This thesis aims to study the evolution of iconography in 16th-century Europe, analyzing the effects of the Protestant Reformation on sacred art through significant contributions from contemporary historiography. In order to provide a comprehensive overview of the European situation, a synchronic approach has been adopted to observe the different variations of the phenomenon in various states, including Luther's Germany, Calvinist-influenced France and Switzerland, Anglican England, and finally the complex Italian case. The Protestant Reformation, examined in the first chapter, represents a turning point in the history of religion and art, as Luther criticized traditional Catholic iconography, reducing the theological value of icons in favor of a didactic use. Images also played a fundamental role in spreading Reformation ideas, as demonstrated by Cranach's Bible and pamphlets, powerful propaganda tools. The second chapter focuses on Calvinist thought in France and Switzerland, which strongly opposed any sacred image, considering it potentially misleading and dangerous. This ideology provoked a series of significant iconoclastic events while also inspiring a new secular artistic movement, expressed in the works of Dutch artist Rembrandt Harmenszoon van Rijn. The third chapter delves into the English case during the Tudor dynasty, analyzing the different iconoclastic policies adopted by the rulers. Particular attention is given to the use of images for propaganda purposes and the spread of the "Books of Emblems," works that illustrated the transition towards a Protestant view of religious images, used as educational and moral tools. Finally, the fourth chapter investigates the influence of the Protestant Reformation on art in Italy, where, although a true iconoclastic movement did not develop, some traces of heterodoxy can be found in the works of major Renaissance artists, including Bronzino, Iacopo Pontormo, and Michelangelo. The entire work demonstrates how the spiritual crisis of the 16th century significantly influenced European art, altering the meaning of sacred images and, in some cases, giving rise to new artistic expressions that diverged from traditional Catholic iconography.
Questa tesi si propone di studiare l'evoluzione dell'iconografia nell'Europa del XVI secolo, analizzando mediante importanti contribuiti della storiografia contemporanea gli effetti della Riforma protestante sull'arte sacra. Al fine di fornire un quadro completo sulla situazione europea, è stato adottato un approccio sincronico per osservare le diverse declinazioni del fenomeno nei vari stati, includendo la Germania di Lutero, la Francia e la Svizzera sotto l’influenza calvinista, l’Inghilterra anglicana ed infine il complesso caso italiano. La Riforma protestante, esaminata nel primo capitolo, rappresenta un punto di svolta nella storia della religione e dell'arte, dal momento che Lutero criticò l’iconografia cattolica tradizionale, riducendo il valore teologico delle icone a favore di un utilizzo didattico. Le immagini ebbero anche un ruolo fondamentale nella diffusione delle idee riformiste, come dimostrano la Bibbia di Cranach e i fogli volanti, potenti strumenti di propaganda. Il secondo capitolo si focalizza sul pensiero calvinista in Francia e Svizzera, che prevedeva la netta opposizione a qualsiasi immagine sacra, considerata potenzialmente fuorviante e pericolosa. Tale ideologia provocò una serie di eventi iconoclasti di grande rilievo e allo stesso tempo ispirò una nuova corrente artistica laica, che trovò espressione nelle opere dell’artista olandese Rembrandt Harmenszoon van Rijn. Il terzo capitolo approfondisce il caso inglese durante la dinastia Tudor, analizzando le diverse politiche iconoclaste adottate dai regnanti. Viene posta particolare attenzione sull’impiego delle immagini a scopo propagandistico e sulla diffusione dei "Libri degli Emblemi", opere che illustravano la transizione verso una visione protestante dell'immagine religiosa, usate come strumento pedagogico e morale. Infine, il quarto capitolo indaga l’influenza della Riforma protestante sull’arte in Italia dove, sebbene non si diffuse un movimento iconoclasta vero e proprio, è possibile riscontrare alcune tracce di eterodossia nelle opere dei principali artisti rinascimentali, tra cui il Bronzino, Iacopo Pontormo e Michelangelo. L’intero lavoro dimostra come la crisi spirituale del ‘500 influenzò notevolmente l’arte europea, modificando il significato delle immagini sacre e, in certi casi, dando vita a nuove espressioni artistiche che si distaccarono dalla tradizionale iconografia cattolica.
Riforma e immagini nella storiografia contemporanea: l’evoluzione dell’iconografia nell’Europa del 1500
GRAFFINO, SARA
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di studiare l'evoluzione dell'iconografia nell'Europa del XVI secolo, analizzando mediante importanti contribuiti della storiografia contemporanea gli effetti della Riforma protestante sull'arte sacra. Al fine di fornire un quadro completo sulla situazione europea, è stato adottato un approccio sincronico per osservare le diverse declinazioni del fenomeno nei vari stati, includendo la Germania di Lutero, la Francia e la Svizzera sotto l’influenza calvinista, l’Inghilterra anglicana ed infine il complesso caso italiano. La Riforma protestante, esaminata nel primo capitolo, rappresenta un punto di svolta nella storia della religione e dell'arte, dal momento che Lutero criticò l’iconografia cattolica tradizionale, riducendo il valore teologico delle icone a favore di un utilizzo didattico. Le immagini ebbero anche un ruolo fondamentale nella diffusione delle idee riformiste, come dimostrano la Bibbia di Cranach e i fogli volanti, potenti strumenti di propaganda. Il secondo capitolo si focalizza sul pensiero calvinista in Francia e Svizzera, che prevedeva la netta opposizione a qualsiasi immagine sacra, considerata potenzialmente fuorviante e pericolosa. Tale ideologia provocò una serie di eventi iconoclasti di grande rilievo e allo stesso tempo ispirò una nuova corrente artistica laica, che trovò espressione nelle opere dell’artista olandese Rembrandt Harmenszoon van Rijn. Il terzo capitolo approfondisce il caso inglese durante la dinastia Tudor, analizzando le diverse politiche iconoclaste adottate dai regnanti. Viene posta particolare attenzione sull’impiego delle immagini a scopo propagandistico e sulla diffusione dei "Libri degli Emblemi", opere che illustravano la transizione verso una visione protestante dell'immagine religiosa, usate come strumento pedagogico e morale. Infine, il quarto capitolo indaga l’influenza della Riforma protestante sull’arte in Italia dove, sebbene non si diffuse un movimento iconoclasta vero e proprio, è possibile riscontrare alcune tracce di eterodossia nelle opere dei principali artisti rinascimentali, tra cui il Bronzino, Iacopo Pontormo e Michelangelo. L’intero lavoro dimostra come la crisi spirituale del ‘500 influenzò notevolmente l’arte europea, modificando il significato delle immagini sacre e, in certi casi, dando vita a nuove espressioni artistiche che si distaccarono dalla tradizionale iconografia cattolica.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di laurea in storia moderna.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6677