The hazel species belong to the family of Betulaceae. The fruit-bearing plant (Corylus avellana L.) has a bushy habit with deciduous and heart-shaped leaves; it prefers neutral soils but also adapts very well to sub-alkaline and sub-acid soils. The fruit is a nut that ripens and falls to the ground and is collected starting from the first decade of August. The cultivar 'Tonda Gentile Trilobata' (syn. 'Tonda Gentile delle Langhe') is the most widespread in Piemonte (Italy) because it has excellent characteristics for industrial processing. The present work aims to describe the types of training systems and the different pruning techniques for the hazelnut, also considering some experimental trials directed to introduce innovative techniques of canopy management. The training systems is adopted to control and direct the vegetative growth of a cultivated plant. The most used training systems for the hazelnut are: bush, free vase and monocone; other forms proposed are double hedge and ¿Y¿. The bush system favours the natural growth of the plant but requires larger spacings. In the past up to 15-20 rods were left while nowdays 3-4 rods are selected to maintain a better light penetration in the canopy. This is a form that has low productivity in the early years. The ¿free vase¿ is a type of training system based on a single trunk with 3-4 branches starting low on the tree (below 50 cm). Pruning is carried out starting early, thinning shoots and branches interfering with the main ones. The ¿monocone¿ is a form consisting of a trunk that begins to branch at 50-60 cm from the ground. It is a training system very used in plain as it ensures the ease of passage of the mechanical equipment. Me et al (2001) by means of tests carried out in Cravanzana (CN) on different selections of hazelnut, noticed that the productions with the double hedge training system are higher than with the free vase in the early years, but over time this training system presents difficulties in the management of the canopy resulting in reduced light interception and reduction of production. Roversi et al (2009) in an experimental test of green pruning, done in Rodello (CN) on a orchard 29 years old, showed that in the year of pruning production decreases as a result of the removal of the bearing formations and vegetation, but in the following years there is an increase in productivity. In a subsequent trial carried out by Ughini et al. (2009) in Cravanzana (CN) still in an old orchard, it was studied the best time for green pruning comparing interventions done in April, May, June, July. It was evaluated both the production per plant and kernel traits. It was concluded that in any months pruning is made it leads to an increase in productivity in the following years. Following the analysis of the information collected and the experimental data of the tests performed, we can conclude that the types of training systems most used today are the bush and the free vase, as they ensure ease of canopy management and productivity over time. The monocone is adopted in some areas in combination with mechanical pruning. As regards the production pruning, today the most convenient technique is the mechanical one because greatly decreases the costs of labour; it is carried out in winter, in alternate years and on alternate sides of the row to avoid excessively reducing the production in the year of the intervention.
Il nocciolo (Corylus avellana L.) appartiene alla famiglia delle Betulaceae. La pianta ha un portamento cespuglioso con foglie decidue e cuoriformi, predilige tendenzialmente terreni neutri ma si adatta anche molto bene a pH sub-alcalini e sub-acidi. Il frutto è una nucula che a maturazione cade a terra e viene raccolto a partire dalla prima decade di agosto. La cultivar Tonda Gentile Trilobata (sin. Tonda Gentile delle Langhe) è quella più diffusa nell'areale Piemontese in quanto possiede delle ottime caratteristiche per la trasformazione industriale . Il presente lavoro ha lo scopo di descrivere le forme di allevamento e le diverse tecniche di potatura del nocciolo, anche considerando alcune sperimentazioni finalizzate ad introdurre tecniche innovative di gestione della chioma . La forma di allevamento è uno schema adottato per regolare lo sviluppo vegetativo di una pianta coltivata. Le forme più utilizzate per il nocciolo sono: cespuglio, vaso cespugliato e alberello; altre forme proposte sono doppia siepe ed ipsilon. Il cespuglio richiede sesti di impianto più ampi; un tempo venivano lasciati anche 15-20 fusti oggi si lasciano 3-4 pertiche ed è una forma che da bassa produttività nei primi anni. Il vaso cespugliato è una forma di allevamento più ordinata rispetto al cespuglio perché è monocaule e la potatura viene effettuata a partire dai primi anni sfoltendo le sottobranche più fitte e vigorose per avere in seguito una chioma più gestibile. L'alberello è una forma costituita da un tronco che inizia a diramarsi a 50-60 cm da terra. È una forma di allevamento molto utilizzata in pianura in quanto garantisce la facilità di passaggio dei mezzi meccanici . Me et al. (2001) tramite prove effettuate a Cravanzana (CN) su diverse selezioni di nocciolo hanno potuto notare che le produzioni con la forma a doppia siepe sono più elevate rispetto alle altre forme a partire dai primi anni, ma nel tempo questo sistema di allevamento presenta difficoltà nella gestione della chioma con la conseguente ridotta intercettazione della luce e riduzione della produzione. In una prova successiva fatta da Ughini et al. (2009) in Cravanzana (CN) ancora su un noccioleto senescente si è valutato il momento migliore di potatura verde provando a fare l'intervento in aprile, maggio, giugno, luglio. Si è valutata sia la produzione per pianta sia la resa alla sgusciatura ed al termine si è potuto affermare che in qualunque mese venga fatta la potatura questa porta ad un incremento della produttività negli anni successivi. La potatura manuale viene effettuata nei primi anni. Quando la pianta è adulta risulta onerosa dal punto di vista del costo della mano d'opera e viene tradizionalmente limitata all'asportazione dei polloni e delle branche vecchie o danneggiate. Recentemente è stata valutata ed introdotta nell'uso comune la potatura meccanica che viene eseguita con una macchina dotata di un telaio telescopico ed una serie di dischi dentati che prendono il moto idraulicamente. Per quanto riguarda la potatura di produzione, oggi la tecnica più conveniente è quella meccanica in quanto diminuisce di molto i costi con interventi nei mesi di riposo vegetativo e ad anni alterni e su lati alterni del filare per evitare di ridurre eccessivamente la produzione nell'annata di intervento.
forme di allevamento e tecniche di potatura del nocciolo
BERTERO, LUCA
2013/2014
Abstract
Il nocciolo (Corylus avellana L.) appartiene alla famiglia delle Betulaceae. La pianta ha un portamento cespuglioso con foglie decidue e cuoriformi, predilige tendenzialmente terreni neutri ma si adatta anche molto bene a pH sub-alcalini e sub-acidi. Il frutto è una nucula che a maturazione cade a terra e viene raccolto a partire dalla prima decade di agosto. La cultivar Tonda Gentile Trilobata (sin. Tonda Gentile delle Langhe) è quella più diffusa nell'areale Piemontese in quanto possiede delle ottime caratteristiche per la trasformazione industriale . Il presente lavoro ha lo scopo di descrivere le forme di allevamento e le diverse tecniche di potatura del nocciolo, anche considerando alcune sperimentazioni finalizzate ad introdurre tecniche innovative di gestione della chioma . La forma di allevamento è uno schema adottato per regolare lo sviluppo vegetativo di una pianta coltivata. Le forme più utilizzate per il nocciolo sono: cespuglio, vaso cespugliato e alberello; altre forme proposte sono doppia siepe ed ipsilon. Il cespuglio richiede sesti di impianto più ampi; un tempo venivano lasciati anche 15-20 fusti oggi si lasciano 3-4 pertiche ed è una forma che da bassa produttività nei primi anni. Il vaso cespugliato è una forma di allevamento più ordinata rispetto al cespuglio perché è monocaule e la potatura viene effettuata a partire dai primi anni sfoltendo le sottobranche più fitte e vigorose per avere in seguito una chioma più gestibile. L'alberello è una forma costituita da un tronco che inizia a diramarsi a 50-60 cm da terra. È una forma di allevamento molto utilizzata in pianura in quanto garantisce la facilità di passaggio dei mezzi meccanici . Me et al. (2001) tramite prove effettuate a Cravanzana (CN) su diverse selezioni di nocciolo hanno potuto notare che le produzioni con la forma a doppia siepe sono più elevate rispetto alle altre forme a partire dai primi anni, ma nel tempo questo sistema di allevamento presenta difficoltà nella gestione della chioma con la conseguente ridotta intercettazione della luce e riduzione della produzione. In una prova successiva fatta da Ughini et al. (2009) in Cravanzana (CN) ancora su un noccioleto senescente si è valutato il momento migliore di potatura verde provando a fare l'intervento in aprile, maggio, giugno, luglio. Si è valutata sia la produzione per pianta sia la resa alla sgusciatura ed al termine si è potuto affermare che in qualunque mese venga fatta la potatura questa porta ad un incremento della produttività negli anni successivi. La potatura manuale viene effettuata nei primi anni. Quando la pianta è adulta risulta onerosa dal punto di vista del costo della mano d'opera e viene tradizionalmente limitata all'asportazione dei polloni e delle branche vecchie o danneggiate. Recentemente è stata valutata ed introdotta nell'uso comune la potatura meccanica che viene eseguita con una macchina dotata di un telaio telescopico ed una serie di dischi dentati che prendono il moto idraulicamente. Per quanto riguarda la potatura di produzione, oggi la tecnica più conveniente è quella meccanica in quanto diminuisce di molto i costi con interventi nei mesi di riposo vegetativo e ad anni alterni e su lati alterni del filare per evitare di ridurre eccessivamente la produzione nell'annata di intervento.File | Dimensione | Formato | |
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