Titolo. Il management degli effetti collaterali nel paziente sottoposto a Targeted Therapy. Introduzione. La ricerca scientifica oggi rende disponibile un numero sempre maggiore di farmaci antiblastici per garantire le cure migliori [5]. Lo sviluppo e l'introduzione in ambito clinico di agenti biologici che sfruttano bersagli molecolari unici aprono nuove prospettive di cura ma anche nuovi effetti collaterali [10]. Sono necessarie quindi la conoscenza dei trattamenti, l'esperienza tecnica e la capacità di valutazione e gestione delle potenziali tossicità dei nuovi farmaci. L'equipe di cura riveste un importante ruolo nella prevenzione, riconoscimento e gestione degli eventi avversi [6]. Avere a disposizione sistemi che misurino le effettive prestazioni consentiranno ai professionisti della salute di comprendere meglio e monitorare il livello sul quale la cura infermieristica incide per la salvaguardia del malato e sulla qualità della cura. Minori complicazioni sono il risultato di una cura migliore e determinano costi minori [27]. Obiettivo. Descrivere il management degli effetti collaterali associati alle Target Therapy nel trattamento dei pazienti oncologici al fine di migliorarne la compliance, il comfort e la qualità di vita. Materiali e metodi. La ricerca segue un disegno di tipo retrospettivo e quantitativo. Lo studio è stato condotto su un campione di 54 cartelle cliniche di pazienti oncologici in trattamento con Target Therapy afferenti al DH Oncologico dell'Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, nel periodo compreso tra il 01/11/13 e il 31/12/13. Lo strumento utilizzato è una scheda di raccolta dati in formato elettronico (vedi allegato 3). Risultati. L'età media sul campione di studio è di 61 anni e la patologia preponderante è il carcinoma mammario (50%), fanno seguito le neoplasie testa/collo (17%), sigma (13%), retto (11%), colon (7%) e altri tumori (2%). I farmaci target più utilizzati sono trastuzumab, cetuximab e bevacizumab (83% in associazione a chemioterapici, 17% come monoterapia). Gli effetti collaterali più frequenti sono astenia (32 casi), alopecia (26 casi), diarrea (30 casi), confermando i dati presenti in letteratura [2]. Rash (15 casi) ed onicopatia (11 casi) risultano poco frequenti e questo dato è in disaccordo [10]. Discussione. Individuazione, documentazione ed interventi sono tutt'ora di esclusiva competenza medica e il management infermieristico viene documentato non ancora nella sua totalità. L'impiego di prodotti che migliorino la sintomatologia è secondario ad una corretta valutazione della gravità delle manifestazioni. Pertanto, è sempre buona norma beneficiare di valide e dettagliate schede di valutazione. Conclusione. Importante è in futuro condividere protocolli che utilizzino strumenti validati per la diagnosi dei sintomi, il monitoraggio dei trattamenti e la verifica dei risultati. L'infermiere deve essere abile nell'assicurare che i pazienti siano in grado di continuare la terapia con minimi ritardi ed interruzioni, pur mantenendo una loro desiderata qualità di vita [10]. Parole chiave. Target Therapy, chemioterapia, effetti collaterali, management infermieristico, schede di valutazione.

Il management degli effetti collaterali nel paziente sottoposto a Targeted Therapy

FINOCCHIARO, MANUEL
2013/2014

Abstract

Titolo. Il management degli effetti collaterali nel paziente sottoposto a Targeted Therapy. Introduzione. La ricerca scientifica oggi rende disponibile un numero sempre maggiore di farmaci antiblastici per garantire le cure migliori [5]. Lo sviluppo e l'introduzione in ambito clinico di agenti biologici che sfruttano bersagli molecolari unici aprono nuove prospettive di cura ma anche nuovi effetti collaterali [10]. Sono necessarie quindi la conoscenza dei trattamenti, l'esperienza tecnica e la capacità di valutazione e gestione delle potenziali tossicità dei nuovi farmaci. L'equipe di cura riveste un importante ruolo nella prevenzione, riconoscimento e gestione degli eventi avversi [6]. Avere a disposizione sistemi che misurino le effettive prestazioni consentiranno ai professionisti della salute di comprendere meglio e monitorare il livello sul quale la cura infermieristica incide per la salvaguardia del malato e sulla qualità della cura. Minori complicazioni sono il risultato di una cura migliore e determinano costi minori [27]. Obiettivo. Descrivere il management degli effetti collaterali associati alle Target Therapy nel trattamento dei pazienti oncologici al fine di migliorarne la compliance, il comfort e la qualità di vita. Materiali e metodi. La ricerca segue un disegno di tipo retrospettivo e quantitativo. Lo studio è stato condotto su un campione di 54 cartelle cliniche di pazienti oncologici in trattamento con Target Therapy afferenti al DH Oncologico dell'Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, nel periodo compreso tra il 01/11/13 e il 31/12/13. Lo strumento utilizzato è una scheda di raccolta dati in formato elettronico (vedi allegato 3). Risultati. L'età media sul campione di studio è di 61 anni e la patologia preponderante è il carcinoma mammario (50%), fanno seguito le neoplasie testa/collo (17%), sigma (13%), retto (11%), colon (7%) e altri tumori (2%). I farmaci target più utilizzati sono trastuzumab, cetuximab e bevacizumab (83% in associazione a chemioterapici, 17% come monoterapia). Gli effetti collaterali più frequenti sono astenia (32 casi), alopecia (26 casi), diarrea (30 casi), confermando i dati presenti in letteratura [2]. Rash (15 casi) ed onicopatia (11 casi) risultano poco frequenti e questo dato è in disaccordo [10]. Discussione. Individuazione, documentazione ed interventi sono tutt'ora di esclusiva competenza medica e il management infermieristico viene documentato non ancora nella sua totalità. L'impiego di prodotti che migliorino la sintomatologia è secondario ad una corretta valutazione della gravità delle manifestazioni. Pertanto, è sempre buona norma beneficiare di valide e dettagliate schede di valutazione. Conclusione. Importante è in futuro condividere protocolli che utilizzino strumenti validati per la diagnosi dei sintomi, il monitoraggio dei trattamenti e la verifica dei risultati. L'infermiere deve essere abile nell'assicurare che i pazienti siano in grado di continuare la terapia con minimi ritardi ed interruzioni, pur mantenendo una loro desiderata qualità di vita [10]. Parole chiave. Target Therapy, chemioterapia, effetti collaterali, management infermieristico, schede di valutazione.
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