This paper aims at offering a reflection on the diversified nature of the Islamic reality in Europe. Starting from the analysis of the main Islamic currents - that is, Sunnis and Shiites - the question concerning the integration of Muslims within European countries will be analysed in detail. In order to face the challenge of integration, Italy and the other States will be called upon to overcome the traditional models of assimilationism and community multiculturalism, in favour of policies of social inclusion and cultural mediation that allow the development of new and unprecedented models of integration in respect of cultural diversity. The phenomena of Islamic terrorism and the various migratory phenomena that have affected most European countries will also be analysed in order to identify the social policies that can be used to prevent the radicalisation of the country as well as phenomena of Islamophobia, which inevitably lead to discriminatory treatment. Human rights and fundamental freedoms in the European context will then be examined in order to investigate which instruments are provided by the legal systems to protect them. In particular, the human rights recognised in the Islamic context will be examined in order to compare them with the protection afforded to similar rights in the international context. Starting from the Universal Declaration of Human Rights and Fundamental Freedoms elaborated in France, the Charter of the United Nations and the Universal Islamic Declaration of Human Rights of 1981 and the Cairo Declaration of Human Rights in Islam of 1990 will be analysed in order to see how Muslim law has intervened to protect human rights. 4 In the continuation of the work, the various models of integration of the Islamic Sharī'a in the Western legal systems will be analysed and a reflection will be offered on the recognition of the specific right of freedom of religion in the context of the European Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (ECHR), also through the examination of specific applicative questions on which the ECHR Court has intervened. In particular, the long-standing issue of the Islamic veil will be considered in order to analyse the hermeneutical approaches, both national and international, reached by the Courts on the protection of religious freedom and the balancing of this freedom with other rights also guaranteed by the Constitution and international charters. Finally, a careful analysis will be made of the characteristic features of Muslim legal systems, characterised by a theocratic conception from which derives a necessary interference of religious power in the political-civil sphere. Starting from Islamic family law, specific cases of interference between the latter and the domestic law of European countries will be dealt with, also through the examination of specific issues related to family law addressed by the Supreme Court and the European Court of Human Rights. In conclusion, Islamic law on succession will be examined, always with a view to comparison and possible interference of the latter with domestic law.
Con il presente lavoro si intende offrire una spunto di riflessione sulla natura diversificata della realtà islamica in Europa. Partendo dall’analisi delle principali correnti islamiche – ossia sunniti e sciiti – verrà dettagliatamente analizzata la questione afferente all’integrazione dei musulmani all’interno dei Paesi europei. Per affrontare la sfida posta dell’integrazione, l’Italia, e gli altri Stati saranno chiamati a superare i modelli tradizionali dell’assimilazionismo e del multiculturalismo comunitario, in favore di politiche di inclusione sociale e mediazione culturale che consentano di sviluppare nuovi e inediti modelli di integrazioni nel rispetto delle diversità culturali. Si analizzeranno altresì i fenomeni del terrorismo di matrice islamica e i diversi fenomeni migratori che hanno interessato gran parte dei Paesi europei, onde individuare le politiche sociali utilizzabili al fine di prevenire la radicalizzazione del Paese nonché fenomeni di islamofobia, portatrici di inevitabili trattamenti discriminatori. Verranno quindi esaminati i diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nel contesto europeo al fine di indagare quali siano gli strumenti apprestati dagli ordinamenti per accordare loro tutela. In particolare, verranno attenzionati i diritti dell’uomo riconosciuti entro il contesto islamico onde addivenire ad un raffronto con le tutele apprestate agli analoghi diritti nell’ambito del contesto internazionale. Partendo dalla disamina della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali elaborate in Francia, si analizzeranno la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione islamica universale dei diritti dell’uomo del 1981 nonché la Dichiarazione del Cairo dei diritti dell’uomo 2 nell’islam del 1990 onde verificare come il diritto musulmano sia intervenuto a tutela dei diritti umani. Si analizzeranno, nel prosieguo del lavoro, i vari modelli di integrazione della Šarī‘a islamica negli ordinamenti occidentali e si offrirà uno spunto di riflessione in merito al riconoscimento dello specifico diritto di libertà di religione nell’ambito della Convezione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), anche attraverso l’esame di specifiche questioni applicative su cui è intervenuta la Corte EDU. In particolare, verrà dato conto della annosa questione del velo islamico al fine di analizzare gli approdi ermeneutici, nazionali ed internazionali, a cui sono pervenute le Corti in materia di tutela della libertà religiosa e di contemperamento di tale libertà con gli altri diritti parimenti garantiti dalla Costituzione e dalle Carte internazionali. Da ultimo, verrà compiuta una attenta analisi in ordine ai tratti caratteristici dei sistemi giuridici musulmani, caratterizzati da una concezione teocratica da cui discende una necessaria interferenza del potere religioso sulla sfera politico-civile. Partenendo dal diritto islamico in tema di famiglia, si affronteranno specifici casi di interferenza tra quest’ultimo e il diritto interno dei Paesi europei, anche attraverso l’esame di specifiche questioni relative al diritto di famiglia affrontate dalla Corte di Cassazione e dalla Corte EDU. In conclusione, verrà esaminato il diritto islamico in tema di successioni, sempre nell’ottica del raffronto e delle possibili interferenze di quest’ultimo con le normative interne.
IL RAPPORTO TRA IL DIRITTO MUSULMANO E DIRITTO INTERNAZIONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’ORDINAMENTO ITALIANO
FAVARA, MARTINA
2020/2021
Abstract
Con il presente lavoro si intende offrire una spunto di riflessione sulla natura diversificata della realtà islamica in Europa. Partendo dall’analisi delle principali correnti islamiche – ossia sunniti e sciiti – verrà dettagliatamente analizzata la questione afferente all’integrazione dei musulmani all’interno dei Paesi europei. Per affrontare la sfida posta dell’integrazione, l’Italia, e gli altri Stati saranno chiamati a superare i modelli tradizionali dell’assimilazionismo e del multiculturalismo comunitario, in favore di politiche di inclusione sociale e mediazione culturale che consentano di sviluppare nuovi e inediti modelli di integrazioni nel rispetto delle diversità culturali. Si analizzeranno altresì i fenomeni del terrorismo di matrice islamica e i diversi fenomeni migratori che hanno interessato gran parte dei Paesi europei, onde individuare le politiche sociali utilizzabili al fine di prevenire la radicalizzazione del Paese nonché fenomeni di islamofobia, portatrici di inevitabili trattamenti discriminatori. Verranno quindi esaminati i diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nel contesto europeo al fine di indagare quali siano gli strumenti apprestati dagli ordinamenti per accordare loro tutela. In particolare, verranno attenzionati i diritti dell’uomo riconosciuti entro il contesto islamico onde addivenire ad un raffronto con le tutele apprestate agli analoghi diritti nell’ambito del contesto internazionale. Partendo dalla disamina della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali elaborate in Francia, si analizzeranno la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione islamica universale dei diritti dell’uomo del 1981 nonché la Dichiarazione del Cairo dei diritti dell’uomo 2 nell’islam del 1990 onde verificare come il diritto musulmano sia intervenuto a tutela dei diritti umani. Si analizzeranno, nel prosieguo del lavoro, i vari modelli di integrazione della Šarī‘a islamica negli ordinamenti occidentali e si offrirà uno spunto di riflessione in merito al riconoscimento dello specifico diritto di libertà di religione nell’ambito della Convezione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), anche attraverso l’esame di specifiche questioni applicative su cui è intervenuta la Corte EDU. In particolare, verrà dato conto della annosa questione del velo islamico al fine di analizzare gli approdi ermeneutici, nazionali ed internazionali, a cui sono pervenute le Corti in materia di tutela della libertà religiosa e di contemperamento di tale libertà con gli altri diritti parimenti garantiti dalla Costituzione e dalle Carte internazionali. Da ultimo, verrà compiuta una attenta analisi in ordine ai tratti caratteristici dei sistemi giuridici musulmani, caratterizzati da una concezione teocratica da cui discende una necessaria interferenza del potere religioso sulla sfera politico-civile. Partenendo dal diritto islamico in tema di famiglia, si affronteranno specifici casi di interferenza tra quest’ultimo e il diritto interno dei Paesi europei, anche attraverso l’esame di specifiche questioni relative al diritto di famiglia affrontate dalla Corte di Cassazione e dalla Corte EDU. In conclusione, verrà esaminato il diritto islamico in tema di successioni, sempre nell’ottica del raffronto e delle possibili interferenze di quest’ultimo con le normative interne.File | Dimensione | Formato | |
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