Introduzione: L'uso della contenzione fisica nelle strutture ospedaliere è una pratica diffusa che comporta effetti negativi sia psicologici che fisici nella persona assistita. Nell'assistenza alle persone anziane la prevalenza varia dal 33 al 68%. La presa di decisione rispetto all'applicazione della contenzione fisica coinvolge spesso gli infermieri, i quali assumono un ruolo rilevante sia rispetto alla decisione di contenere gli anziani, sia rispetto alle modalità di applicazione della contenzione stessa. Obiettivo: L'obiettivo dello studio è quello di esaminare le percezioni, le conoscenze e gli atteggiamenti degli infermieri rispetto all'utilizzo delle contenzioni fisiche in pazienti anziani ospedalizzati. Materiali e metodi: Lo studio, condotto dal Giugno all'Agosto del 2014, ha coinvolto 59 infermieri di 6 unità operative di 3 ospedali della provincia di Torino (una Geriatria, una Medicina Interna e quattro Medicine Generali). Per la raccolta dei dati è stata utilizzata la traduzione Italiana del questionario "PRUQ" (Perceptions of Restraint Use Questionnaire) che comprende 18 domande che vanno ad indagare i motivi principali per i quali vengono applicate le contenzioni fisiche, le misure alternative ad esse e le informazioni relative al profilo socio-anagrafico degli infermieri. Risultati e analisi: I motivi principali che spingono gli infermieri all'utilizzo della contenzione fisica, sono la prevenzione delle cadute dal letto e della rimozione delle infusioni endovenose, seguiti dalla prevenzione della rimozione del sondino naso-gastrico, del catetere vescicale e dei punti di sutura; a questi si aggiungono la protezione da una deambulazione pericolosa, la prevenzione delle cadute dalla sedia e la protezione del personale e degli altri assistiti dall'aggressività fisica. I partecipanti reputano abbastanza importante utilizzare le contenzioni per garantire la sicurezza nel caso in cui il paziente risulti disorientato e per gestirne l'agitazione, oltre che a garantire sonno e riposo se la persona è iperattiva, prevenire il wandering e sostituire la sorveglianza del personale di assistenza. Gli infermieri non reputano invece importante ricorrere alla contenzione per impedire che un paziente confuso infastidisca e prenda cose dagli altri. In misura minore, ma certamente importante, appare anche il ricorso alle contenzioni per garantire la sicurezza in caso di alterazioni dello stato mentale e per gestire l'agitazione. Per i partecipanti allo studio non è risultato importante ricorrere alle contenzioni per garantire la tranquillità degli altri pazienti. Le alternative alla contenzione che gli infermieri hanno proposto riguardano aspetti come l'ascolto e il dialogo, il coinvolgimento e la presenza dei familiari, la presenza di un'assistenza continua, la promozione di attività che coinvolgano il paziente, il garantire un ambiente sicuro, il dedicare più tempo all'assistito, la sedazione farmacologica e l'incremento del personale. Conclusioni: Lo studio ha mostrato un atteggiamento positivo nei confronti dell'utilizzo delle contenzioni fisiche negli anziani ospedalizzati da parte degli infermieri. La motivazione più frequente che induce a farne uso, è la percezione che le contenzioni assicurino la sicurezza dei pazienti e che permettano di evitare le interferenze con i trattamenti e/o i presidi medici.
Infermieri e contenzione fisica negli anziani: conoscenze, atteggiamenti ed utilizzo
HADIZADEH, ALESSANDRA
2013/2014
Abstract
Introduzione: L'uso della contenzione fisica nelle strutture ospedaliere è una pratica diffusa che comporta effetti negativi sia psicologici che fisici nella persona assistita. Nell'assistenza alle persone anziane la prevalenza varia dal 33 al 68%. La presa di decisione rispetto all'applicazione della contenzione fisica coinvolge spesso gli infermieri, i quali assumono un ruolo rilevante sia rispetto alla decisione di contenere gli anziani, sia rispetto alle modalità di applicazione della contenzione stessa. Obiettivo: L'obiettivo dello studio è quello di esaminare le percezioni, le conoscenze e gli atteggiamenti degli infermieri rispetto all'utilizzo delle contenzioni fisiche in pazienti anziani ospedalizzati. Materiali e metodi: Lo studio, condotto dal Giugno all'Agosto del 2014, ha coinvolto 59 infermieri di 6 unità operative di 3 ospedali della provincia di Torino (una Geriatria, una Medicina Interna e quattro Medicine Generali). Per la raccolta dei dati è stata utilizzata la traduzione Italiana del questionario "PRUQ" (Perceptions of Restraint Use Questionnaire) che comprende 18 domande che vanno ad indagare i motivi principali per i quali vengono applicate le contenzioni fisiche, le misure alternative ad esse e le informazioni relative al profilo socio-anagrafico degli infermieri. Risultati e analisi: I motivi principali che spingono gli infermieri all'utilizzo della contenzione fisica, sono la prevenzione delle cadute dal letto e della rimozione delle infusioni endovenose, seguiti dalla prevenzione della rimozione del sondino naso-gastrico, del catetere vescicale e dei punti di sutura; a questi si aggiungono la protezione da una deambulazione pericolosa, la prevenzione delle cadute dalla sedia e la protezione del personale e degli altri assistiti dall'aggressività fisica. I partecipanti reputano abbastanza importante utilizzare le contenzioni per garantire la sicurezza nel caso in cui il paziente risulti disorientato e per gestirne l'agitazione, oltre che a garantire sonno e riposo se la persona è iperattiva, prevenire il wandering e sostituire la sorveglianza del personale di assistenza. Gli infermieri non reputano invece importante ricorrere alla contenzione per impedire che un paziente confuso infastidisca e prenda cose dagli altri. In misura minore, ma certamente importante, appare anche il ricorso alle contenzioni per garantire la sicurezza in caso di alterazioni dello stato mentale e per gestire l'agitazione. Per i partecipanti allo studio non è risultato importante ricorrere alle contenzioni per garantire la tranquillità degli altri pazienti. Le alternative alla contenzione che gli infermieri hanno proposto riguardano aspetti come l'ascolto e il dialogo, il coinvolgimento e la presenza dei familiari, la presenza di un'assistenza continua, la promozione di attività che coinvolgano il paziente, il garantire un ambiente sicuro, il dedicare più tempo all'assistito, la sedazione farmacologica e l'incremento del personale. Conclusioni: Lo studio ha mostrato un atteggiamento positivo nei confronti dell'utilizzo delle contenzioni fisiche negli anziani ospedalizzati da parte degli infermieri. La motivazione più frequente che induce a farne uso, è la percezione che le contenzioni assicurino la sicurezza dei pazienti e che permettano di evitare le interferenze con i trattamenti e/o i presidi medici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
302238_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.5 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.5 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/65526