Il lavoro svolto intende illustrare, a partire dall'epoca mesopotamica sino al periodo romano, la storia e le caratteristiche di alcune biblioteche del mondo antico. Si tratta di luoghi dedicati alla ricerca e alla conservazione della conoscenza, ricchi di cultura e di passione per l'erudizione che affascinano e colpiscono per la loro unicità, e che già nelle epoche passate in cui sorsero impressionarono e stupirono per le cure, l'attenzione meticolosa e la dedizione con cui le collezioni librarie furono create e allestite. Il primo esempio di biblioteca antica riguarda la regale collezione libraria del re assiro Assurbanipal. La sua raccolta fu lontana dall'idea di condivisione del sapere che è alla base delle odierne biblioteche e corrispose perlopiù a un luogo privato e gelosamente custodito, che si distinse dalle altre regali collezioni sorte nell'epoca per il numero impressionante di documenti, ottenuto grazie al desiderio del re di accumulare conoscenza. Segue la biblioteca del Ramesseum, il tempio funerario di Ramesse II, la quale custodì in passato preziosissimi scritti e che rappresenta oggi un'affascinante incognita per gli archeologi che in questi secoli si sono susseguiti nella sua ricerca, a partire da Champollion. Il terzo esempio riguarda la biblioteca di Aristotele, il quale diede origine a un innovativo lavoro di studio e ricerca riguardo innumerevoli campi del sapere, e la cui biblioteca rappresentò il modello per l'organizzazione della grandiosa raccolta libraria di Alessandria d'Egitto. Quest'ultima fu voluta dai sovrani tolemaici con l'obiettivo di realizzare una biblioteca universale contenente tutto il sapere umano, di ogni tempo e ogni di ogni dove. Le tecniche di ordinamento e l'assetto conferito alle raccolte della collezione alessandrina anticiparono di secoli l'organizzazione delle moderne biblioteche, e il progetto colpisce profondamente non solo per la novità straordinaria che costituì per l'epoca, ma soprattutto se rapportato all'odierna volontà di collegare e unire che coinvolge ogni realtà. Il lavoro comprende infine la biblioteca del regno di Pergamo, rivale storica di Alessandria, e una breve esposizione riguardante la nascita e la diffusione delle biblioteche romane, comprendente la biblioteca dello studioso Cicerone e la Villa dei Papiri di Ercolano. La conoscenza di queste sedi antiche non può che renderci più sensibili verso la conservazione dei luoghi finalizzati alla custodia del sapere esistenti attualmente, dal momento che la cultura garantisce la pienezza di un individuo e, in senso più vasto, lo sviluppo di un popolo, che attraverso di essa si esprime e in essa affonda le proprie radici.

Le biblioteche nel mondo antico

CRIVELLO, ELISABETTA
2013/2014

Abstract

Il lavoro svolto intende illustrare, a partire dall'epoca mesopotamica sino al periodo romano, la storia e le caratteristiche di alcune biblioteche del mondo antico. Si tratta di luoghi dedicati alla ricerca e alla conservazione della conoscenza, ricchi di cultura e di passione per l'erudizione che affascinano e colpiscono per la loro unicità, e che già nelle epoche passate in cui sorsero impressionarono e stupirono per le cure, l'attenzione meticolosa e la dedizione con cui le collezioni librarie furono create e allestite. Il primo esempio di biblioteca antica riguarda la regale collezione libraria del re assiro Assurbanipal. La sua raccolta fu lontana dall'idea di condivisione del sapere che è alla base delle odierne biblioteche e corrispose perlopiù a un luogo privato e gelosamente custodito, che si distinse dalle altre regali collezioni sorte nell'epoca per il numero impressionante di documenti, ottenuto grazie al desiderio del re di accumulare conoscenza. Segue la biblioteca del Ramesseum, il tempio funerario di Ramesse II, la quale custodì in passato preziosissimi scritti e che rappresenta oggi un'affascinante incognita per gli archeologi che in questi secoli si sono susseguiti nella sua ricerca, a partire da Champollion. Il terzo esempio riguarda la biblioteca di Aristotele, il quale diede origine a un innovativo lavoro di studio e ricerca riguardo innumerevoli campi del sapere, e la cui biblioteca rappresentò il modello per l'organizzazione della grandiosa raccolta libraria di Alessandria d'Egitto. Quest'ultima fu voluta dai sovrani tolemaici con l'obiettivo di realizzare una biblioteca universale contenente tutto il sapere umano, di ogni tempo e ogni di ogni dove. Le tecniche di ordinamento e l'assetto conferito alle raccolte della collezione alessandrina anticiparono di secoli l'organizzazione delle moderne biblioteche, e il progetto colpisce profondamente non solo per la novità straordinaria che costituì per l'epoca, ma soprattutto se rapportato all'odierna volontà di collegare e unire che coinvolge ogni realtà. Il lavoro comprende infine la biblioteca del regno di Pergamo, rivale storica di Alessandria, e una breve esposizione riguardante la nascita e la diffusione delle biblioteche romane, comprendente la biblioteca dello studioso Cicerone e la Villa dei Papiri di Ercolano. La conoscenza di queste sedi antiche non può che renderci più sensibili verso la conservazione dei luoghi finalizzati alla custodia del sapere esistenti attualmente, dal momento che la cultura garantisce la pienezza di un individuo e, in senso più vasto, lo sviluppo di un popolo, che attraverso di essa si esprime e in essa affonda le proprie radici.
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