La storia del turismo fonda le sue radici nel mondo Classico. La sua evoluzione è complessa, in quanto, la pratica turistica, nel corso dei secoli, ha assunto significati e connotazioni diverse tra loro. Fra le diverse forme di turismo che si sono venute a creare, una in particolare sta avendo un notevole successo negli ultimi anni ed è quella del turismo industriale: pratica che prevede la visita di strutture industriali, sia operative che dismesse. L’analisi ha avuto inizio dall’Emilia-Romagna. La Regione è, a partire dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, una delle principali realtà produttive nella realizzazione di automobili e motoveicoli, in particolare ad alte prestazioni. A partire dagli anni 2000 l’Emilia-Romagna ha avviato un progetto intersettoriale denominato Motor Valley, volto a promuovere le eccellenze nel campo industriale presenti all’interno del territorio non solo manifatturiere, ma anche culturali e storiche, oltre che naturalistiche ed enogastronomiche. Dal connubio dei fattori sopracitati, la regione ha saputo proporre dei pacchetti turistici volti a soddisfare la sempre maggiore richiesta di esperienza ed autenticità da parte del turista contemporaneo. Data l’estensione del distretto Motor Valley e considerato il fatto che si estende in un territorio morfologicamente differente (pianura, collina, città), si è optato per un’analisi di tipo quantitativo volta a calcolare arrivi e presenze nei diversi distretti turistici e permanenza media all’interno degli stessi. Ferrari e Lamborghini sono due case che hanno fatto la storia dell’automobilismo e per conservare le loro migliori creazione e poter tramandare la loro storia ai posteri hanno deciso di fondare dei musei d’impresa. Per comprendere la tipologia di turismo di queste realtà si è sottoposto un questionario ai visitatori al fine di condurre un’analisi sulle fasce d’età e la ragione della visita alla struttura. Una seconda Regione italiana che ha fondato gran parte della propria storia del XX secolo sull’industria dell’automobile è il Piemonte. A seguito del processo di deindustrializzazione della città, diverse strutture produttive sono state abbandonate all’interno del territorio. Anche in Piemonte, quindi, è presente un notevole patrimonio industriale che potrebbe essere sfruttato per attirare turismo ed aiutare la regione nel suo processo di transizione da regione prevalentemente manifatturiera a regione turisticamente compiuta. Dall’unione di diversi patrimoni risulterebbe quindi possibile creare dei circuiti ed offrire dei pacchetti turistici che permettano di esplorare e vivere la regione nel suo complesso. Per questo motivo, al fine di poter effettuare un’analisi completa e poter comparare i dati con l’Emilia-Romagna si è deciso di operare nello stesso modo andando a dividere il territorio in distretti turistici ed analizzando i dati sugli arrivi e le presenze a partire dal 2014 e sino al 2018. Anche la città di Torino presenta delle importanti strutture museali riguardanti il mondo dell’automobile, la principale è il MAUTO. Si è quindi deciso di somministrare lo stesso questionario anche presso questa sede ed in seguito organizzare un’intervista con la direttrice dello stesso. Si è poi effettuata un’analisi comparativa volta a comprendere quali punti di forza dell’Emilia-Romagna possano essere sfruttati anche dalla Regione Piemonte per sfruttare il patrimonio industriale, culturale, naturalistico ed enogastronomico.

Connubio tra patrimonio industriale e turismo per la creazione di un cluster competitivo: un'analisi dell'esperienza emiliana ed il caso piemontese

TASCA, FRANCESCO
2021/2022

Abstract

La storia del turismo fonda le sue radici nel mondo Classico. La sua evoluzione è complessa, in quanto, la pratica turistica, nel corso dei secoli, ha assunto significati e connotazioni diverse tra loro. Fra le diverse forme di turismo che si sono venute a creare, una in particolare sta avendo un notevole successo negli ultimi anni ed è quella del turismo industriale: pratica che prevede la visita di strutture industriali, sia operative che dismesse. L’analisi ha avuto inizio dall’Emilia-Romagna. La Regione è, a partire dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, una delle principali realtà produttive nella realizzazione di automobili e motoveicoli, in particolare ad alte prestazioni. A partire dagli anni 2000 l’Emilia-Romagna ha avviato un progetto intersettoriale denominato Motor Valley, volto a promuovere le eccellenze nel campo industriale presenti all’interno del territorio non solo manifatturiere, ma anche culturali e storiche, oltre che naturalistiche ed enogastronomiche. Dal connubio dei fattori sopracitati, la regione ha saputo proporre dei pacchetti turistici volti a soddisfare la sempre maggiore richiesta di esperienza ed autenticità da parte del turista contemporaneo. Data l’estensione del distretto Motor Valley e considerato il fatto che si estende in un territorio morfologicamente differente (pianura, collina, città), si è optato per un’analisi di tipo quantitativo volta a calcolare arrivi e presenze nei diversi distretti turistici e permanenza media all’interno degli stessi. Ferrari e Lamborghini sono due case che hanno fatto la storia dell’automobilismo e per conservare le loro migliori creazione e poter tramandare la loro storia ai posteri hanno deciso di fondare dei musei d’impresa. Per comprendere la tipologia di turismo di queste realtà si è sottoposto un questionario ai visitatori al fine di condurre un’analisi sulle fasce d’età e la ragione della visita alla struttura. Una seconda Regione italiana che ha fondato gran parte della propria storia del XX secolo sull’industria dell’automobile è il Piemonte. A seguito del processo di deindustrializzazione della città, diverse strutture produttive sono state abbandonate all’interno del territorio. Anche in Piemonte, quindi, è presente un notevole patrimonio industriale che potrebbe essere sfruttato per attirare turismo ed aiutare la regione nel suo processo di transizione da regione prevalentemente manifatturiera a regione turisticamente compiuta. Dall’unione di diversi patrimoni risulterebbe quindi possibile creare dei circuiti ed offrire dei pacchetti turistici che permettano di esplorare e vivere la regione nel suo complesso. Per questo motivo, al fine di poter effettuare un’analisi completa e poter comparare i dati con l’Emilia-Romagna si è deciso di operare nello stesso modo andando a dividere il territorio in distretti turistici ed analizzando i dati sugli arrivi e le presenze a partire dal 2014 e sino al 2018. Anche la città di Torino presenta delle importanti strutture museali riguardanti il mondo dell’automobile, la principale è il MAUTO. Si è quindi deciso di somministrare lo stesso questionario anche presso questa sede ed in seguito organizzare un’intervista con la direttrice dello stesso. Si è poi effettuata un’analisi comparativa volta a comprendere quali punti di forza dell’Emilia-Romagna possano essere sfruttati anche dalla Regione Piemonte per sfruttare il patrimonio industriale, culturale, naturalistico ed enogastronomico.
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