The purpose of this paper is to analyze the most significant events that have influenced Libya's international relations through various historical periods, with particular focus on the agreements made with Italy and their evolution. Italy’s colonial past in Libya has indelibly shaped and influenced the relations that subsequently developed: from Libya’s independence onwards, the evolving relationship between the two nations has been marked by moments of cooperation and collaboration but also by periods of intense tension and conflict, during which Libya made significant efforts to free itself from Italian influence. To better understand the developments in this relationship, it is essential to conduct an in-depth analysis of the historical contexts in which these agreements were conceived. The first part of the analysis will focus on the path that led to the proclamation of Libya's independence in 1951. This process involved several global powers and the United Nations, which, through Resolution 289 of 1949, resolved the issue of the former Italian colonies and urged the formation of an independent Libyan state. The United Kingdom of Libya was officially established on December 24, 1951, as a hereditary constitutional monarchy with King Idris I in power. In this context, in 1956, Italy and the United Kingdom of Libya reached an agreement by signing a treaty that provided for the transfer of ownership of all the infrastructure built by the Italians on Libyan soil; in addition, Italy committed to compensating Libya for the damages caused during the occupation. This agreement was considered to have resolved the disputes between the two states. The scenario changed drastically in 1969 following the coup d'état carried out by the Free Officers led by Muammar Gaddafi. The coup marked the beginning of a regime that would persist until the dictator’s death in 2011. Gaddafi's hostility toward Italy and its colonial past was immediately evident and materialized in the reopening of disputes with Italy, along with the subsequent expulsion of the remaining Italians in Libya and the confiscation of their assets. During the last two decades of the 20th century, Libya experienced a phase of significant diplomatic tensions on an international level: repeatedly accused of complicity and support for terrorist groups, the country was progressively isolated from the international community and subjected to sanctions. These sanctions further exacerbated Libya's already precarious economic situation. In the early years of the new millennium, the international situation became more relaxed. Gaddafi’s more recent policies, and a gradual distancing from Islamic fundamentalism, led to a gradual rapprochement with the West. Simultaneously, the process of reconciliation with Italy began, culminating in the signing of the Treaty of Friendship and Cooperation, known as the Benghazi Treaty, in 2008, between Gaddafi and the Italian Prime Minister Silvio Berlusconi. The scenario underwent another drastic change following the outbreak of the civil war, caused by an escalation of internal tensions, which had dramatic consequences and led to international intervention, Gaddafi's death, and the subsequent collapse of the regime. The analysis will conclude by focusing on the post-Gaddafi situation in Libya, which is still characterized by significant instability. In examining this particular historical moment, it is important to analyze the various agreements that have been signed, and those still in force, between Italy and Libya concerning the issue of irregular immigration.

L’obiettivo dell’elaborato è analizzare gli eventi più rilevanti che hanno influenzato le relazioni internazionali libiche attraverso diversi momenti storici, soffermando l’attenzione in particolare sugli accordi stipulati con l’Italia e sulle loro evoluzioni. Il passato coloniale italiano in Libia ha dato origine e influenzato in modo indelebile le relazioni che si sono sviluppate successivamente: a partire dall’indipendenza libica il mutevole rapporto tra le due nazioni è stato caratterizzato da momenti di cooperazione e collaborazione ma anche da periodi di forte tensione e conflitto, nei quali vi era un forte tentativo da parte della Libia di emanciparsi dall’influenza italiana. Per riuscire a comprendere meglio gli sviluppi di questo rapporto è quindi essenziale effettuare un’analisi approfondita dei diversi contesti storici nei quali gli accordi sono stati concepiti. La prima parte dell’analisi si concentrerà sul percorso che ha condotto alla proclamazione dell’indipendenza della Libia nel 1951. Questo processo coinvolse diverse potenze mondiali e le Nazioni Unite, le quali, con la risoluzione 289 del 1949, risolsero la questione delle ex colonie italiane e esortarono la formazione di uno Stato libico indipendente. Il Regno Unito di Libia nacque ufficialmente il 24 dicembre 1951, come monarchia ereditaria e costituzionale con re Idris I al potere. In questo contesto, nel 1956, Italia e Regno Unito di Libia trovarono un accordo firmando un trattato che prevedeva il trasferimento di proprietà di tutte le infrastrutture costruite dagli italiani sul territorio libico; inoltre, l’Italia si impegnava a risarcire la Libia per i danni causati durante l’occupazione. Con questo accordo si riteneva risolto il contenzioso tra i due Stati. Lo scenario cambiò drasticamente nel 1969 in seguito al colpo di stato attuato dagli Ufficiali Liberi con a capo Mu’ammar Gheddafi. Il colpo di stato sancì l’inizio del regime che persisterà fino alla morte del dittatore nel 2011. L’ostilità da parte di Gheddafi nei confronti dell’Italia e il suo passato coloniale è stata fin da subito evidente e si concretizzò con la riapertura del contenzioso con l’Italia e con la conseguente espulsione degli italiani rimasti in Libia e la confisca dei loro beni. Durante gli ultimi vent’anni del XX secolo la Libia ha vissuto una fase di forti tensioni diplomatiche a livello internazionale: ripetutamente accusata di complicità e sostegno a gruppi terroristici, il paese è stato progressivamente isolato dalla comunità internazionale e sottoposto a sanzioni. Tali sanzioni andarono ad aggravare la già precaria situazione economica libica. Nei primi anni del nuovo millennio la situazione a livello internazionale tornò ad essere più distesa. Le più recenti politiche di Gheddafi, e un progressivo distacco dall’integralismo islamico, portarono a un graduale riavvicinamento con l’Occidente. Simultaneamente ha avuto inizio il processo di riconciliazione con l’Italia, che ha visto il suo culmine con la firma del Trattato di amicizia e cooperazione, noto come Trattato di Bengasi, nel 2008, da parte di Gheddafi e del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Lo scenario ha subito un ulteriore drastico cambiamento in seguito allo scoppio della guerra civile, causata da un’escalation di tensioni interne che hanno avuto risvolti drammatici e hanno portato all’intervento internazionale, alla morte di Gheddafi e di conseguenza al crollo del regime. L’analisi si concentrerà, infine, sulla situazione della Libia post-Gheddafi, che ad oggi è ancora caratterizzata da forte instabilità. Nell’indagare questo peculiare momento storico è importante analizzare i vari accordi che sono stati stipulati e quelli ancora in vigore tra Italia e Libia riguardanti la questione dell’immigrazione irregolare.

Storia della Libia indipendente: l'evoluzione dei rapporti con l'Italia a partire dal 1951

PROTA, VERONICA
2023/2024

Abstract

L’obiettivo dell’elaborato è analizzare gli eventi più rilevanti che hanno influenzato le relazioni internazionali libiche attraverso diversi momenti storici, soffermando l’attenzione in particolare sugli accordi stipulati con l’Italia e sulle loro evoluzioni. Il passato coloniale italiano in Libia ha dato origine e influenzato in modo indelebile le relazioni che si sono sviluppate successivamente: a partire dall’indipendenza libica il mutevole rapporto tra le due nazioni è stato caratterizzato da momenti di cooperazione e collaborazione ma anche da periodi di forte tensione e conflitto, nei quali vi era un forte tentativo da parte della Libia di emanciparsi dall’influenza italiana. Per riuscire a comprendere meglio gli sviluppi di questo rapporto è quindi essenziale effettuare un’analisi approfondita dei diversi contesti storici nei quali gli accordi sono stati concepiti. La prima parte dell’analisi si concentrerà sul percorso che ha condotto alla proclamazione dell’indipendenza della Libia nel 1951. Questo processo coinvolse diverse potenze mondiali e le Nazioni Unite, le quali, con la risoluzione 289 del 1949, risolsero la questione delle ex colonie italiane e esortarono la formazione di uno Stato libico indipendente. Il Regno Unito di Libia nacque ufficialmente il 24 dicembre 1951, come monarchia ereditaria e costituzionale con re Idris I al potere. In questo contesto, nel 1956, Italia e Regno Unito di Libia trovarono un accordo firmando un trattato che prevedeva il trasferimento di proprietà di tutte le infrastrutture costruite dagli italiani sul territorio libico; inoltre, l’Italia si impegnava a risarcire la Libia per i danni causati durante l’occupazione. Con questo accordo si riteneva risolto il contenzioso tra i due Stati. Lo scenario cambiò drasticamente nel 1969 in seguito al colpo di stato attuato dagli Ufficiali Liberi con a capo Mu’ammar Gheddafi. Il colpo di stato sancì l’inizio del regime che persisterà fino alla morte del dittatore nel 2011. L’ostilità da parte di Gheddafi nei confronti dell’Italia e il suo passato coloniale è stata fin da subito evidente e si concretizzò con la riapertura del contenzioso con l’Italia e con la conseguente espulsione degli italiani rimasti in Libia e la confisca dei loro beni. Durante gli ultimi vent’anni del XX secolo la Libia ha vissuto una fase di forti tensioni diplomatiche a livello internazionale: ripetutamente accusata di complicità e sostegno a gruppi terroristici, il paese è stato progressivamente isolato dalla comunità internazionale e sottoposto a sanzioni. Tali sanzioni andarono ad aggravare la già precaria situazione economica libica. Nei primi anni del nuovo millennio la situazione a livello internazionale tornò ad essere più distesa. Le più recenti politiche di Gheddafi, e un progressivo distacco dall’integralismo islamico, portarono a un graduale riavvicinamento con l’Occidente. Simultaneamente ha avuto inizio il processo di riconciliazione con l’Italia, che ha visto il suo culmine con la firma del Trattato di amicizia e cooperazione, noto come Trattato di Bengasi, nel 2008, da parte di Gheddafi e del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Lo scenario ha subito un ulteriore drastico cambiamento in seguito allo scoppio della guerra civile, causata da un’escalation di tensioni interne che hanno avuto risvolti drammatici e hanno portato all’intervento internazionale, alla morte di Gheddafi e di conseguenza al crollo del regime. L’analisi si concentrerà, infine, sulla situazione della Libia post-Gheddafi, che ad oggi è ancora caratterizzata da forte instabilità. Nell’indagare questo peculiare momento storico è importante analizzare i vari accordi che sono stati stipulati e quelli ancora in vigore tra Italia e Libia riguardanti la questione dell’immigrazione irregolare.
The history of independent Libya: the development of relations with Italy since 1951
The purpose of this paper is to analyze the most significant events that have influenced Libya's international relations through various historical periods, with particular focus on the agreements made with Italy and their evolution. Italy’s colonial past in Libya has indelibly shaped and influenced the relations that subsequently developed: from Libya’s independence onwards, the evolving relationship between the two nations has been marked by moments of cooperation and collaboration but also by periods of intense tension and conflict, during which Libya made significant efforts to free itself from Italian influence. To better understand the developments in this relationship, it is essential to conduct an in-depth analysis of the historical contexts in which these agreements were conceived. The first part of the analysis will focus on the path that led to the proclamation of Libya's independence in 1951. This process involved several global powers and the United Nations, which, through Resolution 289 of 1949, resolved the issue of the former Italian colonies and urged the formation of an independent Libyan state. The United Kingdom of Libya was officially established on December 24, 1951, as a hereditary constitutional monarchy with King Idris I in power. In this context, in 1956, Italy and the United Kingdom of Libya reached an agreement by signing a treaty that provided for the transfer of ownership of all the infrastructure built by the Italians on Libyan soil; in addition, Italy committed to compensating Libya for the damages caused during the occupation. This agreement was considered to have resolved the disputes between the two states. The scenario changed drastically in 1969 following the coup d'état carried out by the Free Officers led by Muammar Gaddafi. The coup marked the beginning of a regime that would persist until the dictator’s death in 2011. Gaddafi's hostility toward Italy and its colonial past was immediately evident and materialized in the reopening of disputes with Italy, along with the subsequent expulsion of the remaining Italians in Libya and the confiscation of their assets. During the last two decades of the 20th century, Libya experienced a phase of significant diplomatic tensions on an international level: repeatedly accused of complicity and support for terrorist groups, the country was progressively isolated from the international community and subjected to sanctions. These sanctions further exacerbated Libya's already precarious economic situation. In the early years of the new millennium, the international situation became more relaxed. Gaddafi’s more recent policies, and a gradual distancing from Islamic fundamentalism, led to a gradual rapprochement with the West. Simultaneously, the process of reconciliation with Italy began, culminating in the signing of the Treaty of Friendship and Cooperation, known as the Benghazi Treaty, in 2008, between Gaddafi and the Italian Prime Minister Silvio Berlusconi. The scenario underwent another drastic change following the outbreak of the civil war, caused by an escalation of internal tensions, which had dramatic consequences and led to international intervention, Gaddafi's death, and the subsequent collapse of the regime. The analysis will conclude by focusing on the post-Gaddafi situation in Libya, which is still characterized by significant instability. In examining this particular historical moment, it is important to analyze the various agreements that have been signed, and those still in force, between Italy and Libya concerning the issue of irregular immigration.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/6484