Iron chlorosis is the main physiological disorder related to nutritional iron deficiency of fruit tree species grown in alkaline soils and those in limestone; it results in quali-quantitative losses of production. The choice of the rootstock is the main agronomic mean in order to counteract the occurrence of symptoms. A grassed soil may also interact with the roots of tree species and improve iron nutrition. In the case of severe deficiencies are, however, required contributions of Fe or soil conditioners that increase availability. Foliar fertilization and injections in the trunk are useful to mitigate the symptoms in the short term. The correction of the soil includes contributions of Fe chelates such as synthetic or slow-release mineral fertilizers as vivianite and siderite. The use of organic conditioners, such as compost or paper mill sludge, or Fe-organic, such as blood meal, can increase the fraction of Fe available through the formation of Fe-organic complexes. Similarly, also the soil humic substances, in particular the water-soluble fraction, have shown beneficial effects in increasing the availability of Fe because prevent or treat symptoms in sensitive crops. In general, mineral fertilizers and organic compounds shown have comparable effectiveness to synthetic chelates in the treatment of chlorosis, and are cheaper and more environmentally friendly.
La clorosi ferrica è la principale fisiopatia nutrizionale legata alla carenza di Ferro delle piante arboree da frutto coltivate in suoli alcalini e calcarei; determina sensibili perdite quali-quantitative della produzione. La scelta del portainnesto è il principale mezzo agronomico per contrastare la comparsa dei sintomi. Anche l'inerbimento può positivamente interagire con le radici delle specie arboree e migliorare la nutrizione ferrica. Nel caso di carenze severe sono però necessari apporti di Fe, o di ammendanti che ne aumentino la disponibilità. Fertilizzazioni fogliari e iniezioni nel tronco sono utili a mitigare i sintomi nel breve periodo. La correzione del suolo include apporti di Fe come chelati sintetici, o fertilizzanti minerali a lento rilascio come la vivianite e la siderite. L'uso di ammendanti organici, come compost o fanghi di cartiera, o Fe-organici, come la farina di sangue, può incrementare la frazione di Fe disponibile mediante la formazione di complessi Fe-organici. Similmente, anche le sostanze umiche del suolo, in particolare la frazione idrosolubile, hanno dimostrato effetti benefici nell'aumentare la disponibilità di Fe, prevenendo o curando i sintomi in colture sensibili. In generale, i fertilizzanti minerali e i composti organici esaminati hanno efficacia paragonabile ai chelati sintetici nella cura della clorosi, e sono più economici ed eco-sostenibili.
Metodi di mitigazione della clorosi ferrica in suoli calcarei
CARBONE, OLIVIERO
2013/2014
Abstract
La clorosi ferrica è la principale fisiopatia nutrizionale legata alla carenza di Ferro delle piante arboree da frutto coltivate in suoli alcalini e calcarei; determina sensibili perdite quali-quantitative della produzione. La scelta del portainnesto è il principale mezzo agronomico per contrastare la comparsa dei sintomi. Anche l'inerbimento può positivamente interagire con le radici delle specie arboree e migliorare la nutrizione ferrica. Nel caso di carenze severe sono però necessari apporti di Fe, o di ammendanti che ne aumentino la disponibilità. Fertilizzazioni fogliari e iniezioni nel tronco sono utili a mitigare i sintomi nel breve periodo. La correzione del suolo include apporti di Fe come chelati sintetici, o fertilizzanti minerali a lento rilascio come la vivianite e la siderite. L'uso di ammendanti organici, come compost o fanghi di cartiera, o Fe-organici, come la farina di sangue, può incrementare la frazione di Fe disponibile mediante la formazione di complessi Fe-organici. Similmente, anche le sostanze umiche del suolo, in particolare la frazione idrosolubile, hanno dimostrato effetti benefici nell'aumentare la disponibilità di Fe, prevenendo o curando i sintomi in colture sensibili. In generale, i fertilizzanti minerali e i composti organici esaminati hanno efficacia paragonabile ai chelati sintetici nella cura della clorosi, e sono più economici ed eco-sostenibili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/66200