La tesi intende analizzare l'influenza della psicoanalisi sul romanzo e nello specifico il concetto di coazione a ripetere, per mostrare come la ripetizione psicoanalitica possa essere messa a servizio della narrazione. Soggetto di studio è un corpus eterogeneo di testi degli anni Settanta: La vita involontaria di Brianna Carafa; Corporale di Paolo Volponi; L'arte della gioia di Goliarda Sapienza; Le avventure di Guizzardi di Gianni Celati; A casa tua ridono di Lucio Mastronardi; Il campo di concentrazione di Ottiero Ottieri e il bambino di pietra di Laudomia Bonanni. Ciascuno dei testi sarà analizzato a partire da una nota biografica che fungerà contesto. Segue l'analisi del romanzo, con un occhio di riguardo per la ripetizione. Il corpus è stato distribuito secondo tre nuclei tematici: la coazione a ripetere; la volontà in opposizione alla coazione a ripetere; altre forme di ripetizione: persecuzione e scrittura (come ripetizione del trauma). A parte Brianna Carafa, gli autori sono analizzati per coppie: Sapienza e Volponi; Celati e Mastronardi; Ottieri e Bonanni. Per quanto riguarda l'apparato psicoanalitico, il punto di riferimento teorico principale è l'opera di Freud, insieme ai testi di critici letterari come Francesco Orlando, Mario Lavagetto, Peter Brooks e Giancarlo Alfano. Inoltre, si sono voluti includere romanzi di recente ripubblicazione, per rendere conto di un fenomeno che negli ultimi anni investe numerose opere dimenticate, specialmente di autrici. L'accostamento di queste opere a quelle più note spera di restituire una immagine degli anni Settanta italiani il più possibile equilibrata.

Coazione a ripetere e altre forme della ripetizione. La coazione a ripetere nel romanzo italiano degli anni Settanta

PERGOLA, LAURA
2020/2021

Abstract

La tesi intende analizzare l'influenza della psicoanalisi sul romanzo e nello specifico il concetto di coazione a ripetere, per mostrare come la ripetizione psicoanalitica possa essere messa a servizio della narrazione. Soggetto di studio è un corpus eterogeneo di testi degli anni Settanta: La vita involontaria di Brianna Carafa; Corporale di Paolo Volponi; L'arte della gioia di Goliarda Sapienza; Le avventure di Guizzardi di Gianni Celati; A casa tua ridono di Lucio Mastronardi; Il campo di concentrazione di Ottiero Ottieri e il bambino di pietra di Laudomia Bonanni. Ciascuno dei testi sarà analizzato a partire da una nota biografica che fungerà contesto. Segue l'analisi del romanzo, con un occhio di riguardo per la ripetizione. Il corpus è stato distribuito secondo tre nuclei tematici: la coazione a ripetere; la volontà in opposizione alla coazione a ripetere; altre forme di ripetizione: persecuzione e scrittura (come ripetizione del trauma). A parte Brianna Carafa, gli autori sono analizzati per coppie: Sapienza e Volponi; Celati e Mastronardi; Ottieri e Bonanni. Per quanto riguarda l'apparato psicoanalitico, il punto di riferimento teorico principale è l'opera di Freud, insieme ai testi di critici letterari come Francesco Orlando, Mario Lavagetto, Peter Brooks e Giancarlo Alfano. Inoltre, si sono voluti includere romanzi di recente ripubblicazione, per rendere conto di un fenomeno che negli ultimi anni investe numerose opere dimenticate, specialmente di autrici. L'accostamento di queste opere a quelle più note spera di restituire una immagine degli anni Settanta italiani il più possibile equilibrata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/66502