The thesis aims to analyze the field of artificial intelligence, in particular the world of chatbots or conversational agents. The document tries to trace the history of this instrument, since its birth in 1966, with the first prototype called Eliza. All the programs created over time have been analyzed highlighting their main characteristics and their most obvious, thus elaborating a more accurate and precise overview. In the second part of the document, instead, a research was conducted on the main studies carried out in the context of the chatbot / user interaction, highlighting the techniques used for data collection and the type of interfaces to bring the goal of usability and dynamic conversation with the user. Finally, the relationship between AI and law was analyzed: in particular, the problem of privacy was highlighted. In fact, these tools have clear action with techniques that are hidden by the company and collect data in a non-clear way, usually bypassing the will of users, who are not aware of the transfer of their sensitive information. To make this analysis more exhaustive, the regulations of the most imported countries in the world were compared: first of all the European regulation, defined as GDPR, was examined, and then moved on to the laws on law and privacy of the United States, to then take Chinese regulation as the object of comparison.
La tesi ha l'obiettivo di analizzare l'ambito dell'intelligenza artificiale, in particolare il mondo dei chatbot o agenti conversazionali. Il documento cerca di ripercorrere la storia di questo strumento, sin dalla sua nascita, nel 1966, con il primo prototipo chiamato Eliza. Tutti i programmi realizzati nel corso del tempo sono stati analizzati evidenziando le loro caratteristiche principali e i loro limiti più lampanti, elaborando così una panoramica più accurata e precisa. Nella seconda parte del documento invece, é stata condotta una ricerca sui principali studi portati avanti nell’ambito dell’interazione chatbot/utente, mettendo in primo piano le tecniche utilizzate per la raccolta dei dati e il tipo di interfacce realizzate per portare l’obiettivo di usabilità e conversazione dinamica con l’utente . E’ stato infine analizzato il rapporto dell’IA con il diritto: in particolare é stato evidenziata la problematica della privacy. Di fatto questi strumenti agiscono con tecniche che sono celate dalle azienda e raccolgono dati dagli in maniera non chiara e limpida, scavalcando di solito il volere degli utenti, che non vengono a conoscenza della cessione delle loro informazioni sensibili. Per rendere più esaustiva questa analisi sono state messe a confronto le regolamentazioni dei paesi più importati al mondo: é stato prima di tutto preso in esame il regolamento Europeo, definito GDPR, per poi passare alle leggi sul diritto e la privacy degli Stati Uniti, per poi concludere prendendo come oggetto di confronto la regolamentazione cinese.
Chatbot e Agenti Conversazionali: uno sguardo sul mondo dell’IA
GRANDI, FABRIZIO
2021/2022
Abstract
La tesi ha l'obiettivo di analizzare l'ambito dell'intelligenza artificiale, in particolare il mondo dei chatbot o agenti conversazionali. Il documento cerca di ripercorrere la storia di questo strumento, sin dalla sua nascita, nel 1966, con il primo prototipo chiamato Eliza. Tutti i programmi realizzati nel corso del tempo sono stati analizzati evidenziando le loro caratteristiche principali e i loro limiti più lampanti, elaborando così una panoramica più accurata e precisa. Nella seconda parte del documento invece, é stata condotta una ricerca sui principali studi portati avanti nell’ambito dell’interazione chatbot/utente, mettendo in primo piano le tecniche utilizzate per la raccolta dei dati e il tipo di interfacce realizzate per portare l’obiettivo di usabilità e conversazione dinamica con l’utente . E’ stato infine analizzato il rapporto dell’IA con il diritto: in particolare é stato evidenziata la problematica della privacy. Di fatto questi strumenti agiscono con tecniche che sono celate dalle azienda e raccolgono dati dagli in maniera non chiara e limpida, scavalcando di solito il volere degli utenti, che non vengono a conoscenza della cessione delle loro informazioni sensibili. Per rendere più esaustiva questa analisi sono state messe a confronto le regolamentazioni dei paesi più importati al mondo: é stato prima di tutto preso in esame il regolamento Europeo, definito GDPR, per poi passare alle leggi sul diritto e la privacy degli Stati Uniti, per poi concludere prendendo come oggetto di confronto la regolamentazione cinese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/66446