Childhood trauma is not only a temporary discomfort, it is an emotional and psychological breakdown which damages the individual in a physical way too. Starting from difficulties of the child to communicate effectively with the parents, who appear absent and rejecting; the behavioural schemes connected to growth and learning slowly begin to fail. Trapped in a loop of shame and guilt, the child lowers their stress resilience levels, and a continuous hypervigilance state begins in them. Their immunity to illnesses decline, and they are more susceptible to several diseases, such as depression, high blood pressure, diabetes, psychosocial dwarfism and eating disorders. From the psychological point of view, the child experiences difficulties in relationships with others and in keeping control of their actions, sometimes taking up at-risk behaviours such as smoking, alcohol or drugs. During adulthood, it is likely that the person develops a tumor: many studies correlate chronic stress with a neoplasia diagnosis. Those who have lived a serene childhood are able to follow a certain psychological journey which allows them to face the illness at their best. Adults who have developed an attachment disorder caused by an inadequate caregiving will have more difficulties to face and cope with the diagnosis, because of the anguish and emptiness that they live with and that makes them more fragile and emotionally instable. In the second section there is one extremely interesting example. Maria is a patient in the Clinical and Oncological Psychology at the Molinette's Hospital who, due to weak parental care, could not confront her abusive husband and was not able to build a good relationship with her children. Facing a diagnosis of tumor, her defenses activate, and due to her latent depression, she struggles to effectively cope with the illness. The tests she was assessed with show a difficulty in adapting to reality and a deep infantilism; although some situations showed her combative spirit, which allows her to lose weight due to the Binge Eating Disorder, and slowly distance herself from her husband. The presented path is just one of the possible outcomes of childhood trauma. Not all those who suffered trauma show at risk behaviours, have physical problems or are diagnosed with a neoplasia. However, i decided to follow a possible causal path, trying to summarize it and explicate it in the clinical case. I have described, that allowed me to plunge into the practical psychology world, the one that is born and that exists in the point of view of the patients.

Il trauma infantile non è solo una condizione di disagio temporaneo, ma un crollo emotivo e psichico che crea danni anche a livello organico. Partendo dalla difficoltà di un bambino a sintonizzarsi nella comunicazione con un genitore, che risulta essere assente e rifiutante, si passa ad una distorsione degli schemi comportamentali che portano alla crescita e all'apprendimento. Rinchiuso in un continuo loop di vergogna e di colpa, il bambino abbassa la soglia di resilienza allo stress e protrae un continuo stato di ipervigilanza. Le sue difese immunitarie diminuiscono ed è predisposto a numerose malattie come la depressione, l'ipertensione, il diabete, il nanismo psicosociale e i disturbi alimentari. Dal punto di vista psicologico, presenta forti difficoltà a relazionarsi con gli altri e a mantenere il controllo sulle proprie azioni, tanto da abbandonarsi a possibili comportamenti a rischio come il fumo, l'alcool e la droga. Nell'età adulta, è possibile che questo ragazzo sviluppi un tumore, dal momento che numerosi studi correlano lo stress cronico con una diagnosi di neoplasia. Coloro che hanno vissuto un'infanzia serena possono seguire un certo iter psicologico che permette loro di affrontare al meglio la malattia. Gli adulti che hanno sviluppato un disturbo di attaccamento a causa di un caregiving inadeguato, fanno molta più difficoltà ad affrontare tale diagnosi, a causa del senso di angoscia e di vuoto che si portano dentro e che rende più fragile la loro stabilità emotiva. Nella Seconda Parte vi è un caso clinico di grande interesse. Maria è una paziente del reparto di Psicologia Clinica e Oncologica dell'Ospedale Molinette che, a causa delle cure genitoriali scarse, non è riuscita a ribellarsi al marito violento e non è stata in grado di costruire un rapporto soddisfacente con i figli. Di fronte ad una diagnosi di tumore, le sue difese si attivano e a causa della depressione latente, fatica ad affrontare il tumore in maniera attiva. I test a cui è stata sottoposta mostrano una difficoltà di adattamento alla realtà e un infantilismo, ma in alcune situazioni emerge un forte spirito combattivo che le permette di perdere peso, acquisito a causa del suo disordine alimentare, e di allontanarsi a poco a poco da suo marito. Il percorso descritto, è soltanto uno dei possibili modi di vivere un trauma infantile. Non tutti coloro che ne hanno sofferto, mettono in atto comportamenti a rischio, hanno problemi di natura organica e ricevono una diagnosi di neoplasia. Tuttavia, io ho voluto seguire un possibile filo sequenziale causale, cercando di riassumerlo ed esplicitarlo fedelmente nel caso clinico che ho descritto, e che mi ha permesso di entrare nel mondo della psicologia pratica, quello che nasce e vive nello sguardo dei suoi pazienti.

Il trauma infantile: correlati psiconeuroendocrinoimmunologici e relazione con la malattia nel corso della vita

GALUPPO, VALENTINA
2013/2014

Abstract

Il trauma infantile non è solo una condizione di disagio temporaneo, ma un crollo emotivo e psichico che crea danni anche a livello organico. Partendo dalla difficoltà di un bambino a sintonizzarsi nella comunicazione con un genitore, che risulta essere assente e rifiutante, si passa ad una distorsione degli schemi comportamentali che portano alla crescita e all'apprendimento. Rinchiuso in un continuo loop di vergogna e di colpa, il bambino abbassa la soglia di resilienza allo stress e protrae un continuo stato di ipervigilanza. Le sue difese immunitarie diminuiscono ed è predisposto a numerose malattie come la depressione, l'ipertensione, il diabete, il nanismo psicosociale e i disturbi alimentari. Dal punto di vista psicologico, presenta forti difficoltà a relazionarsi con gli altri e a mantenere il controllo sulle proprie azioni, tanto da abbandonarsi a possibili comportamenti a rischio come il fumo, l'alcool e la droga. Nell'età adulta, è possibile che questo ragazzo sviluppi un tumore, dal momento che numerosi studi correlano lo stress cronico con una diagnosi di neoplasia. Coloro che hanno vissuto un'infanzia serena possono seguire un certo iter psicologico che permette loro di affrontare al meglio la malattia. Gli adulti che hanno sviluppato un disturbo di attaccamento a causa di un caregiving inadeguato, fanno molta più difficoltà ad affrontare tale diagnosi, a causa del senso di angoscia e di vuoto che si portano dentro e che rende più fragile la loro stabilità emotiva. Nella Seconda Parte vi è un caso clinico di grande interesse. Maria è una paziente del reparto di Psicologia Clinica e Oncologica dell'Ospedale Molinette che, a causa delle cure genitoriali scarse, non è riuscita a ribellarsi al marito violento e non è stata in grado di costruire un rapporto soddisfacente con i figli. Di fronte ad una diagnosi di tumore, le sue difese si attivano e a causa della depressione latente, fatica ad affrontare il tumore in maniera attiva. I test a cui è stata sottoposta mostrano una difficoltà di adattamento alla realtà e un infantilismo, ma in alcune situazioni emerge un forte spirito combattivo che le permette di perdere peso, acquisito a causa del suo disordine alimentare, e di allontanarsi a poco a poco da suo marito. Il percorso descritto, è soltanto uno dei possibili modi di vivere un trauma infantile. Non tutti coloro che ne hanno sofferto, mettono in atto comportamenti a rischio, hanno problemi di natura organica e ricevono una diagnosi di neoplasia. Tuttavia, io ho voluto seguire un possibile filo sequenziale causale, cercando di riassumerlo ed esplicitarlo fedelmente nel caso clinico che ho descritto, e che mi ha permesso di entrare nel mondo della psicologia pratica, quello che nasce e vive nello sguardo dei suoi pazienti.
ITA
Childhood trauma is not only a temporary discomfort, it is an emotional and psychological breakdown which damages the individual in a physical way too. Starting from difficulties of the child to communicate effectively with the parents, who appear absent and rejecting; the behavioural schemes connected to growth and learning slowly begin to fail. Trapped in a loop of shame and guilt, the child lowers their stress resilience levels, and a continuous hypervigilance state begins in them. Their immunity to illnesses decline, and they are more susceptible to several diseases, such as depression, high blood pressure, diabetes, psychosocial dwarfism and eating disorders. From the psychological point of view, the child experiences difficulties in relationships with others and in keeping control of their actions, sometimes taking up at-risk behaviours such as smoking, alcohol or drugs. During adulthood, it is likely that the person develops a tumor: many studies correlate chronic stress with a neoplasia diagnosis. Those who have lived a serene childhood are able to follow a certain psychological journey which allows them to face the illness at their best. Adults who have developed an attachment disorder caused by an inadequate caregiving will have more difficulties to face and cope with the diagnosis, because of the anguish and emptiness that they live with and that makes them more fragile and emotionally instable. In the second section there is one extremely interesting example. Maria is a patient in the Clinical and Oncological Psychology at the Molinette's Hospital who, due to weak parental care, could not confront her abusive husband and was not able to build a good relationship with her children. Facing a diagnosis of tumor, her defenses activate, and due to her latent depression, she struggles to effectively cope with the illness. The tests she was assessed with show a difficulty in adapting to reality and a deep infantilism; although some situations showed her combative spirit, which allows her to lose weight due to the Binge Eating Disorder, and slowly distance herself from her husband. The presented path is just one of the possible outcomes of childhood trauma. Not all those who suffered trauma show at risk behaviours, have physical problems or are diagnosed with a neoplasia. However, i decided to follow a possible causal path, trying to summarize it and explicate it in the clinical case. I have described, that allowed me to plunge into the practical psychology world, the one that is born and that exists in the point of view of the patients.
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