La tesi intende analizzare la persona e l'operato in ambito educativo e sociale di Alberto Manzi, che ha inciso profondamente sul futuro di un Paese pervaso dalla povertà e dall' analfabetismo degli anni del secondo dopoguerra. L'elaborato muove dalla presentazione del vissuto del maestro e delle esperienze che hanno caratterizzato la sua carriera di insegnante presso l'Istituto di Rieducazione e Pena A. Gabelli, di Roma, la Scuola elementare Fratelli Bandiera ed infine nella trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi. L'analisi si concentra, in particolar modo, sull'intervento educativo nel carcere col proposito di illustrare la dimensione della devianza minorile e un confronto tra la realtà penitenziaria degli anni Cinquanta e quella odierna. Segue un approfondimento del pensiero pedagogico di Alberto Manzi, mettendo in luce la storia delle riforme dell'istituzione scolastica nel secondo dopoguerra e il metodo didattico del maestro che nel portare avanti gli studi di pedagogia e psicologia applicate alla didattica propone un nuovo modo di guardare all'educazione. Le conclusioni si sviluppano lungo una serie di considerazioni circa la persona ed il contributo che Alberto Manzi ha dato al nostro Paese in ambito educativo e sociale, con alcune riflessioni sulla realtà contemporanea, dove si fa urgente una ri-valorizzazione della famiglia, della scuola e soprattutto dell'educazione dei giovani, come base indispensabile per una civile comunità sociale.
Alberto Manzi. Un maestro per tutti
GENTILE, ELISA
2013/2014
Abstract
La tesi intende analizzare la persona e l'operato in ambito educativo e sociale di Alberto Manzi, che ha inciso profondamente sul futuro di un Paese pervaso dalla povertà e dall' analfabetismo degli anni del secondo dopoguerra. L'elaborato muove dalla presentazione del vissuto del maestro e delle esperienze che hanno caratterizzato la sua carriera di insegnante presso l'Istituto di Rieducazione e Pena A. Gabelli, di Roma, la Scuola elementare Fratelli Bandiera ed infine nella trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi. L'analisi si concentra, in particolar modo, sull'intervento educativo nel carcere col proposito di illustrare la dimensione della devianza minorile e un confronto tra la realtà penitenziaria degli anni Cinquanta e quella odierna. Segue un approfondimento del pensiero pedagogico di Alberto Manzi, mettendo in luce la storia delle riforme dell'istituzione scolastica nel secondo dopoguerra e il metodo didattico del maestro che nel portare avanti gli studi di pedagogia e psicologia applicate alla didattica propone un nuovo modo di guardare all'educazione. Le conclusioni si sviluppano lungo una serie di considerazioni circa la persona ed il contributo che Alberto Manzi ha dato al nostro Paese in ambito educativo e sociale, con alcune riflessioni sulla realtà contemporanea, dove si fa urgente una ri-valorizzazione della famiglia, della scuola e soprattutto dell'educazione dei giovani, come base indispensabile per una civile comunità sociale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/65543