Introduzione: La letteratura evidenzia che la qualità di vita è influenzata dalla presenza della stomia e che il cambiamento in positivo è legato alla sua accettazione. L'educazione terapeutica può avere un effetto positivo sulla qualità di vita, incidendo sul livello di autoefficacia e di adattamento psicosociale della persona assistita. La conoscenza e l'analisi delle problematiche a cui possono andare incontro i pazienti con stomia può aiutare gli infermieri a sviluppare piani di cura individualizzati. Obiettivo: L'obiettivo generale dello studio è quello di analizzare la qualità di vita di un gruppo di persone portatrici di enterostomie e urostomie, afferenti ai "Centri di cura per stomie", presso gli ambulatori dell'ASL CN1. Materiali e metodi: E' stata somministrata una scheda di raccolta dati contenente il questionario validato "Stoma QoL"per misurare la qualità di vita delle persone selezionate nella ricerca insieme a 14 domande semi strutturate per mettere in luce il valore attribuito dai pazienti alla continuità assistenziale e indagare gli aspetti ritenuti importanti nel loro percorso di educazione. Il campione e composto da 54 persone. Risultati: Dai risultati dello studio è emerso che il range del punteggio dei questionari Stoma Qol e compreso tra 49 e 80 e la media risulta essere pari a 68. Il risultato indica una qualità di vita discreta/buona. Nessuna persona ha ottenuto un punteggio che indichi una pessima qualità di vita. Le maggiori problematiche emerse riguardano la gestione della sacca di raccolta. Analisi e discussione: Dai risultati si evince che la patologia di base, il tipo di stomia e la continuità assistenziale possono influire sulla qualità della vita. I risultati sopradescritti coincidono con la revisione della letteratura in merito. La presa in carico da parte dell'infermiere esperto dopo la dimissione ospedaliera e l'attività di addestramento alla gestione della stomia risultano fortemente apprezzate dalle persone coinvolte nello studio. Conclusioni: Dai risulti emerge che l'assistenza infermieristica risulta importante in vari ambiti di vita e deve essere adattata alle esigenze della persona assistita. È perciò necessario che l'infermiere diventi sempre più consapevole del proprio ruolo, dell'importanza della continuità assistenziale e del supporto infermieristico continuo anche attraverso la realizzazione di programmi di follow up.
Qualità di vita nelle persone portatrici di stomia: continuità assistenziale e approccio multidimensionale. Una ricerca osservazionale attraverso l'utilizzo del questionario ¿Stoma qol¿
RROTANI, FIGERTA
2013/2014
Abstract
Introduzione: La letteratura evidenzia che la qualità di vita è influenzata dalla presenza della stomia e che il cambiamento in positivo è legato alla sua accettazione. L'educazione terapeutica può avere un effetto positivo sulla qualità di vita, incidendo sul livello di autoefficacia e di adattamento psicosociale della persona assistita. La conoscenza e l'analisi delle problematiche a cui possono andare incontro i pazienti con stomia può aiutare gli infermieri a sviluppare piani di cura individualizzati. Obiettivo: L'obiettivo generale dello studio è quello di analizzare la qualità di vita di un gruppo di persone portatrici di enterostomie e urostomie, afferenti ai "Centri di cura per stomie", presso gli ambulatori dell'ASL CN1. Materiali e metodi: E' stata somministrata una scheda di raccolta dati contenente il questionario validato "Stoma QoL"per misurare la qualità di vita delle persone selezionate nella ricerca insieme a 14 domande semi strutturate per mettere in luce il valore attribuito dai pazienti alla continuità assistenziale e indagare gli aspetti ritenuti importanti nel loro percorso di educazione. Il campione e composto da 54 persone. Risultati: Dai risultati dello studio è emerso che il range del punteggio dei questionari Stoma Qol e compreso tra 49 e 80 e la media risulta essere pari a 68. Il risultato indica una qualità di vita discreta/buona. Nessuna persona ha ottenuto un punteggio che indichi una pessima qualità di vita. Le maggiori problematiche emerse riguardano la gestione della sacca di raccolta. Analisi e discussione: Dai risultati si evince che la patologia di base, il tipo di stomia e la continuità assistenziale possono influire sulla qualità della vita. I risultati sopradescritti coincidono con la revisione della letteratura in merito. La presa in carico da parte dell'infermiere esperto dopo la dimissione ospedaliera e l'attività di addestramento alla gestione della stomia risultano fortemente apprezzate dalle persone coinvolte nello studio. Conclusioni: Dai risulti emerge che l'assistenza infermieristica risulta importante in vari ambiti di vita e deve essere adattata alle esigenze della persona assistita. È perciò necessario che l'infermiere diventi sempre più consapevole del proprio ruolo, dell'importanza della continuità assistenziale e del supporto infermieristico continuo anche attraverso la realizzazione di programmi di follow up.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/65515