This thesis investigates the field of Alternative Food Networks (AFN) by describing the dynamics of diffusion of farmers' markets experiences and its economic potential. This study is based on a System Dynamics model, which allowed carrying out a scenario analysis about the spread of alternative food networks in the short term as well as in the long term. The model has been calibrated with data from two different case studies (Italy and Canada). This study reveals the key-role of 3 groups of elements in determining farmers' markets success possibilities: factors related to the structure of the conventional agro-food system; factors related to the local climatic characteristics; factors related to the socio-demographic structure and the profile of consumer preferences. In both scenarios, the standard simulation over a period of 20 years demonstrated the development of a negligible market share for farmers' markets. Despite this, the present study displays how the replacement of portions of conventional long-supply chains with alternative local ones brings several positive impacts on the environment and on the local economy. Thus, a policy intervention is fully justified. The second scenario's run has maximized the market share of the alternative supply chains within the food market. As a result, the positive impacts above mentioned have also been maximized. Four main policy instruments were tested, in order to achieve the following goals: 1) the improvement of farmers' markets attractiveness; 2) the introduction of subsidies; 3) the promotion of educational and informative campaigns; 4) the improvement of the quality control and safety awareness policy. Through the full adoption of these instruments, the model shows the possibility to achieve a market share between 8% and 16%, depending on the context. The option of a less radical policy intervention has also been explored, showing that a less intensive intervention on the mix of policy instruments would lead the market share of farmers' markets between 2.5%and 6%, with important benefits for the regional economy, creating jobs and reducing food environmental footprint. The results and the structure of the model may be helpful for policy makers in the preparation of strategies for the promotion of local agro-food systems, with the involvement of both public and private actors. Further research will allow the development of site-specific scenarios, giving to the policy makers an instrument for the ex-ante cost-benefit assessment of long term food policies.
Nel presente lavoro si è analizzato il settore delle Alternative Food Networks (AFN) e, facendo riferimento all'esperienza dei farmers' markets, si è cercato di descriverne le dinamiche di funzionamento e le potenzialità di diffusione nel mercato alimentare. Attraverso l'utilizzo di un modello di System Dynamics è stata condotta un'analisi di scenario, in grado di produrre delle ipotesi sulla diffusione delle reti alimentari alternative nel medio e lungo periodo. Il modello, calibrato con i dati relativi a due casi-studio differenti, ha messo in luce il ruolo-chiave di 3 elementi nel determinare le possibilità di successo e di diffusione dei farmers' markets: fattori legati alla struttura del settore agro-alimentare convenzionale, fattori legati alle caratteristiche climatiche locali, fattori legati al profilo socio-demografico ed alla struttura delle preferenze dei consumatori. La simulazione standard ha mostrato come lo sviluppo dei mercati dei produttori, su di un periodo di 20 anni, si arresti autonomamente a dimensioni trascurabili in entrambi gli scenari. Ciononostante, la sostituzione di porzioni di filiera convenzionale con la filiera corta ha rivelato diversi benefici ambientali, economici ed occupazionali, giustificando così un eventuale intervento di policy. In entrambi i casi studio si è quindi calcolata la quota di mercato necessaria alla massimizzazione delle esternalità positive riscontrate. Si è così mostrato che un'ipotetica politica associata allo sviluppo della capacità di accoglienza dei mercati, all'introduzione di sussidi, ad attività di educazione e informazione ed a politiche di gestione della sicurezza e dell'affidabilità dei prodotti, potrebbe condurre i farmers' markets al raggiungimento di una quota compresa tra l'8% e il 16% dell'intero mercato alimentare, a seconda dei contesti. Un'ipotesi di politica più prudente, con minore intensità di intervento sul mix di strumenti di policy, porterebbe la market share dei mercati dei produttori tra il 2,5% e il 6%, con importanti benefici per l'economia regionale, la creazione di posti di lavoro la riduzione di alcuni impatti ambientali. I risultati e la struttura del modello potrebbero essere di aiuto per i policy makers nella predisposizione di strategie per la promozione di sistemi agro-alimentari locali, con il coinvolgimento di attori pubblici e privati. Ulteriori ricerche potranno permettere di elaborare con maggiore precisione gli scenari di sviluppo e i potenziali obiettivi raggiungibili, determinando ex-ante i costi e i benefici della policy che si intende adottare.
Alternative Food Networks, analisi di mercato e meccanismi di diffusione.
MENEGAT, STEFANO
2013/2014
Abstract
Nel presente lavoro si è analizzato il settore delle Alternative Food Networks (AFN) e, facendo riferimento all'esperienza dei farmers' markets, si è cercato di descriverne le dinamiche di funzionamento e le potenzialità di diffusione nel mercato alimentare. Attraverso l'utilizzo di un modello di System Dynamics è stata condotta un'analisi di scenario, in grado di produrre delle ipotesi sulla diffusione delle reti alimentari alternative nel medio e lungo periodo. Il modello, calibrato con i dati relativi a due casi-studio differenti, ha messo in luce il ruolo-chiave di 3 elementi nel determinare le possibilità di successo e di diffusione dei farmers' markets: fattori legati alla struttura del settore agro-alimentare convenzionale, fattori legati alle caratteristiche climatiche locali, fattori legati al profilo socio-demografico ed alla struttura delle preferenze dei consumatori. La simulazione standard ha mostrato come lo sviluppo dei mercati dei produttori, su di un periodo di 20 anni, si arresti autonomamente a dimensioni trascurabili in entrambi gli scenari. Ciononostante, la sostituzione di porzioni di filiera convenzionale con la filiera corta ha rivelato diversi benefici ambientali, economici ed occupazionali, giustificando così un eventuale intervento di policy. In entrambi i casi studio si è quindi calcolata la quota di mercato necessaria alla massimizzazione delle esternalità positive riscontrate. Si è così mostrato che un'ipotetica politica associata allo sviluppo della capacità di accoglienza dei mercati, all'introduzione di sussidi, ad attività di educazione e informazione ed a politiche di gestione della sicurezza e dell'affidabilità dei prodotti, potrebbe condurre i farmers' markets al raggiungimento di una quota compresa tra l'8% e il 16% dell'intero mercato alimentare, a seconda dei contesti. Un'ipotesi di politica più prudente, con minore intensità di intervento sul mix di strumenti di policy, porterebbe la market share dei mercati dei produttori tra il 2,5% e il 6%, con importanti benefici per l'economia regionale, la creazione di posti di lavoro la riduzione di alcuni impatti ambientali. I risultati e la struttura del modello potrebbero essere di aiuto per i policy makers nella predisposizione di strategie per la promozione di sistemi agro-alimentari locali, con il coinvolgimento di attori pubblici e privati. Ulteriori ricerche potranno permettere di elaborare con maggiore precisione gli scenari di sviluppo e i potenziali obiettivi raggiungibili, determinando ex-ante i costi e i benefici della policy che si intende adottare.File | Dimensione | Formato | |
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