This report aims to summarize and show the possibilities of integrated disease management against Chestnut blight. The causal agent is Cryphonectria parasitica (Murr.) Barr., an ascomycete fungus native to eastern Asia that was accidentally introduced first in the USA, then in Europe. The pathogen, discovered for the first time in 1904 in New York, is one of the main causes of the high mortality of the American and European chestnut. Due to its quick diffusion and high virulence, various strategies were developed in order to reduce the number of infections and to bound the epidemic's spread. The purpose of integrated management consists in different synergic actions specifically adopted for any aspect of the disease: the host, the pathogen and the environment. As for the environment, some fertilizations were tested to improve the site conditions for a better growth of the trees. For the chestnut, the cultivation techniques were adjusted according to the disease and the genetic improvement was also tested. Finally some chemical treatments were used against the pathogen, and from field observations it was discovered a less severe canker type. Briefly, even though C. parasitica is able to infect the chestnut tree, the host reacts, avoiding deep infections to develop Furthermore the ipovirulent type of the disease is dominant and is able to colonize the virulent-infected tree's portions. Even though this approach seems to be effective, the achievement of the results is not guaranteed; this fact gave rise to some criticism about the hypovirulence. The development of new management strategies for the recovery of chestnut stands are still ongoing due to economic value of chestnut and given its importance as element of Italy's mountain landscape.
Lo scopo della presente relazione è di riassumere e mostrare le possibilità di lotta integrata al cancro corticale del castagno. L'agente eziologico, Cryphonectria parasitica (Murr.) Barr, è un Ascomicete originario dell'Asia introdotto accidentalmente prima negli Stati Uniti poi in Europa. Tale patogeno, individuato per la prima volta nel 1904 a New York, è una delle cause principali della moria del castagno americano e del castagno europeo. Data la rapidità di diffusione del fungo e la sua virulenza, sono stati sviluppati diversi approcci al fine di diminuire l'impatto delle infezioni. L'obiettivo di una difesa integrata è quello di agire in modo specifico su ogni aspetto della malattia, ovvero suscetto, patogeno e ambiente. Per quest'ultimo si è cercato di migliorare le condizioni stazionali per la crescita delle piante tramite concimazioni. Sul castagno sono stati migliorati i modelli colturali e si è tentata la via del miglioramento genetico finalizzata alla selezione di resistenze. Sul patogeno, infine, sono state effettuate prove di difesa con trattamenti chimici e, per mezzo di rilievi in campo si è scoperta una forma ipovirulenta del cancro. In breve, sebbene C. parasitica riesca ad infettare l'ospite, questo è in grado di reagire all'attacco limitando l'approfondimento delle concrezioni e la diffusione del patogeno nell'organo colpito. La forma ipovirulenta risulta dominante rispetto a quella virulenta, riuscendo a colonizzare le porzioni di pianta già infette. Per quanto l'approccio basato sull'ipovirulenza esclusiva possa sembrare efficace non sempre si riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati; per questo motivo sono state mosse diverse critiche nei confronti di questa strategia di intervento. Attualmente sono oggetto di studio nuove strategie di gestione per il recupero dei castagneti per via della loro competitività economica e per via della loro valenza paesaggistica nel territorio montano italiano.
Difesa integrata del castagneto dal cancro corticale
DANZI, DAVIDE
2013/2014
Abstract
Lo scopo della presente relazione è di riassumere e mostrare le possibilità di lotta integrata al cancro corticale del castagno. L'agente eziologico, Cryphonectria parasitica (Murr.) Barr, è un Ascomicete originario dell'Asia introdotto accidentalmente prima negli Stati Uniti poi in Europa. Tale patogeno, individuato per la prima volta nel 1904 a New York, è una delle cause principali della moria del castagno americano e del castagno europeo. Data la rapidità di diffusione del fungo e la sua virulenza, sono stati sviluppati diversi approcci al fine di diminuire l'impatto delle infezioni. L'obiettivo di una difesa integrata è quello di agire in modo specifico su ogni aspetto della malattia, ovvero suscetto, patogeno e ambiente. Per quest'ultimo si è cercato di migliorare le condizioni stazionali per la crescita delle piante tramite concimazioni. Sul castagno sono stati migliorati i modelli colturali e si è tentata la via del miglioramento genetico finalizzata alla selezione di resistenze. Sul patogeno, infine, sono state effettuate prove di difesa con trattamenti chimici e, per mezzo di rilievi in campo si è scoperta una forma ipovirulenta del cancro. In breve, sebbene C. parasitica riesca ad infettare l'ospite, questo è in grado di reagire all'attacco limitando l'approfondimento delle concrezioni e la diffusione del patogeno nell'organo colpito. La forma ipovirulenta risulta dominante rispetto a quella virulenta, riuscendo a colonizzare le porzioni di pianta già infette. Per quanto l'approccio basato sull'ipovirulenza esclusiva possa sembrare efficace non sempre si riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati; per questo motivo sono state mosse diverse critiche nei confronti di questa strategia di intervento. Attualmente sono oggetto di studio nuove strategie di gestione per il recupero dei castagneti per via della loro competitività economica e per via della loro valenza paesaggistica nel territorio montano italiano.File | Dimensione | Formato | |
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