Durante il periodo di tirocinio ,svolto presso il Centro Antiveleni di Milano dell'ospedale Niguarda ca' granda, ho preso in considerazione i numerosi casi di esposizione a piante ornamentali e da appartamento, in seguito ad un grave caso di intossicazione in cui un uomo di 76 anni ha erroneamente consumato gli steli di Dieffenbachia spp, riportando sintomi molto gravi. Le piante di casa possono essere un reale pericolo soprattutto per gli animali domestici e per i bambini.[2] Le piante che hanno causato il maggior numero di esposizioni tra gli anni 2004/2014 sono la Dieffenbachia, la Stella di Natale e la Zamia. Il contatto cutaneo, oculare o orale di porzioni di foglia o steli sono responsabili della comparsa di sintomatologie infiammatorie più o meno gravi.[2] Nelle foglie e negli steli di Dieffenbachia sono presenti sostanze tossiche quali cristalli di ossalato di calcio (rafidi) e acido ossalico libero contenuti in cellule dette esplosive.[1] È' bene prestare molta attenzione quando si viene a contatto con queste piante poiché non esistono degli antidoti, ma si interviene di solito con un trattamento di tipo sintomatico, con anestetici locali o analgesici [1] E' bene quindi educare i bambini a distinguere ciò che è innocuo per la propria salute da ciò che potrebbe, invece, provocare sintomatologie più o meno gravi; allo stesso tempo gli adulti non devono sottovalutare le potenzialità del mondo vegetale, anzi dovrebbero ampliare le loro conoscenze in ambito botanico e diffondere tutte le informazioni utili per prevenire i pericoli di intossicazione, poiché spesso si ignora che la natura e i suoi frutti non sono sempre sinonimo di sicurezza.
casi di esposizione ed intossicazione da piante ornamentali e da appartamento: un monitoraggio del Centro Antiveleni di Milano Niguarda
TASINATO, JESSICA
2013/2014
Abstract
Durante il periodo di tirocinio ,svolto presso il Centro Antiveleni di Milano dell'ospedale Niguarda ca' granda, ho preso in considerazione i numerosi casi di esposizione a piante ornamentali e da appartamento, in seguito ad un grave caso di intossicazione in cui un uomo di 76 anni ha erroneamente consumato gli steli di Dieffenbachia spp, riportando sintomi molto gravi. Le piante di casa possono essere un reale pericolo soprattutto per gli animali domestici e per i bambini.[2] Le piante che hanno causato il maggior numero di esposizioni tra gli anni 2004/2014 sono la Dieffenbachia, la Stella di Natale e la Zamia. Il contatto cutaneo, oculare o orale di porzioni di foglia o steli sono responsabili della comparsa di sintomatologie infiammatorie più o meno gravi.[2] Nelle foglie e negli steli di Dieffenbachia sono presenti sostanze tossiche quali cristalli di ossalato di calcio (rafidi) e acido ossalico libero contenuti in cellule dette esplosive.[1] È' bene prestare molta attenzione quando si viene a contatto con queste piante poiché non esistono degli antidoti, ma si interviene di solito con un trattamento di tipo sintomatico, con anestetici locali o analgesici [1] E' bene quindi educare i bambini a distinguere ciò che è innocuo per la propria salute da ciò che potrebbe, invece, provocare sintomatologie più o meno gravi; allo stesso tempo gli adulti non devono sottovalutare le potenzialità del mondo vegetale, anzi dovrebbero ampliare le loro conoscenze in ambito botanico e diffondere tutte le informazioni utili per prevenire i pericoli di intossicazione, poiché spesso si ignora che la natura e i suoi frutti non sono sempre sinonimo di sicurezza.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
752168_tesiokpdfdastampare.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.52 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.52 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/66220