The aim of this work is to analyse the possible relationships between climatic variations and variations in the piezometric level of the surface water table. In particular, the study area is a part of the East-Sesia rice district, between the provinces of Novara and Vercelli (Piedmont). The study involved the analysis of piezometric time series of 20 piezometers and of rainfall time series of 3 meteorological stations located at Cameri (NO), Borgomanero (NO) and Vercelli (VC). Part of the piezometric time series analyzed in the present work consist of about 60 years of measurements (from the mid-1950s to 2019), others of about 40 years of measurements (from the 1980s to 2019), while some cover about twenty years of monitoring (from 2001 to 2019). As for the rainfall time series, they instead cover a period of about thirty years (from the late 1980s or early 1990s, to 2020). The work has involved the processing of data and their statistical analysis, combining qualitative considerations on the trends of piezometric level and their link with rainfall over the long term, with quantitative analysis. The analyses were mainly aimed at highlighting the possible presence of trends (lowering or raising) in the water table, quantifying them and assessing whether the observed rainfall trends were correlated with the piezometric trends. The mean annual increase or decrease and the mean annual fluctuation of piezometric level were also quantified for each historical series. Analysis of the rainfall data from the three meteorological stations shows that all three stations show positive trends and that the trend in cumulative annual precipitation has been more erratic since the early 2000s. From the study of the values of the annual and monthly averages, maximums and minimums of the piezometric series in the periods of analysis, it emerged that positive trends were recorded in 11 piezometers and negative trends in 9. This does not seem to be related either to the position of the piezometers in the area under examination or to the fact that the historical series are short or long. Comparison of piezometric and rainfall data showed that in some cases it is possible to satisfactorily correlate the mean piezometric level in a given year of observation to the cumulative precipitation in that year, while in other cases this correlation is lacking, particularly in wells where negative trends in the annual mean piezometric level were recorded in the time series. However, there are many factors influencing the piezometric level of the surface water table: in the area under study, agricultural practices are certainly one of them, but also granulometry, porosity and soil composition are important to take into account and could be involved in the mechanisms that led to the results of this study. In future studies these issues could be deepened by analyzing also the above mentioned factors, in order to better understand how much and in what way they can be associated to precipitation in influencing the trend of piezometric level on the long term, in this study area.
Il presente elaborato ha come obiettivo quello di analizzare le possibili relazioni presenti tra le variazioni climatiche e le variazioni del livello piezometrico della falda superficiale. In particolare, l’area di studio del lavoro è una parte del comprensorio risicolo Est-Sesia, fra le province di Novara e Vercelli (Piemonte). Lo studio ha riguardato l’analisi delle serie storiche piezometriche di 20 piezometri e delle serie storiche pluviometriche di 3 stazioni meteorologiche situate presso Cameri (NO), Borgomanero (NO) e Vercelli (VC). Parte delle serie storiche piezometriche analizzate nell’ambito del presente lavoro sono costituite da circa 60 anni di misure (dalla metà degli anni ‘50 al 2019), altre da circa 40 anni di misure (dagli anni ’80 al 2019), mentre alcune coprono circa venti anni di monitoraggi (dal 2001 al 2019). Per quanto riguarda le serie storiche pluviometriche, coprono invece un periodo di circa trent’anni (dalla fine degli anni ’80 o inizio anni ’90, al 2020). Il lavoro ha riguardato l’elaborazione dei dati e la loro analisi statistica, associando a considerazioni di tipo qualitativo sugli andamenti del livello piezometrico e sul loro legame con le precipitazioni sul lungo periodo, analisi di tipo quantitativo. Le analisi sono state volte principalmente ad evidenziare l’eventuale presenza di trend (in abbassamento o in innalzamento) della falda, a quantificarli e a valutare se i trend pluviometrici osservati fossero correlati ai trend piezometrici. Sono stati quantificati inoltre l’incremento o decremento medio annuo e l’oscillazione media annua di livello piezometrico, per ciascuna serie storica. Dall’analisi dei dati pluviometrici provenienti dalle tre stazioni meteorologiche si evince che tutte e tre le stazioni mostrano trend positivi e che l’andamento delle precipitazioni cumulate annuali risulta essere più irregolare dall’inizio degli anni 2000. Dallo studio dei valori delle medie, dei massimi e dei minimi annuali e mensili delle serie piezometriche nei periodi di analisi è emerso che indicativamente in 11 piezometri si sono registrati trend positivi e in 9 trend negativi e questo non sembra avere un legame né con la posizione dei piezometri nell’area in esame e né con il fatto che si tratti di serie storiche brevi o lunghe. Dal confronto fra i dati piezometrici e pluviometrici è emerso che in alcuni casi è possibile correlare in maniera soddisfacente il livello piezometrico medio in un dato anno di osservazione alla precipitazione cumulata in quell’anno, mentre in altri casi questa correlazione manca, in particolare nei pozzi in cui sono stati registrati dei trend negativi della media annuale di livello piezometrico nelle serie storiche. I fattori influenzanti il livello piezometrico della falda superficiale però sono molti: nel territorio in esame, sicuramente le pratiche agricole rappresentano uno di questi ma anche la granulometria, la porosità e la composizione del suolo sono importanti da tenere in considerazione e potrebbero essere coinvolti nei meccanismi che hanno portato ad ottenere i risultati del presente elaborato. In futuri studi queste tematiche potrebbero essere approfondite analizzando anche i fattori sopracitati, per capire meglio quanto e in che modo questi possano essere associati alle precipitazioni nell’influenza dell’andamento del livello piezometrico sul lungo periodo, in questa area di studio.
STUDIO DI SERIE STORICHE DEL LIVELLO PIEZOMETRICO DELLA FALDA SUPERFICIALE NEL COMPRENSORIO RISICOLO EST-SESIA (PROVINCE DI NOVARA E VERCELLI)
ROMANO, ASIA
2020/2021
Abstract
Il presente elaborato ha come obiettivo quello di analizzare le possibili relazioni presenti tra le variazioni climatiche e le variazioni del livello piezometrico della falda superficiale. In particolare, l’area di studio del lavoro è una parte del comprensorio risicolo Est-Sesia, fra le province di Novara e Vercelli (Piemonte). Lo studio ha riguardato l’analisi delle serie storiche piezometriche di 20 piezometri e delle serie storiche pluviometriche di 3 stazioni meteorologiche situate presso Cameri (NO), Borgomanero (NO) e Vercelli (VC). Parte delle serie storiche piezometriche analizzate nell’ambito del presente lavoro sono costituite da circa 60 anni di misure (dalla metà degli anni ‘50 al 2019), altre da circa 40 anni di misure (dagli anni ’80 al 2019), mentre alcune coprono circa venti anni di monitoraggi (dal 2001 al 2019). Per quanto riguarda le serie storiche pluviometriche, coprono invece un periodo di circa trent’anni (dalla fine degli anni ’80 o inizio anni ’90, al 2020). Il lavoro ha riguardato l’elaborazione dei dati e la loro analisi statistica, associando a considerazioni di tipo qualitativo sugli andamenti del livello piezometrico e sul loro legame con le precipitazioni sul lungo periodo, analisi di tipo quantitativo. Le analisi sono state volte principalmente ad evidenziare l’eventuale presenza di trend (in abbassamento o in innalzamento) della falda, a quantificarli e a valutare se i trend pluviometrici osservati fossero correlati ai trend piezometrici. Sono stati quantificati inoltre l’incremento o decremento medio annuo e l’oscillazione media annua di livello piezometrico, per ciascuna serie storica. Dall’analisi dei dati pluviometrici provenienti dalle tre stazioni meteorologiche si evince che tutte e tre le stazioni mostrano trend positivi e che l’andamento delle precipitazioni cumulate annuali risulta essere più irregolare dall’inizio degli anni 2000. Dallo studio dei valori delle medie, dei massimi e dei minimi annuali e mensili delle serie piezometriche nei periodi di analisi è emerso che indicativamente in 11 piezometri si sono registrati trend positivi e in 9 trend negativi e questo non sembra avere un legame né con la posizione dei piezometri nell’area in esame e né con il fatto che si tratti di serie storiche brevi o lunghe. Dal confronto fra i dati piezometrici e pluviometrici è emerso che in alcuni casi è possibile correlare in maniera soddisfacente il livello piezometrico medio in un dato anno di osservazione alla precipitazione cumulata in quell’anno, mentre in altri casi questa correlazione manca, in particolare nei pozzi in cui sono stati registrati dei trend negativi della media annuale di livello piezometrico nelle serie storiche. I fattori influenzanti il livello piezometrico della falda superficiale però sono molti: nel territorio in esame, sicuramente le pratiche agricole rappresentano uno di questi ma anche la granulometria, la porosità e la composizione del suolo sono importanti da tenere in considerazione e potrebbero essere coinvolti nei meccanismi che hanno portato ad ottenere i risultati del presente elaborato. In futuri studi queste tematiche potrebbero essere approfondite analizzando anche i fattori sopracitati, per capire meglio quanto e in che modo questi possano essere associati alle precipitazioni nell’influenza dell’andamento del livello piezometrico sul lungo periodo, in questa area di studio.File | Dimensione | Formato | |
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