L'Italia in questi ultimi anni sta affrontando una sfida che riguarda una quota crescente di ragazzi e ragazze nati in Italia da genitori della cosiddetta prima generazione di immigrati. L'elemento essenziale è che queste due generazioni hanno affrontato esperienze diverse: la prima è stata segnata da scelte motivazionali, personali e a volte obbligate che l'ha portata a vivere l'esperienza dell'emigrazione, mentre la seconda è segnata da una situazione di sospensione tra due mondi e si ritrova in una sorta di limbo. È la cosiddetta generazione del sacrificio, destinata a pagare i costi del percorso migratorio familiare, che sconta le conseguenze negative dell'immigrazione, senza riuscire ad ottenerne benefici . Nella stesura della tesi tratterò proprio il tema delle seconde generazioni di immigrati, ovvero di quella categoria che lo scrittore Tahar Ben Jelloun definì, nel 1984, la génération involontarie , una generazione immigrata nella società, non nella vita. La domanda che vorrei pormi riguarda il modo in cui le politiche pubbliche che si rivolgono alle seconde generazioni affrontano questo fenomeno e di conseguenza quali ripercussioni hanno, e le visioni del fenomeno che esse veicolano sui processi d'inclusione delle seconde generazioni nella società. Un quesito la cui risposta è tutt'altro che banale, che nasce dalla volontà di approfondire i miei interessi scaturiti dagli studi realizzati durante il percorso universitario, ma anche da una serie di interessi personali che spaziano dall'attività di volontariato nell'insegnamento dell'italiano agli stranieri alla permanenza per alcuni mesi in paesi del Nord Africa ed in Paesi europei di più antica esperienza migratoria rispetto all'Italia. L'obiettivo che mi sono posta nello scrivere questa tesi di laurea magistrale è proprio quello di considerare le seconde generazioni come soggetti politici all'interno della società: soggetti tanto nel senso di componente attiva della nostra società, quanto nel senso di destinatari di politiche pubbliche a loro rivolte. La tipica mediterraneità dell'Italia, ovvero la sua particolare posizione che la mostra come cerniera d'Europa, ha fatto sì che il nostro paese diventasse, per gran parte della sua storia, un crocevia di popoli e di culture . In Italia, tradizionale paese di transito migratorio più che di destinazione, il manifestarsi delle seconde generazioni ha ribaltato i meccanismi di accettazione del fenomeno dell'immigrazione: il manifestarsi del fenomeno delle seconde generazioni ha infatti messo in dubbio che la prima generazione di migranti fosse in transito verso altre mete. Il trasformarsi delle migrazioni in un fenomeno non solo di mobilità ma di insediamento, porta con sé inevitabilmente un incremento dei rapporti tra gli immigrati e le istituzioni della società ricevente, producendo quel processo chiamato di cittadinizzazione dell'immigrato che lo porta ad essere membro e soggetto della città in tutti i sensi . Quindi la nascita delle seconde generazioni ha prodotto un intensificarsi delle interazioni, degli scambi e dei rapporti interetnici e ha portato ad un'esigenza di definizione, quantificazione, collocazione di questa categoria di giovani nella società .
I figli dell'immigrazione: le seconde generazioni come soggetto politico
GULLI', ELEONORA
2013/2014
Abstract
L'Italia in questi ultimi anni sta affrontando una sfida che riguarda una quota crescente di ragazzi e ragazze nati in Italia da genitori della cosiddetta prima generazione di immigrati. L'elemento essenziale è che queste due generazioni hanno affrontato esperienze diverse: la prima è stata segnata da scelte motivazionali, personali e a volte obbligate che l'ha portata a vivere l'esperienza dell'emigrazione, mentre la seconda è segnata da una situazione di sospensione tra due mondi e si ritrova in una sorta di limbo. È la cosiddetta generazione del sacrificio, destinata a pagare i costi del percorso migratorio familiare, che sconta le conseguenze negative dell'immigrazione, senza riuscire ad ottenerne benefici . Nella stesura della tesi tratterò proprio il tema delle seconde generazioni di immigrati, ovvero di quella categoria che lo scrittore Tahar Ben Jelloun definì, nel 1984, la génération involontarie , una generazione immigrata nella società, non nella vita. La domanda che vorrei pormi riguarda il modo in cui le politiche pubbliche che si rivolgono alle seconde generazioni affrontano questo fenomeno e di conseguenza quali ripercussioni hanno, e le visioni del fenomeno che esse veicolano sui processi d'inclusione delle seconde generazioni nella società. Un quesito la cui risposta è tutt'altro che banale, che nasce dalla volontà di approfondire i miei interessi scaturiti dagli studi realizzati durante il percorso universitario, ma anche da una serie di interessi personali che spaziano dall'attività di volontariato nell'insegnamento dell'italiano agli stranieri alla permanenza per alcuni mesi in paesi del Nord Africa ed in Paesi europei di più antica esperienza migratoria rispetto all'Italia. L'obiettivo che mi sono posta nello scrivere questa tesi di laurea magistrale è proprio quello di considerare le seconde generazioni come soggetti politici all'interno della società: soggetti tanto nel senso di componente attiva della nostra società, quanto nel senso di destinatari di politiche pubbliche a loro rivolte. La tipica mediterraneità dell'Italia, ovvero la sua particolare posizione che la mostra come cerniera d'Europa, ha fatto sì che il nostro paese diventasse, per gran parte della sua storia, un crocevia di popoli e di culture . In Italia, tradizionale paese di transito migratorio più che di destinazione, il manifestarsi delle seconde generazioni ha ribaltato i meccanismi di accettazione del fenomeno dell'immigrazione: il manifestarsi del fenomeno delle seconde generazioni ha infatti messo in dubbio che la prima generazione di migranti fosse in transito verso altre mete. Il trasformarsi delle migrazioni in un fenomeno non solo di mobilità ma di insediamento, porta con sé inevitabilmente un incremento dei rapporti tra gli immigrati e le istituzioni della società ricevente, producendo quel processo chiamato di cittadinizzazione dell'immigrato che lo porta ad essere membro e soggetto della città in tutti i sensi . Quindi la nascita delle seconde generazioni ha prodotto un intensificarsi delle interazioni, degli scambi e dei rapporti interetnici e ha portato ad un'esigenza di definizione, quantificazione, collocazione di questa categoria di giovani nella società .File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/65451