This thesis analyzes the changing of the guard at Gucci through a semiotic lens, focusing on the work of the two creative directors Alessandro Michele and Sabato De Sarno. Alessandro Michele, who took over as creative director in 2015, introduced an aesthetic characterized by decorative excess and a hybridization of historical and contemporary references, creating a visual language rich in symbolism and meaning. His approach revolutionized the image of the brand, attracting a new audience and consolidating Gucci as a symbol of avant-garde and inclusiveness. With the arrival of Sabato De Sarno in 2022, there has been a paradigm shift that marks a return to a more sober and minimalist aesthetic. The thesis aims to examine how these two creative directors have reinterpreted Gucci's visual language, using semiotics to analyze the iconic elements, narratives and messages conveyed through their collections. Analyzing the two fashion shows of the two creative directors, I wanted to start from a chromatic level, reflecting on the different colors within the catwalks. Subsequently, the topological and eidetic level can help us better understand the occupation of space and rhythms within the catwalks. Michele used a complex and layered visual language, mixing historical references with elements of pop culture, while De Sarno outlined a new era of modernity and functionality, aiming for a more direct and honest narrative. The analysis uses theoretical tools of semiotics, including the distinction between sign, signified and signifier, to explore how stylistic choices and creative decisions influence the perception of the brand. The cultural and social implications of Gucci's transitions are also considered, highlighting how the brand's identity has evolved in response to a rapidly changing sociocultural context.

La presente tesi analizza il cambiamento della guardia nel marchio Gucci attraverso una lente semiotica, focalizzandosi sull'operato dei due direttori creativi Alessandro Michele e Sabato De Sarno.Alessandro Michele, insediatosi come direttore creativo nel 2015, ha introdotto un'estetica caratterizzata da un eccesso decorativo e da un'ibridazione di riferimenti storici e contemporanei, creando un linguaggio visivo ricco di simbolismo e significato. La sua approccio ha rivoluzionato l'immagine del marchio, attraendo un nuovo pubblico e consolidando Gucci come simbolo di avanguardia e inclusività.Con l'arrivo di Sabato De Sarno nel 2022, si è assistito a un cambio di paradigma che segna un ritorno a un'estetica più sobria e minimalista.La tesi si propone di esaminare come questi due direttori creativi abbiano reinterpretato il linguaggio visivo di Gucci, utilizzando la semiotica per analizzare gli elementi iconici, le narrazioni e i messaggi trasmessi attraverso le loro collezioni. Analizzando le due sfilate dei due direttori creativi, ho desiderato partire da un livello cromatico, riflettendo sulle diverse cromie all'interno delle passerelle. successivamente, il livello topologico ed eidetico ci possono far comprendere al meglio l'occupazione dello spazio e dei ritmi all'interno delle passerelle. Michele ha utilizzato un linguaggio visivo complesso e stratificato, mescolando riferimenti storici con elementi di cultura pop, mentre De Sarno ha delineato una nuova era di modernità e funzionalità, puntando su una narrazione più diretta e onesta.L'analisi si avvale di strumenti teorici della semiotica, tra cui la distinzione tra segno, significato e significante, per esplorare come le scelte stilistiche e le decisioni creative influenzino la percezione del marchio. Si considerano anche le implicazioni culturali e sociali delle transizioni di Gucci, sottolineando come l'identità del marchio si sia evoluta in risposta a un contesto socioculturale in rapido cambiamento.

Transizione Creativa in Gucci: Dalla Romantica Esuberanza di Michele all'Eleganza Contemporanea di De Sarno

FALCONIERI, CRISTIANA
2023/2024

Abstract

La presente tesi analizza il cambiamento della guardia nel marchio Gucci attraverso una lente semiotica, focalizzandosi sull'operato dei due direttori creativi Alessandro Michele e Sabato De Sarno.Alessandro Michele, insediatosi come direttore creativo nel 2015, ha introdotto un'estetica caratterizzata da un eccesso decorativo e da un'ibridazione di riferimenti storici e contemporanei, creando un linguaggio visivo ricco di simbolismo e significato. La sua approccio ha rivoluzionato l'immagine del marchio, attraendo un nuovo pubblico e consolidando Gucci come simbolo di avanguardia e inclusività.Con l'arrivo di Sabato De Sarno nel 2022, si è assistito a un cambio di paradigma che segna un ritorno a un'estetica più sobria e minimalista.La tesi si propone di esaminare come questi due direttori creativi abbiano reinterpretato il linguaggio visivo di Gucci, utilizzando la semiotica per analizzare gli elementi iconici, le narrazioni e i messaggi trasmessi attraverso le loro collezioni. Analizzando le due sfilate dei due direttori creativi, ho desiderato partire da un livello cromatico, riflettendo sulle diverse cromie all'interno delle passerelle. successivamente, il livello topologico ed eidetico ci possono far comprendere al meglio l'occupazione dello spazio e dei ritmi all'interno delle passerelle. Michele ha utilizzato un linguaggio visivo complesso e stratificato, mescolando riferimenti storici con elementi di cultura pop, mentre De Sarno ha delineato una nuova era di modernità e funzionalità, puntando su una narrazione più diretta e onesta.L'analisi si avvale di strumenti teorici della semiotica, tra cui la distinzione tra segno, significato e significante, per esplorare come le scelte stilistiche e le decisioni creative influenzino la percezione del marchio. Si considerano anche le implicazioni culturali e sociali delle transizioni di Gucci, sottolineando come l'identità del marchio si sia evoluta in risposta a un contesto socioculturale in rapido cambiamento.
Creative transition at Gucci: from Michele's romantic exuberance to De Sarno's contemporary elegance
This thesis analyzes the changing of the guard at Gucci through a semiotic lens, focusing on the work of the two creative directors Alessandro Michele and Sabato De Sarno. Alessandro Michele, who took over as creative director in 2015, introduced an aesthetic characterized by decorative excess and a hybridization of historical and contemporary references, creating a visual language rich in symbolism and meaning. His approach revolutionized the image of the brand, attracting a new audience and consolidating Gucci as a symbol of avant-garde and inclusiveness. With the arrival of Sabato De Sarno in 2022, there has been a paradigm shift that marks a return to a more sober and minimalist aesthetic. The thesis aims to examine how these two creative directors have reinterpreted Gucci's visual language, using semiotics to analyze the iconic elements, narratives and messages conveyed through their collections. Analyzing the two fashion shows of the two creative directors, I wanted to start from a chromatic level, reflecting on the different colors within the catwalks. Subsequently, the topological and eidetic level can help us better understand the occupation of space and rhythms within the catwalks. Michele used a complex and layered visual language, mixing historical references with elements of pop culture, while De Sarno outlined a new era of modernity and functionality, aiming for a more direct and honest narrative. The analysis uses theoretical tools of semiotics, including the distinction between sign, signified and signifier, to explore how stylistic choices and creative decisions influence the perception of the brand. The cultural and social implications of Gucci's transitions are also considered, highlighting how the brand's identity has evolved in response to a rapidly changing sociocultural context.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/6466