IL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO COME STRUMENTO DI ANALISI DEL QUINTO DOMINIO DELLA CONFLITTUALITA’ – un computer, una rete e una mente: il nuovo sistema d’arma –

The concept of war is changing, or rather has already changed. It is no longer the physical force that determines the domain of one subject over another, but the mind: it is a computer, a network and the human mind that constitute the new weapon systems. Cyber warfare is a reality, which even at this very moment is taking place. Cyberspace becomes the new arena of combat, the fifth domain of conflict. The goal of this study is to understand, analyze and become aware of how the digital world, and with it the related digital conflicts, are a reality. In this regard, the questions that guide the research are: is it possible to structure an analysis method to analyze, classify and clearly define cyber warfare? And through this method it is possible to analyze, at least in the first analysis, the current Russian-Ukrainian conflict? To answer the questions of the research, some attacks - including the historical Stuxnet case - were considered and some scenarios were structured that led to the definition of three fundamental pillars: intent, actors and tools. The answer given to the first question in the two places above has therefore made it possible to draw attention to the current Russian-Ukrainian conflict, although it is a topical issue and surrounded by disinformation and propaganda. The analysis lens was computer security, from a technical, procedural and operational point of view, focusing, in the final phase, on the analysis of a malevolent state-sponsored actor.The results of the research show how it is necessary to build an awareness of the phenomenon in question and the unstoppable strength of the cyber world, but also create infrastructure and procedures that can stem cases such as those that occurred at the beginning of the conflict deepened, such as the case of the attack on the Viasat system. Pulling the strings, the study firmly states that it is the human intellect that builds the weapon of the 21st century.

Il concetto di guerra sta cambiando, o meglio è già cambiato. Non è più la forza fisica a determinare il dominio di un soggetto su un altro, ma la mente: sono un computer, una rete e la mente umana a costituire i nuovi sistemi d’arma. La cyber warfare è una realtà, che anche in questo stesso istante si sta svolgendo. Il cyberspace diviene la nuova arena di combattimento, il quinto dominio della conflittualità. L’obiettivo di questo studio è quello di comprendere, analizzare e prendere coscienza di come il mondo digitale, e con esso gli annessi conflitti digitali, siano una realtà. A questo proposito le domande che guidano la ricerca sono le seguenti: è possibile strutturare un metodo di analisi per analizzare, classificare e definire chiaramente la cyber warfare? E attraverso tale metodo è possibile analizzare, almeno in prima analisi, l’attuale conflitto russo-ucraino? Per rispondere alle domande della ricerca, sono stati presi in considerazione alcuni attacchi – tra cui lo storico Caso Stuxnet – e strutturati alcuni scenari che hanno condotto alla definizione di tre pilastri fondamentali: intento, attori e strumenti. La risposta fornita al primo quesito dei due posti sopra ha permesso quindi di porre l’attenzione sull’attuale conflitto russo-ucraino, benché si tratti di un argomento di attualità e circondato da disinformazione e propaganda. La lente di analisi è stata la sicurezza informatica, da un punto di vista sia tecnico sia procedurale e operativo, soffermandosi, nella fase conclusiva, sull’analisi di un attore malevolo state-sponsored. I risultati della ricerca mostrano come sia necessario costruire una consapevolezza del fenomeno in questione e della forza inarrestabile del mondo cyber, ma anche creare infrastrutture e procedure tali da poter arginare casistiche come quelle accadute all’inizio del conflitto approfondito, come il caso dell’attacco al sistema Viasat. Tirando le fila, lo studio afferma fermamente come sia l’intelletto umano a costruire l’arma del XXI secolo.