The aim of the thesis is to explore the ways in which the newborn Mexican state, in the aftermath of independence, incorporated women within its national project. The climate of political unrest, factionalism, civil conflicts and foreign interventions that characterized the first decades of independent Mexico for sure had an impact in the lives of women, even though they were not directly involved in the conflict. During the colonial period, despite the strong patriarchal matrix that characterized Latin American societies and the undoubted condition of subordination to men, women in New Spain enjoyed a certain degree of privileges and protection, granted by the Spanish Law and religious institutions. After the conflict for independence, to whom they contributed consistently, as an effect of the secularization of society and the influx of liberal ideals, the authority of the Church started to erode and so the protection accorded to women. Despite the change of regime, the need for social peace and stability after the years of war led to a return of the previous patriarchal order and a reinforcement of men’s authority, both in the domestic and public spheres. Nonetheless, the effects of secularization were more nuanced and controversial, and women also experienced some improvements in their condition, such as in the field of education. Even though the social norms relegated women to a position of inferiority, they were able to challenge the status quo through daily practice, showing a certain degree of agency, political conscience and social participation. Furthermore, the thesis considers the role of women during the conflict between conservatives and liberals that divided the country, especially over the topic of freedom of religion. Women, traditionally considered a conservative social force, mobilitated, contravening their traditional role, to petition the Constitutional Congress against the freedom of religion. Finally, it is analyzed women’s literary representation in some didactic novels of the time. Independently from the artistic value of such novels, they represent their authors’ view and expectations about the archetype of women and standards of femininity that they wished to promote for Mexican society: how women should behave, what they were allowed to do and not to do.
Il progetto mira ad esplorare il modo in cui lo stato messicano, all'alba della sua indipendenza, ha incorporato le donne all'interno del suo progetto politico di costruzione e consolidamento nazionale e come il clima di agitazione politica, i conflitti civili e gli interventi militari stranieri che caratterizzarono i primi decenni dello stato abbiano condizionato la vita delle donne messicane. Durante il colonialismo, nonostante la matrice patriarcale che caratterizzava le società dell'America Latina e l'indubbia condizione di subordinazione rispetto agli uomini, le donne della Nuova Spagna godevano di un certo grado di privilegio e autonomia, garantiti dalla legge spagnola e dalle istituzioni religiose. Dopo la guerra per l'indipendenza, in cui il contributo femminile era stato fondamentale, per effetto del processo di secolarizzazione che investì le élites creole e l'influsso del pensiero liberale europeo, l'autorità della Chiesa cominciò a venire meno e con essa anche la protezione e i privilegi che garantiva alle donne. Inoltre nonostante il cambio di regime, la necessità di ristabilire la pace e stabilità sociale dopo anni di conflitto contribuì a un ritorno all'assetto patriarcale che aveva caratterizzato la società coloniale e a un rafforzamento dell'autorità maschile, sia nell'ambito pubblico che privato, sulla vita delle donne. Nonostante il generale peggioramento della condizione femminile, gli effetti della secolarizzazione sulla vita delle donne è stata controversa, apportando anche qualche beneficio alla loro condizione, come per esempio nel campo dell’educazione. Per quanto la norma sociale prevenisse le donne dalla partecipazione attiva nella sfera pubblica e le relegasse all’ambito domestico, tali norme non erano universalmente accettate e praticate: nella vita di tutti i giorni, molte donne dimostrarono di avere una spiccata coscienza politica, di essere dotate di un certo grado di indipendenza e autodeterminazione e di essere in grado di trovare strategie alternative per far sentire la propria voce. L’elaborato analizza inoltre il ruolo giocato dalle donne nella disputa fra le fazioni liberale e conservatrice, in particolare per quanto riguardava la proposta dei primi di consentire la libertà di culto nel paese. Molte donne, che tradizionalmente erano considerate una forza sociale conservatrice, si mobilitarono in questo periodo per mandare petizioni al Congresso Costituente, dichiarandosi contro la proposta. Considerata l’importanza della fede cattolica nella vita delle donne messicane, la mobilitazione di numerose donne provenienti da tutto il paese per impedire la libertà di culto appare comprensibile; tuttavia, l’aspetto innovativo di queste azioni sta nel carattere fortemente politico di queste iniziative, che fuoriescono dalla sfera d’azione prettamente assegnata alla popolazione femminile per esercitare un’influenza sulle decisioni politiche che le riguardavano più da vicino. Infine, la tesi analizza la rappresentazione letteraria dei personaggi femminili all’interno di alcune novelle didattiche dell’epoca. A prescindere dal valore letterario di queste opere, esse rispecchiano il punto di vista dei loro autori e delle élite del tempo rispetto a quali prototipi e standard di femminilità fossero da promuovere all’interno della società: quello che le donne potevano o non potevano fare, come si dovevano comportare, essere e vivere.
Costruzione di genere nel Messico indipendente (1821-1867): ruoli e rappresentazioni femminili
TOSI, FEDERICA
2020/2021
Abstract
Il progetto mira ad esplorare il modo in cui lo stato messicano, all'alba della sua indipendenza, ha incorporato le donne all'interno del suo progetto politico di costruzione e consolidamento nazionale e come il clima di agitazione politica, i conflitti civili e gli interventi militari stranieri che caratterizzarono i primi decenni dello stato abbiano condizionato la vita delle donne messicane. Durante il colonialismo, nonostante la matrice patriarcale che caratterizzava le società dell'America Latina e l'indubbia condizione di subordinazione rispetto agli uomini, le donne della Nuova Spagna godevano di un certo grado di privilegio e autonomia, garantiti dalla legge spagnola e dalle istituzioni religiose. Dopo la guerra per l'indipendenza, in cui il contributo femminile era stato fondamentale, per effetto del processo di secolarizzazione che investì le élites creole e l'influsso del pensiero liberale europeo, l'autorità della Chiesa cominciò a venire meno e con essa anche la protezione e i privilegi che garantiva alle donne. Inoltre nonostante il cambio di regime, la necessità di ristabilire la pace e stabilità sociale dopo anni di conflitto contribuì a un ritorno all'assetto patriarcale che aveva caratterizzato la società coloniale e a un rafforzamento dell'autorità maschile, sia nell'ambito pubblico che privato, sulla vita delle donne. Nonostante il generale peggioramento della condizione femminile, gli effetti della secolarizzazione sulla vita delle donne è stata controversa, apportando anche qualche beneficio alla loro condizione, come per esempio nel campo dell’educazione. Per quanto la norma sociale prevenisse le donne dalla partecipazione attiva nella sfera pubblica e le relegasse all’ambito domestico, tali norme non erano universalmente accettate e praticate: nella vita di tutti i giorni, molte donne dimostrarono di avere una spiccata coscienza politica, di essere dotate di un certo grado di indipendenza e autodeterminazione e di essere in grado di trovare strategie alternative per far sentire la propria voce. L’elaborato analizza inoltre il ruolo giocato dalle donne nella disputa fra le fazioni liberale e conservatrice, in particolare per quanto riguardava la proposta dei primi di consentire la libertà di culto nel paese. Molte donne, che tradizionalmente erano considerate una forza sociale conservatrice, si mobilitarono in questo periodo per mandare petizioni al Congresso Costituente, dichiarandosi contro la proposta. Considerata l’importanza della fede cattolica nella vita delle donne messicane, la mobilitazione di numerose donne provenienti da tutto il paese per impedire la libertà di culto appare comprensibile; tuttavia, l’aspetto innovativo di queste azioni sta nel carattere fortemente politico di queste iniziative, che fuoriescono dalla sfera d’azione prettamente assegnata alla popolazione femminile per esercitare un’influenza sulle decisioni politiche che le riguardavano più da vicino. Infine, la tesi analizza la rappresentazione letteraria dei personaggi femminili all’interno di alcune novelle didattiche dell’epoca. A prescindere dal valore letterario di queste opere, esse rispecchiano il punto di vista dei loro autori e delle élite del tempo rispetto a quali prototipi e standard di femminilità fossero da promuovere all’interno della società: quello che le donne potevano o non potevano fare, come si dovevano comportare, essere e vivere. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/66719