Lo spunto di analisi per questa trattazione nasce dalla presa di coscienza rispetto ad una delle maggiori criticità riscontrabili nel panorama delle microimprese italiane derivante dalla scarsa cultura manageriale, unita ed in parte dovuta, all'assenza di strumenti gestionali specifici. L'obiettivo primario è stato pertanto posto nella direzione di ricercare uno strumento che fosse di semplice applicazione ma che al contempo potesse indurre un cambiamento di rotta rispetto all'approccio attuale, introducendo alcuni concetti che, pur facendo parte del bagaglio culturale dei manager della grande impresa, sono ancora pressoché sconosciuti tra le microimprese. La ricerca si è svolta tenendo ben a mente le peculiarità insite in contesti di dimensioni ridotte, derivanti in larga parte dalla dominanza del modello famigliare e dalla presenza dell'imprenditore quale deus ex machina rispetto all'agire economico d'impresa. Aspetto, quest'ultimo, che racchiude in se alcune componenti da preservare e altre da eliminare o modificare, tra le prime non può sfuggire il legame tra imprenditorialità e talento, è necessario infatti riconoscere che il divenire imprenditori di successo trascende da rigidi modelli razionali così come divenire un grande compositore trascende il semplice studio delle tecniche musicali. Esiste quindi un elemento in più che potremmo chiamare intuizione o propensione al rischio o ancora imprenditorialità ma che meglio è sintetizzabile in un particolare talento innato che, come ogni talento, deve essere indirizzato verso la sua compiuta realizzazione. Andremo pertanto a individuare un possibile modello gestionale orientato alla misurazione delle performance e all'identificazione del valore creato in ottica di microimpresa. A tal fine sarà individuato il modello degli studi di settore, il quale è sistematicamente utilizzato nel nostro ordinamento in ambito fiscale, ma che nel presente elaborato si cercherà di indagare sotto la nuova veste di strumento gestionale, tramutandone quindi l'ottica applicativa. La ragione che ci ha condotto verso l'analisi di tale istituto risiede nella sua peculiare caratteristica di normalizzazione dei risultati economici in termini di ricavi. Si è ravvisata pertanto la possibilità di poter individuare un benchmark sul quale imperniare le successive analisi che saranno volte alla definizione di un modello che consenta di misurare le performance in termini di valore creato.
Studi di settore e microimprese: da adempimento burocratico a opportunità gestionale
CAPPA VERZONE, MASSIMILIANO
2013/2014
Abstract
Lo spunto di analisi per questa trattazione nasce dalla presa di coscienza rispetto ad una delle maggiori criticità riscontrabili nel panorama delle microimprese italiane derivante dalla scarsa cultura manageriale, unita ed in parte dovuta, all'assenza di strumenti gestionali specifici. L'obiettivo primario è stato pertanto posto nella direzione di ricercare uno strumento che fosse di semplice applicazione ma che al contempo potesse indurre un cambiamento di rotta rispetto all'approccio attuale, introducendo alcuni concetti che, pur facendo parte del bagaglio culturale dei manager della grande impresa, sono ancora pressoché sconosciuti tra le microimprese. La ricerca si è svolta tenendo ben a mente le peculiarità insite in contesti di dimensioni ridotte, derivanti in larga parte dalla dominanza del modello famigliare e dalla presenza dell'imprenditore quale deus ex machina rispetto all'agire economico d'impresa. Aspetto, quest'ultimo, che racchiude in se alcune componenti da preservare e altre da eliminare o modificare, tra le prime non può sfuggire il legame tra imprenditorialità e talento, è necessario infatti riconoscere che il divenire imprenditori di successo trascende da rigidi modelli razionali così come divenire un grande compositore trascende il semplice studio delle tecniche musicali. Esiste quindi un elemento in più che potremmo chiamare intuizione o propensione al rischio o ancora imprenditorialità ma che meglio è sintetizzabile in un particolare talento innato che, come ogni talento, deve essere indirizzato verso la sua compiuta realizzazione. Andremo pertanto a individuare un possibile modello gestionale orientato alla misurazione delle performance e all'identificazione del valore creato in ottica di microimpresa. A tal fine sarà individuato il modello degli studi di settore, il quale è sistematicamente utilizzato nel nostro ordinamento in ambito fiscale, ma che nel presente elaborato si cercherà di indagare sotto la nuova veste di strumento gestionale, tramutandone quindi l'ottica applicativa. La ragione che ci ha condotto verso l'analisi di tale istituto risiede nella sua peculiare caratteristica di normalizzazione dei risultati economici in termini di ricavi. Si è ravvisata pertanto la possibilità di poter individuare un benchmark sul quale imperniare le successive analisi che saranno volte alla definizione di un modello che consenta di misurare le performance in termini di valore creato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/66278