This dissertation focuses on the history of the study of the main peculiarities that distinguish digital direct democracy (or democracy 2.0), with reference, in particular, to the platform – owned by the company “Casaleggio Associati” which owes its name to the Geneva philosopher Jean-Jacques Rousseau. The most important objective of this thesis is indeed to provide simple keys to reading that can be useful to better understand the recent e-democracy phenomenon, highlighting the most worryng political risks and the possible plebiscite risks that the introduction of this form of government could result in the holding of contemporart liberal democracy. In the first chapter, i will retrace the origin of the Five Star Movement and the biographies of its two founders – the computer guru Gianroberto Casaleggio and the former comedian Beppe Grillo -, in order to understand what were the main motivations that led the two leaders to form this new political force and, therefore, to participate in Italian and European election. In addition to this, i will also be treated the theme of the Network, understood as a new digital space within which all individuals – but also social movements – can discuss the socialize with each other, channeling the necessary knowledge to take, in the first person, all political decisions affecting the whole community. In the second chapter, however, we will focus more on the different variants of government that distinguish democratic government form. Therefore, starting from a simple philosophical analysis on the Rousseaus’s thought, we will try to understand what are the forms of mediation most contested by the most aggressive critics of representative democracy and which, on the contrary, the political recipes proposed by the modern supporters of the direct democracy. Examining the first typology - that inherent to the political disintermediation - i will be analyzed the main objections advanced by the French and American revolutionairies regarding the concept of representation, in an attempt to identify the points of contact, but also the meaningful differences, that exist between the thought of the enlightened philosopher and the political novelties introduced by the two eighteenth-century revolutions. Then, we will briefly focus on the two remaining types of disintermediation analysed (mediatic disintermediation and intellectual disintermediation) to undesrtand which professional figures are most contested by the Five Star Movement and, more generally, from all the populist movements. Finally, in the last chapter, we will finally come to the main object of this research: the Rousseau Platform. In this regard thanks to the help of an interesting case study, the main functionalities i will be listed and described – digital lawmaking from below and e-voting -, in addiction to the most disputed problems that characterize the “Operating System” introduced by the top of the Five Star Movement. Afterwards, we will also briefly focus on all those relevant contradictions that concern the deliberation and voting processes offered by the digital platform, making also a small reflection on the relationship between partecipation, decision and free will. In this sense, Rousseau Platform and Bandersnatch, an interactive movie produced by Netflix, will be compared and part of the Black Mirror franchise. In conclusion, we will try identify what is the real political nature of the cybercratic model used by the Five Star Movement,
La presente dissertazione è incentrata sulla storia e sullo studio delle principali peculiarità che contraddistinguono la democrazia diretta digitale (o democrazia 2.0), con riferimento, in particolare, alla piattaforma - di proprietà dell’azienda “Casaleggio Associati” - che deve il suo nome al filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau. L’obiettivo fondamentale di questa tesi è infatti quello di fornire delle semplici chiavi di lettura che possano essere utili per comprendere maggiormente il recente fenomeno riguardante l’e-democracy, mettendone in luce i più preoccupanti rischi politici e la possibile deriva plebiscitaria che l’introduzione di questa forma di governo potrebbe comportare per la tenuta delle contemporanee democrazie liberali. Nel primo capitolo, saranno ripercorse l’origine del Movimento 5 Stelle e le biografie dei suoi due fondatori - il guru informativo Gianroberto Casaleggio e l’ex comico Beppe Grillo -, al fine di comprendere quali furono le motivazioni principali che indussero i due leader a costituire questa nuova forza politica e, perciò, a partecipare alle competizioni elettorali italiane ed europee. Oltre a ciò, verrà trattato anche il tema della Rete, intesa come un nuovo arena spazio all’interno del quale tutti gli individui – ma anche i movimenti sociali - possono discutere e socializzare tra loro, incanalando la conoscenza necessaria per assumere, in prima persona, tutte le decisioni politiche che riguardano l’intera collettività. Nel secondo capitolo, invece, ci si concentrerà maggiormente sulle diverse varianti di governo che contraddistinguono la forma di stato democratica. Pertanto, partendo da un’analisi filosofica del pensiero rousseauiano, si cercherà di comprendere quali siano le forme di intermediazione più contestate dai critici della democrazia rappresentativa e quali siano, al contrario, le ricette politiche proposte dai moderni sostenitori di quella diretta. Esaminando la prima tipologia - quella inerente alla disintermediazione politica - saranno analizzate le principali obiezioni avanzate dai rivoluzionari francesi e da quelli americani riguardo al concetto di rappresentanza, nel tentativo di individuare quali siano i punti di convergenza, ma anche le significative differenze, che sussistono tra il pensiero del filosofo illuminista e le novità politiche introdotte dalle due rivoluzioni settecentesche. In seguito, ci si soffermerà brevemente sulle due restanti tipologie di disintermediazione prese in analisi (mediatica ed intellettuale), per comprendere quali sia le figure professionali più contestate dal Movimento 5 Stelle e, più in generale, da tutti i movimenti populisti. Infine, nell’ultimo capitolo, si giungerà finalmente a trattare dell’oggetto principale di questa ricerca: la Piattaforma Rousseau. A questo proposito, grazie anche all’ausilio di un interessante caso studio, saranno elencate e descritte le principali funzionalità – “digital lawmaking from below” e “e-voting” -, oltre ai problemi più contestati, che caratterizzano il “Sistema Operativo” introdotto dai vertici del M5S. In seguito, ci si soffermerà brevemente anche su tutte quelle contraddizioni che riguardano i processi di deliberazione e di votazione offerti dalla piattaforma digitale, effettuando anche una piccola riflessione riguardante il rapporto tra partecipazione, decisione e libero arbitrio. In tal senso, saranno messi a confronto la Piattaforma Rousseau e Bandersnatch, un film interattivo prodotto da Netflix e facen
La Piattaforma Rousseau: un simulacro di democrazia diretta?
CARRABINO, ANDREA
2021/2022
Abstract
La presente dissertazione è incentrata sulla storia e sullo studio delle principali peculiarità che contraddistinguono la democrazia diretta digitale (o democrazia 2.0), con riferimento, in particolare, alla piattaforma - di proprietà dell’azienda “Casaleggio Associati” - che deve il suo nome al filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau. L’obiettivo fondamentale di questa tesi è infatti quello di fornire delle semplici chiavi di lettura che possano essere utili per comprendere maggiormente il recente fenomeno riguardante l’e-democracy, mettendone in luce i più preoccupanti rischi politici e la possibile deriva plebiscitaria che l’introduzione di questa forma di governo potrebbe comportare per la tenuta delle contemporanee democrazie liberali. Nel primo capitolo, saranno ripercorse l’origine del Movimento 5 Stelle e le biografie dei suoi due fondatori - il guru informativo Gianroberto Casaleggio e l’ex comico Beppe Grillo -, al fine di comprendere quali furono le motivazioni principali che indussero i due leader a costituire questa nuova forza politica e, perciò, a partecipare alle competizioni elettorali italiane ed europee. Oltre a ciò, verrà trattato anche il tema della Rete, intesa come un nuovo arena spazio all’interno del quale tutti gli individui – ma anche i movimenti sociali - possono discutere e socializzare tra loro, incanalando la conoscenza necessaria per assumere, in prima persona, tutte le decisioni politiche che riguardano l’intera collettività. Nel secondo capitolo, invece, ci si concentrerà maggiormente sulle diverse varianti di governo che contraddistinguono la forma di stato democratica. Pertanto, partendo da un’analisi filosofica del pensiero rousseauiano, si cercherà di comprendere quali siano le forme di intermediazione più contestate dai critici della democrazia rappresentativa e quali siano, al contrario, le ricette politiche proposte dai moderni sostenitori di quella diretta. Esaminando la prima tipologia - quella inerente alla disintermediazione politica - saranno analizzate le principali obiezioni avanzate dai rivoluzionari francesi e da quelli americani riguardo al concetto di rappresentanza, nel tentativo di individuare quali siano i punti di convergenza, ma anche le significative differenze, che sussistono tra il pensiero del filosofo illuminista e le novità politiche introdotte dalle due rivoluzioni settecentesche. In seguito, ci si soffermerà brevemente sulle due restanti tipologie di disintermediazione prese in analisi (mediatica ed intellettuale), per comprendere quali sia le figure professionali più contestate dal Movimento 5 Stelle e, più in generale, da tutti i movimenti populisti. Infine, nell’ultimo capitolo, si giungerà finalmente a trattare dell’oggetto principale di questa ricerca: la Piattaforma Rousseau. A questo proposito, grazie anche all’ausilio di un interessante caso studio, saranno elencate e descritte le principali funzionalità – “digital lawmaking from below” e “e-voting” -, oltre ai problemi più contestati, che caratterizzano il “Sistema Operativo” introdotto dai vertici del M5S. In seguito, ci si soffermerà brevemente anche su tutte quelle contraddizioni che riguardano i processi di deliberazione e di votazione offerti dalla piattaforma digitale, effettuando anche una piccola riflessione riguardante il rapporto tra partecipazione, decisione e libero arbitrio. In tal senso, saranno messi a confronto la Piattaforma Rousseau e Bandersnatch, un film interattivo prodotto da Netflix e facenFile | Dimensione | Formato | |
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