, riconsiderare il rischio di revisione. Tutto ciò ha comportato un incremento delle attività di verifica quali, ad esempio, quelle connesse alla vigilanza sul rispetto delle prescrizioni dei DPCM e dei decreti emanati durante la crisi sanitaria, come verrà discusso successivamente. Infine, verranno analizzati gli impatti di questa circostanza eccezionale sul settore automotive: come ha reagito il settore che rappresenta la mobilità in un periodo in cui il mondo intero è stato costretto a fermarsi?File | Dimensione | Formato | |
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