Integrated Water Resources Management (IWRM) has emerged as a modern and sustainable paradigm for managing aquatic ecosystems since the 1990s. Despite the undeniable validity of its principles—which include the protection and joint development of water and soil resources to optimize their use by human societies—numerous experiences in the field of IWRM have revealed the presence of predominantly socio-institutional barriers to its implementation, as well as evidence of mixed effectiveness. Within this theoretical framework, the present research explores the processes known as River Contracts (RCs) and Lake Contracts (LCs) as specific tools for integrated and participatory governance of river, lake, and landscape ecosystems, combining criteria of public utility, economic performance, and environmental sustainability. Specifically, the research seeks to answer the following questions: (i) which local attributes—territorial, sociodemographic, economic, and institutional—influence the varying participatory responsiveness of municipalities to integrated sub-basin agreements, and (ii) how do these voluntary practices relate to changes in the ecological and chemical status of the involved water bodies? Through a multiple case study analysis of RC/LCs experiences in the Po River Basin, significant statistical differences were observed between participating and non-participating municipalities, as well as in the quality trends of the water bodies managed within watershed agreements compared to the district average. Regarding local attributes, the results suggest that the adoption of contractual instruments is more favorable in urbanized contexts: signatory municipalities are characterized by a higher population, greater population density, and increased land consumption, while exhibiting lower proportions of protected areas, hydrogeological risk, and territorial peripherality compared to the control group of non-signatory municipalities within the same sub-basin agreement. Conversely, variability in the socio-economic fabric did not prove statistically significant in observing municipal willingness to participate in the contracts, indicating that their implementation is more reliant on institutional praxis rather than bottom-up participation dynamics. Finally, the analysis of institutional capacity reveals that a higher presence of managerial/executive staff is a significant asset for municipal participation, regardless of the entity's size. In terms of effectiveness, approximately 64.2% of water bodies managed within a RC/LC have maintained their initial ecological status since the initiation of the process. The evidence suggests that these agreements have primarily impacted the preservation of water bodies rather than leading to substantial improvements compared to the average quality trends at the district level. Therefore, this research encourages reflection on policy strategies that could make these governance agreements more attractive to marginalized territories in order to promote their participation and explore the performance of RC/LCs in relation to effectiveness measures beyond surface water quality, where their impact may be more pronounced.
La Gestione Integrata delle Risorse Idriche (IWRM) si è affermata come paradigma moderno e sostenibile nella gestione degli ecosistemi acquatici a partire dagli anni Novanta. Nonostante l’indiscussa validità dei suoi principi, che includono la tutela e lo sviluppo congiunto delle risorse idriche, del suolo, e ad esse correlate per ottimizzare gli usi da parte delle società umane, le esperienze moltiplicatesi nell’ambito dell’IWRM hanno evidenziato la presenza di barriere perlopiù socio-istituzionali alla sua implementazione ed evidenze di relativa efficacia. Entro questo quadro teorico, la presente ricerca esplora i processi denominati Contratti di Fiume (CdF) e di Lago (CdL) come particolari strumenti di governance integrata e partecipata degli ecosistemi fluviali, lacustri e paesaggistici attraverso la commistione di criteri di utilità pubblica, prestazioni economiche e sostenibilità ambientale. Nello specifico, la ricerca cerca di rispondere alle seguenti domande: (i) quali attributi locali - territoriali, sociodemografici, economici e istituzionali – influenzano la diversa reattività partecipativa dei Comuni agli accordi integrati di sottobacino, e (ii) come tali pratiche volontarie si rapportano ai cambiamenti nello stato ecologico e chimico dei corpi idrici coinvolti. Attraverso un’analisi multipla delle esperienze di CdF/L nell’area distrettuale del Bacino del Fiume Po, abbiamo osservato l’esistenza di differenze statisticamente significative tra Comuni partecipanti e non partecipanti, e l’andamento di qualità dei corpi idrici oggetti del Contratto comparata alla media distrettuale. Sul piano d’indagine degli attributi locali, i risultati suggeriscono che l’adozione degli strumenti di Contratto è avvenuta più favorevolmente in contesti urbanizzati: i Comuni firmatari sono significativamente caratterizzati da una popolazione, una densità abitativa e un consumo di suolo medio superiore, mentre presentano un’estensione di aree protette, un rischio idrogeologico e un grado di periferialità territoriale inferiore rispetto al gruppo di controllo dei Comuni non firmatari per lo stesso accordo di sottobacino. La variabilità nel tessuto socioeconomico, differentemente, non si è dimostrata statisticamente significativa nell’osservare la propensità comunale alla partecipazione ai Contratti, indicando che la loro implementazione è rimessa ad una prassi istituzionale invece che a dinamiche di partecipazione dal basso (processi bottom-up). Infine, dall’analisi della dimensione di capacità istituzionale emerge come una presenza superiore di quadri dirigenziali sia una dotazione significativa alla partecipazione dei Comuni, indipendentemente dalla dimensione dell’ente. Sul fronte dell’efficacia, invece, circa il 64,2% dei corpi idrici gestiti all’interno di un CdF/L ha mantenuto inalterato il proprio stato ecologico iniziale dall’avvio del processo. Le evidenze mostrano che tali Contratti hanno finora inciso sulla preservazione dello stato dei corpi idrici, piuttosto che su un loro sostanziale miglioramento rispetto alla tendenza media di qualità a livello distrettuale. Pertanto, questa ricerca invita a riflettere su strategie di policy che possano rendere tali accordi di gestione maggiormente attrattivi per i territori più marginali al fine di promuoverne la partecipazione, e ad esplorare la performance dei CdF/L in relazione a misure di efficacia diverse dalla sola qualità delle acque superficiali dove la loro incidenza potrebbe risultare superiore.
River Contracts and water quality in the Po River District
GALEOTTI, GAIA
2023/2024
Abstract
La Gestione Integrata delle Risorse Idriche (IWRM) si è affermata come paradigma moderno e sostenibile nella gestione degli ecosistemi acquatici a partire dagli anni Novanta. Nonostante l’indiscussa validità dei suoi principi, che includono la tutela e lo sviluppo congiunto delle risorse idriche, del suolo, e ad esse correlate per ottimizzare gli usi da parte delle società umane, le esperienze moltiplicatesi nell’ambito dell’IWRM hanno evidenziato la presenza di barriere perlopiù socio-istituzionali alla sua implementazione ed evidenze di relativa efficacia. Entro questo quadro teorico, la presente ricerca esplora i processi denominati Contratti di Fiume (CdF) e di Lago (CdL) come particolari strumenti di governance integrata e partecipata degli ecosistemi fluviali, lacustri e paesaggistici attraverso la commistione di criteri di utilità pubblica, prestazioni economiche e sostenibilità ambientale. Nello specifico, la ricerca cerca di rispondere alle seguenti domande: (i) quali attributi locali - territoriali, sociodemografici, economici e istituzionali – influenzano la diversa reattività partecipativa dei Comuni agli accordi integrati di sottobacino, e (ii) come tali pratiche volontarie si rapportano ai cambiamenti nello stato ecologico e chimico dei corpi idrici coinvolti. Attraverso un’analisi multipla delle esperienze di CdF/L nell’area distrettuale del Bacino del Fiume Po, abbiamo osservato l’esistenza di differenze statisticamente significative tra Comuni partecipanti e non partecipanti, e l’andamento di qualità dei corpi idrici oggetti del Contratto comparata alla media distrettuale. Sul piano d’indagine degli attributi locali, i risultati suggeriscono che l’adozione degli strumenti di Contratto è avvenuta più favorevolmente in contesti urbanizzati: i Comuni firmatari sono significativamente caratterizzati da una popolazione, una densità abitativa e un consumo di suolo medio superiore, mentre presentano un’estensione di aree protette, un rischio idrogeologico e un grado di periferialità territoriale inferiore rispetto al gruppo di controllo dei Comuni non firmatari per lo stesso accordo di sottobacino. La variabilità nel tessuto socioeconomico, differentemente, non si è dimostrata statisticamente significativa nell’osservare la propensità comunale alla partecipazione ai Contratti, indicando che la loro implementazione è rimessa ad una prassi istituzionale invece che a dinamiche di partecipazione dal basso (processi bottom-up). Infine, dall’analisi della dimensione di capacità istituzionale emerge come una presenza superiore di quadri dirigenziali sia una dotazione significativa alla partecipazione dei Comuni, indipendentemente dalla dimensione dell’ente. Sul fronte dell’efficacia, invece, circa il 64,2% dei corpi idrici gestiti all’interno di un CdF/L ha mantenuto inalterato il proprio stato ecologico iniziale dall’avvio del processo. Le evidenze mostrano che tali Contratti hanno finora inciso sulla preservazione dello stato dei corpi idrici, piuttosto che su un loro sostanziale miglioramento rispetto alla tendenza media di qualità a livello distrettuale. Pertanto, questa ricerca invita a riflettere su strategie di policy che possano rendere tali accordi di gestione maggiormente attrattivi per i territori più marginali al fine di promuoverne la partecipazione, e ad esplorare la performance dei CdF/L in relazione a misure di efficacia diverse dalla sola qualità delle acque superficiali dove la loro incidenza potrebbe risultare superiore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI GALEOTTI GAIA - River Contracts and Water Quality in the Po River District.pdf
non disponibili
Dimensione
4.71 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.71 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/6560