In 'Semiotics of The Zen Circus' we will try to analyze the communication strategies of The Zen Circus, an indie-rock band from Pisa, through the tools of Semiotics. A key concept of the paper is that of fuzzy indie, as theorized by the Author himself following authors such as Franco Fabbri, Jurij Lotman and Lucio Spaziante, will be central. The idea at the basis of this concept is that The Zen Circus perform the indie genre peculiarly, in fact it is not easy to connect them to a unique genre: therefore we decided to define the genre played by The Zen Circus in this way. As it is a new definition, this paper has the goal to give it a first application: The Zen Circus are not the only group which it is possible to ascribe it, but it seems to be a good one to understand how the mechanisms of this genre could work. After the presentation of the history of the band, the text develops a theorization of the concept of fuzzy indie, then it moves towards an analysis of the main topics dealt by the band in its songs; musical, lyrical and paratextual/paramusical elements are taken into consideration. The next section of the paper is dedicated to understand how intertextuality (as defined by Gérard Genette), a central element, as we can read in the paper, for the definition of fuzzy indie itself, works in their songs comparing band's text corpus with other band's texts, both from the past, as a source of inspiration, and the present. The paper ends with an analysis of fandom and of the industrial context, within which the band is set.
In 'Semiotica degli Zen Circus' si cerca di analizzare la comunicazione degli Zen Circus, band indie-rock pisana, per mezzo degli strumenti messi a disposizione della semiotica. Si analizzerà in particolare il concetto di fuzzy indie, teorizzato dall'Autore sull'ispirazione di autori quali Franco Fabbri, Jurij Lotman e Lucio Spaziante, cui l'autore si rifà in maniera esplicita. L'idea alla base di questo concetto è che gli Zen Circus interpretino in maniera particolare il genere indie, tanto che diventa complicato ricondurli ad un genere preciso: si è scelto, quindi, di definire in questa maniera il tipo di musica suonato da questo gruppo. Poiché si tratta di una nuova definizione, questo lavoro si pone come obiettivo di darne una prima applicazione: gli Zen Circus non sono l'unico gruppo cui è possibile attribuirla ma sembra una buona band, attraverso la quale è possibile comprendere come i meccanismi di questo genere possano agire. Dopo una prima presentazione della storia del gruppo, il testo si sviluppa in una teorizzazione del concetto sopracitato, per poi passare a un'analisi delle principali tematiche trattate nei propri brani; nel corso dell'analisi, si terrà conto di fattori squisitamente musicali, delle liriche delle canzoni e degli elementi paratestuali/paramusicali. La sezione successiva dello scritto è dedicata a come agisce l'intertestualità (così come definita da Gérard Genette), elemento centrale, come si legge, nella definizione stessa del genere fuzzy indie, nei brani del gruppo, mettendo a confronto il corpus di testi della band con quelli di altri artisti, sia del passato, in quanto fonte d'ispirazione del lavoro della band, sia contemporanei. Il lavoro si conclude, infine, con un'analisi del fandom e del contesto industriale in cui gli Zen Circus si muovono.
Semiotica degli Zen Circus
BOSSO, FLAVIO
2013/2014
Abstract
In 'Semiotica degli Zen Circus' si cerca di analizzare la comunicazione degli Zen Circus, band indie-rock pisana, per mezzo degli strumenti messi a disposizione della semiotica. Si analizzerà in particolare il concetto di fuzzy indie, teorizzato dall'Autore sull'ispirazione di autori quali Franco Fabbri, Jurij Lotman e Lucio Spaziante, cui l'autore si rifà in maniera esplicita. L'idea alla base di questo concetto è che gli Zen Circus interpretino in maniera particolare il genere indie, tanto che diventa complicato ricondurli ad un genere preciso: si è scelto, quindi, di definire in questa maniera il tipo di musica suonato da questo gruppo. Poiché si tratta di una nuova definizione, questo lavoro si pone come obiettivo di darne una prima applicazione: gli Zen Circus non sono l'unico gruppo cui è possibile attribuirla ma sembra una buona band, attraverso la quale è possibile comprendere come i meccanismi di questo genere possano agire. Dopo una prima presentazione della storia del gruppo, il testo si sviluppa in una teorizzazione del concetto sopracitato, per poi passare a un'analisi delle principali tematiche trattate nei propri brani; nel corso dell'analisi, si terrà conto di fattori squisitamente musicali, delle liriche delle canzoni e degli elementi paratestuali/paramusicali. La sezione successiva dello scritto è dedicata a come agisce l'intertestualità (così come definita da Gérard Genette), elemento centrale, come si legge, nella definizione stessa del genere fuzzy indie, nei brani del gruppo, mettendo a confronto il corpus di testi della band con quelli di altri artisti, sia del passato, in quanto fonte d'ispirazione del lavoro della band, sia contemporanei. Il lavoro si conclude, infine, con un'analisi del fandom e del contesto industriale in cui gli Zen Circus si muovono.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/65622