L'obiettivo principale di questo lavoro di tesi è quello di analizzare gli studi svolti in ambito riabilitativo su pazienti affetti da neglect tramite una recente tecnica di stimolazione elettromagnetica non invasiva, la TMS. L'eminegligenza spaziale unilaterale, o neglect, è una sindrome altamente invalidante che colpisce le persone che hanno subito una grave lesione cerebrale. In seguito a questo disturbo, i pazienti hanno difficoltà ad orientare l'attenzione verso lo spazio controlesionale e, di conseguenza, non sono consapevoli degli stimoli presentati o presenti in quella porzione di spazio. Dal punto di vista riabilitativo, non è stata ancora trovata una terapia soddisfacente, in quanto i trattamenti finora utilizzati riescono a ridurre solo in parte i sintomi, oltretutto in modo transitorio e non generalizzabile alla vita quotidiana. Inoltre, è spesso complicato ottenere una piena collaborazione da parte del paziente a causa della presenza di anosognosia, ovvero l'incosapevolezza del proprio stato di malattia. Dunque l'interesse di analizzare l'utilizzo della TMS (Transcranial Magnetic Stimulation) per migliorare i sintomi del neglect, nasce dalle potenzialità offerte dalla tecnica che ben si sposano con le difficoltà che solitamente il neglect presenta in fase riabilitativa: infatti, la TMS è una tecnica non invasiva che non richiede la partecipazione cosciente del paziente e le sue sedute possono essere ben accettate in quanto non richiedono troppo tempo. La principale peculiarità di questa recente tecnica consiste nell'indurre una neuromodulazione dell'attività cerebrale, sfruttando le capacità plastiche del cervello. I risultati degli studi analizzati in questo lavoro hanno dimostrato che alcuni protocolli della TMS sono potenzialmente validi per un futuro utilizzo in ambito riabilitativo. Gli studi condotti sono infatti troppo pochi per poterla già considerare un ufficiale metodo terapeutico, e numerosi dubbi devono ancora essere confermati o smentiti. Alla luce di questi dati, il suddetto elaborato è stato così suddiviso: una prima parte ha descritto nel dettaglio la sindrome del neglect e l'influenza dell'anosognosia sia sul decorso della malattia, sia sul processo riabilitativo. Una seconda parte è stata interamente dedicata alla descrizione della TMS, dai suoi meccanismi di funzionamento ai suoi protocolli in ambito riabilitativo. La terza parte è il corpus principale di questo lavoro, dove sono stati analizzati diversi studi in cui la TMS è stata utilizzata per migliorare i sintomi del neglect. Infine, le conclusioni finali esaminano i risultati analizzati e le prospettive possibili future.

La riabilitazione dell'eminegligenza spaziale tramite TMS: una revisione degli studi in letteratura

DORE, SARA
2013/2014

Abstract

L'obiettivo principale di questo lavoro di tesi è quello di analizzare gli studi svolti in ambito riabilitativo su pazienti affetti da neglect tramite una recente tecnica di stimolazione elettromagnetica non invasiva, la TMS. L'eminegligenza spaziale unilaterale, o neglect, è una sindrome altamente invalidante che colpisce le persone che hanno subito una grave lesione cerebrale. In seguito a questo disturbo, i pazienti hanno difficoltà ad orientare l'attenzione verso lo spazio controlesionale e, di conseguenza, non sono consapevoli degli stimoli presentati o presenti in quella porzione di spazio. Dal punto di vista riabilitativo, non è stata ancora trovata una terapia soddisfacente, in quanto i trattamenti finora utilizzati riescono a ridurre solo in parte i sintomi, oltretutto in modo transitorio e non generalizzabile alla vita quotidiana. Inoltre, è spesso complicato ottenere una piena collaborazione da parte del paziente a causa della presenza di anosognosia, ovvero l'incosapevolezza del proprio stato di malattia. Dunque l'interesse di analizzare l'utilizzo della TMS (Transcranial Magnetic Stimulation) per migliorare i sintomi del neglect, nasce dalle potenzialità offerte dalla tecnica che ben si sposano con le difficoltà che solitamente il neglect presenta in fase riabilitativa: infatti, la TMS è una tecnica non invasiva che non richiede la partecipazione cosciente del paziente e le sue sedute possono essere ben accettate in quanto non richiedono troppo tempo. La principale peculiarità di questa recente tecnica consiste nell'indurre una neuromodulazione dell'attività cerebrale, sfruttando le capacità plastiche del cervello. I risultati degli studi analizzati in questo lavoro hanno dimostrato che alcuni protocolli della TMS sono potenzialmente validi per un futuro utilizzo in ambito riabilitativo. Gli studi condotti sono infatti troppo pochi per poterla già considerare un ufficiale metodo terapeutico, e numerosi dubbi devono ancora essere confermati o smentiti. Alla luce di questi dati, il suddetto elaborato è stato così suddiviso: una prima parte ha descritto nel dettaglio la sindrome del neglect e l'influenza dell'anosognosia sia sul decorso della malattia, sia sul processo riabilitativo. Una seconda parte è stata interamente dedicata alla descrizione della TMS, dai suoi meccanismi di funzionamento ai suoi protocolli in ambito riabilitativo. La terza parte è il corpus principale di questo lavoro, dove sono stati analizzati diversi studi in cui la TMS è stata utilizzata per migliorare i sintomi del neglect. Infine, le conclusioni finali esaminano i risultati analizzati e le prospettive possibili future.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/64879