This thesis analyzes the linguistic and rhetorical strategies within U.S. political discourse on abortion, one of the most divisive and politically impactful topics in the United States. The Supreme Court’s 2022 *Dobbs v. Jackson* decision, which revoked the constitutional right to abortion, intensified tensions between the federal government and the states, fueling polarization that extends beyond national borders. In this context, the language used by both the pro-life and pro-choice movements is not merely a stylistic choice but a tool of persuasion that influences public opinion and mobilizes supporters. On one side, pro-life language draws on concepts such as the sanctity of life and the innocence of the unborn; on the other, pro-choice language emphasizes freedom of choice and women’s autonomy, invoking individual rights. This thesis adopts a qualitative approach to study the contexts and communicative intentions of these movements, structured into three phases: a historical analysis, an examination of current linguistic strategies, and an analysis of representative speeches. The first phase provides an evolutionary overview of abortion rights, helping to understand the lexical choices of the movements; the second phase explores the linguistic strategies in recent campaigns, including the 2024 presidential race, where abortion emerged as a central issue. Finally, the third chapter analyzes two representative speeches from each movement, focusing on linguistic aspects that contribute to the polarization of the debate. The chosen qualitative approach enables an in-depth exploration of linguistic nuances, metaphors, and narrative frames, highlighting how words help shape public perception and collective identities. The analysis reveals limited openness to dialogue between the two movements, each entrenched in its positions, suggesting that language itself serves as a barrier to constructive engagement. The thesis concludes by proposing several approaches to dialogue, aimed at fostering fair and respectful exchange, with the goal of facilitating more inclusive communication and reducing polarization on this issue.
Questa tesi analizza le strategie linguistiche e retoriche nel discorso politico statunitense sull’aborto, uno dei temi più divisivi e politicamente rilevanti negli Stati Uniti. La decisione della Corte Suprema nel caso *Dobbs v. Jackson* del 2022, che ha revocato il diritto costituzionale all’aborto, ha intensificato le tensioni tra governo federale e stati, alimentando una polarizzazione che si estende oltre i confini nazionali. In questo contesto, il linguaggio utilizzato dai movimenti pro-life e pro-choice non è solo una scelta stilistica, ma uno strumento di persuasione che influenza l’opinione pubblica e mobilita sostenitori. Da un lato, il linguaggio pro-life fa leva su concetti come la sacralità della vita e l’innocenza del nascituro; dall’altro, il linguaggio pro-choice enfatizza la libertà di scelta e l’autonomia della donna, richiamando i diritti individuali. Questa tesi adotta un approccio qualitativo per studiare i contesti e le intenzioni comunicative di questi movimenti, articolandosi in tre fasi: un’analisi storica, l’esame delle strategie linguistiche attuali e l’analisi di discorsi rappresentativi. La prima fase fornisce un quadro evolutivo del diritto all’aborto, utile per comprendere le scelte lessicali dei movimenti; la seconda approfondisce le scelte linguistiche nelle campagne recenti, tra cui quella presidenziale del 2024, in cui l’aborto è emerso come tema centrale. Infine, il terzo capitolo analizza due discorsi rappresentativi di ciascun movimento, concentrandosi sugli aspetti linguistici che contribuiscono a polarizzare il dibattito. L’approccio qualitativo adottato consente di esplorare in modo approfondito le sfumature linguistiche, le metafore e le cornici narrative, evidenziando come le parole contribuiscano a modellare la percezione pubblica e le identità collettive. L’analisi rivela una limitata apertura al dialogo tra i due movimenti, ciascuno arroccato sulle proprie posizioni, suggerendo che il linguaggio stesso rappresenta una barriera al confronto costruttivo. La tesi propone infine diverse modalità di dialogo, mirate a promuovere un confronto equo e rispettoso delle pluralità, con l’obiettivo di facilitare una comunicazione più inclusiva e ridurre la polarizzazione sul tema.
La retorica dell'aborto:strategie linguistiche nel discorso politico statunitense
VAIANO, VIRGINIA
2023/2024
Abstract
Questa tesi analizza le strategie linguistiche e retoriche nel discorso politico statunitense sull’aborto, uno dei temi più divisivi e politicamente rilevanti negli Stati Uniti. La decisione della Corte Suprema nel caso *Dobbs v. Jackson* del 2022, che ha revocato il diritto costituzionale all’aborto, ha intensificato le tensioni tra governo federale e stati, alimentando una polarizzazione che si estende oltre i confini nazionali. In questo contesto, il linguaggio utilizzato dai movimenti pro-life e pro-choice non è solo una scelta stilistica, ma uno strumento di persuasione che influenza l’opinione pubblica e mobilita sostenitori. Da un lato, il linguaggio pro-life fa leva su concetti come la sacralità della vita e l’innocenza del nascituro; dall’altro, il linguaggio pro-choice enfatizza la libertà di scelta e l’autonomia della donna, richiamando i diritti individuali. Questa tesi adotta un approccio qualitativo per studiare i contesti e le intenzioni comunicative di questi movimenti, articolandosi in tre fasi: un’analisi storica, l’esame delle strategie linguistiche attuali e l’analisi di discorsi rappresentativi. La prima fase fornisce un quadro evolutivo del diritto all’aborto, utile per comprendere le scelte lessicali dei movimenti; la seconda approfondisce le scelte linguistiche nelle campagne recenti, tra cui quella presidenziale del 2024, in cui l’aborto è emerso come tema centrale. Infine, il terzo capitolo analizza due discorsi rappresentativi di ciascun movimento, concentrandosi sugli aspetti linguistici che contribuiscono a polarizzare il dibattito. L’approccio qualitativo adottato consente di esplorare in modo approfondito le sfumature linguistiche, le metafore e le cornici narrative, evidenziando come le parole contribuiscano a modellare la percezione pubblica e le identità collettive. L’analisi rivela una limitata apertura al dialogo tra i due movimenti, ciascuno arroccato sulle proprie posizioni, suggerendo che il linguaggio stesso rappresenta una barriera al confronto costruttivo. La tesi propone infine diverse modalità di dialogo, mirate a promuovere un confronto equo e rispettoso delle pluralità, con l’obiettivo di facilitare una comunicazione più inclusiva e ridurre la polarizzazione sul tema.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6597