ABSTRACT INTRODUZIONE: La sindrome del burn-out è una risposta sbagliata e non adattativa, data dalla somma di situazioni stressanti. Le categorie professionali maggiormente a rischio di sviluppare questa sindrome sono quelle che si occupano della relazione d'aiuto. Questi soggetti affrontano giornalmente un carico emotivo doppio, dato dalla gestione dello stress della persona richiedente aiuto e quello delle implicazioni emotive che ne derivano. Pertanto se il rapporto utente-professionista non viene gestito adeguatamente si può arrivare ad un logoramento psicofisico del professionista. Si parla di burn-out già nel periodo universitario, in quanto il carico didattico che gli studenti devono affrontare è caratterizzato da numerose attività che riguardano anche un'implicazione emotiva. Come i professionisti anche per gli studenti esistono delle strategie comportamentali e pratiche da poter utilizzare per mitigare la portata stressogena dell'evento. OBIETTIVO: l'individuazione precoce, tra gli studenti infermieri, del rischio di sviluppare la sindrome del burn-out; fornire uno spunto per misurare nuove strategie di benessere nel percorso universitario; soffermarsi sulle risorse che si possono offrire. MATERIALI E METODI: E' stata effettuata una revisione di letteratura per ricercare l'esistenza di studi sperimentali che valutassero il livello di burn-out negli studenti di infermieristica, confrontando i dati ottenuti con altri autori. Si sono consultate le banche dati CINHAL, EDUCATIONAL RESEARCH COMPLETE, PROQUEST, GOOGLE SCHOLAR. In seguito è stato somministrato, in modalità online, un questionario validato, il Maslach Burnout Inventory (MBI), ad un campione di studenti infermieri (N=390) afferenti alla sede ¿San Luigi¿ di Orbassano. RISULTATI: Alla fine di questo studio si può affermare che negli studenti infermieri reclutati è presente un livello basso di burn-out. Si è rilevato inoltre che le situazioni stressanti che si possono creare all'interno di questo percorso non sono influenzate dal carico extra accademico che ogni soggetto può avere. CONCLUSIONE: Dallo studio emerge che i soggetti che hanno aderito al progetto sono stati pochi, ciò può essere accaduto per lo scarso interesse riguardo il fenomeno o per la difficoltà nel rispondere ad un questionario costruito per i professionisti. Il rischio di sviluppare la sindrome, sembra essere dato dal carico didattico e dalla motivazione intrinseca che ogni studente ha di perseguire questo percorso. Quello che sarebbe importante effettuare è una valutazione periodica del grado di burn-out utilizzando una scala adattata agli studenti e l'insegnamento di strategie di coping per aiutarli ad affrontare le varie situazioni stressanti. PAROLE CHIAVE: Studenti di infermieristica, burn-out, gestione dello stress, stress occupazionale.
Burn-out: riconoscerlo ed evitarlo. un progetto di prevenzione rivolto agli studenti di infermieristica
SUSINO, GIULIA
2013/2014
Abstract
ABSTRACT INTRODUZIONE: La sindrome del burn-out è una risposta sbagliata e non adattativa, data dalla somma di situazioni stressanti. Le categorie professionali maggiormente a rischio di sviluppare questa sindrome sono quelle che si occupano della relazione d'aiuto. Questi soggetti affrontano giornalmente un carico emotivo doppio, dato dalla gestione dello stress della persona richiedente aiuto e quello delle implicazioni emotive che ne derivano. Pertanto se il rapporto utente-professionista non viene gestito adeguatamente si può arrivare ad un logoramento psicofisico del professionista. Si parla di burn-out già nel periodo universitario, in quanto il carico didattico che gli studenti devono affrontare è caratterizzato da numerose attività che riguardano anche un'implicazione emotiva. Come i professionisti anche per gli studenti esistono delle strategie comportamentali e pratiche da poter utilizzare per mitigare la portata stressogena dell'evento. OBIETTIVO: l'individuazione precoce, tra gli studenti infermieri, del rischio di sviluppare la sindrome del burn-out; fornire uno spunto per misurare nuove strategie di benessere nel percorso universitario; soffermarsi sulle risorse che si possono offrire. MATERIALI E METODI: E' stata effettuata una revisione di letteratura per ricercare l'esistenza di studi sperimentali che valutassero il livello di burn-out negli studenti di infermieristica, confrontando i dati ottenuti con altri autori. Si sono consultate le banche dati CINHAL, EDUCATIONAL RESEARCH COMPLETE, PROQUEST, GOOGLE SCHOLAR. In seguito è stato somministrato, in modalità online, un questionario validato, il Maslach Burnout Inventory (MBI), ad un campione di studenti infermieri (N=390) afferenti alla sede ¿San Luigi¿ di Orbassano. RISULTATI: Alla fine di questo studio si può affermare che negli studenti infermieri reclutati è presente un livello basso di burn-out. Si è rilevato inoltre che le situazioni stressanti che si possono creare all'interno di questo percorso non sono influenzate dal carico extra accademico che ogni soggetto può avere. CONCLUSIONE: Dallo studio emerge che i soggetti che hanno aderito al progetto sono stati pochi, ciò può essere accaduto per lo scarso interesse riguardo il fenomeno o per la difficoltà nel rispondere ad un questionario costruito per i professionisti. Il rischio di sviluppare la sindrome, sembra essere dato dal carico didattico e dalla motivazione intrinseca che ogni studente ha di perseguire questo percorso. Quello che sarebbe importante effettuare è una valutazione periodica del grado di burn-out utilizzando una scala adattata agli studenti e l'insegnamento di strategie di coping per aiutarli ad affrontare le varie situazioni stressanti. PAROLE CHIAVE: Studenti di infermieristica, burn-out, gestione dello stress, stress occupazionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
738417_tesisusinopdf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.27 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.27 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/64651