Fisicalismo ed Epifenomenismo: analisi comparata di due prospettive sulla causalità mentale

This paper sets out to address one of the classical problems in the philosophy of mind, that of mental causality, by comparing two alternative positions, namely physicalism and epiphenomenalism. Epiphenomenalism is the thesis according to which the mental, although perfectly real, does not causally determine any physical effects. Although counterintuitive, this thesis has found various supporters over the years. The first chapter of the paper will be devoted to a general presentation of the problem and the two solutions, showing their criticalities and strengths. The second chapter will be dedicated to presenting the main arguments against epiphenomenalism, in particular the ‘evolutionary’ argument formulated by William James in 1879. According to this argument, epiphenomenalism is incompatible with the theory of evolution. In conclusion, it will be shown that the epiphenomenalist thesis, despite its counter-intuitive character, is no less problematic than the physicalist alternative.

Questo lavoro si propone di affrontare uno dei problemi classici della filosofia della mente, quello della causalità mentale, mettendo a confronto due posizioni alternative, quella fisicalista e quella epifenomenista. L’epifenomenismo è la tesi secondo cui il mentale, sebbene perfettamente reale, non determina causalmente alcun effetto fisico. Benché sia controintuitiva, questa tesi ha trovato, nel corso degli anni, diversi sostenitori. Il primo capitolo del lavoro sarà dedicato a una presentazione generale del problema e delle due soluzioni, mostrandone criticità e punti di forza. Il secondo capitolo sarà dedicato alla presentazione dei principali argomenti contro l’epifenomenismo, in particolare all’argomento “evolutivo” formulato da William James nel 1879. Secondo questo argomento, l’epifenomenismo sarebbe incompatibile con la teoria dell’evoluzione. In conclusione, si mostrerà che la tesi epifenomenista, nonostante il suo carattere controintuitivo, non risulta meno problematica dell’alternativa fisicalista.